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Ferrari, Montezemolo: "Si apre un ciclo nuovo e diverso"

Marchionne: "E' essenziale tornare a vincere in pista e non ho il minimo dubbio che saremo capaci di farlo"

- "Dopo 23 anni rassegno le dimissioni dalla Ferrari perché credo che sia finita un'epoca". Luca Cordero di Montezemolo comincia così la conferenza stampa congiunta con Sergio Marchionne, nuovo presidente della Ferrari. "Si apre un ciclo nuovo e diverso - aggiunge Montezemolo -. La Ferrari avrà ancora più forza". Marchionne fissa subito l'obiettivo: "E' essenziale tornare a vincere in pista e non ho il minimo dubbio che saremo capaci di farlo".

    Montezemolo: "E' un giorno importante perché, dopo 23 anni passati molto in fretta, oggi rassegno le dimissioni dalla Ferrari. Le rassegno perché credo che sia finita un'epoca e un ciclo molto importante per l'azienda. Se ne apre un altro che spero, penso e mi auguro che possa essere più importante. Un ciclo nuovo e un ciclo diverso. Nel mio programma avevo pensato di chiudere la mia vicenda professionale alla fine dell'anno prossimo però questo appuntamento è un appuntamento che apre un discorso nuovo. E' giusto che una fase nuova si apra in un modo differente e che la apra l'amministratore delegato dell'intero gruppo. Ci sono tutte le premesse per il rilancio di un nuovo ciclo in Formula 1. Quest'anno usciamo da un anno molto brutto, fondamentalmente perché abbiamo sottovalutato la difficoltà di questo sistema di motore nuovo, che non è un motore tradizionale. E credo che sia questo il vero problema. Ci sono tutte le premesse per tornare presto a vincere. Se guardiamo avanti e agli investimenti che abbiamo fatto, credo che oggi abbiamo macchine all'avanguardia tecnologica. La Ferrari avrà ancora più forza. Io sono contento di lasciare un'azienda in queste condizioni. Sono contento che ci siano le premesse per un'ulteriore crescita. Sono contento di avere un po' meno stress e di poter andare a prendere a scuola ogni tanto mio figlio di 4 anni. Ma soprattutto sono contento di aver fatto fino in fondo il mio dovere e di avere gestito questa azienda straordinaria. Sono orgoglioso di uscire al momento giusto. Ho avuto l'onore di avere fatto il presidente in un momento difficile. Ho avuto il privilegio e l'onore straordinario di essere il leader di questa azienda. Grazie a tutti voi".

    Marchionne: "Per quanto riguarda il futuro della Ferrari, vorrei chiarire un paio di punti. Non c'è la minima intenzione di integrare le operazioni della Ferrari in Fiat-Chrysler. Voglio proteggere l'integrità della Ferrari e non farla inquinare. L'indipendenza operativa non sarà mai messa in discussione. Il successo della Ferrari è dovuto in gran parte dal fatto che sia un marchio unico. L'amicizia tra me e Luca continua. E' stato un passo inevitabile, ma sono processi che succedono in tutte le aziende. In un gruppo come Fiat-Chrysler noi stiamo preparando e abbiamo sempre preparato piani di successione. Ci sono piani nell'azienda che vengono sempre esaminati per capire chi è pronto per coprire certi ruoli. Voglio ringraziarti (riferito a Montezemolo, ndr) per l'amicizia e per il fatto che ci siamo sopportati bene per 10 anni (sorride, ndr)".

    Montezemolo: "Voglio fare un ringraziamento a tutti i clienti e collezionisti che in questi anni ci sono venuti dietro. E un saluto ai tifosi, che anche nei momenti difficili ci hanno continuato a sostenere. Abbiamo passato momenti straordinari di vittorie e momenti difficili. A loro il ringraziamento e un saluto. Ho l'assoluta convinzione che ci sarà il massimo impegno per riportare la Ferrari dove la Ferrari deve essere. E infine vorrei ringraziare un grande amico come Emilio Botin (presidente del Banco Santander, ndr), che è mancato proprio oggi. Voglio ringraziarlo perché era un vero ferrarista ed è nei nostri cuori".

    Marchionne: "Non credo che questa stagione sarà una grande stagione per la Ferrari, ma credo nella squadra e nelle gestione sportiva di questa azienda. Il 2014 sarà un anno difficile, speriamo di più l'anno prossimo e quando c'è qualcosa da annunciare ve lo diremo".

    Montezemolo: "Se ho qualche rimpianto?  L'importante è non averne troppi, un po' ne ho, altrimenti sarei un presuntuoso e un pazzo. Ma li tengo per me".

    Marchionne: "La gestione sportiva continua a essere un elemento essenziale della Ferrari. Lavoreremo per cercare di vincere perché fa parte del Dna di questa azienda. La cosa importante è tornare a vincere, questa è una cosa essenziale. Il problema è ridare quella credibilità alla Ferrari in pista. Bisogna tornare lì. Non ho il minimo dubbio che saremo capaci di farlo".

    Marchionne: "La Ferrari rimarrà sempre in F1? Io non ho alcuna intenzione di andarmene, tra 120 anni non so cosa succederà".

    Marchionne: "Alonso e Raikkonen rimarranno? Sono due campioni del mondo, sfortunatamente non siamo riusciti a dargli i mezzi per vincere".

    Montezemolo: "Dobbiamo avere qualche rimpianto per non aver vinto il Mondiale 2010 e 2012. Io considero negative le ultime due stagioni, noi abbiamo due campioni del mondo. Da Kimi ci aspettiamo un finale di stagione forte. Fernando è il pilota più forte in gara. Noi dobbiamo sviluppare una macchina competitiva, il resto sono parole".

    Marchionne: "Come immagino l'addio alla Fiat o alla Ferrari? Il mio ruolo di a.d. della Fiat dipende totalmente dal supporto del consiglio d'amministrazione. Nel momento in cui verrà a mancare, possono avere la chiavi e le dimissioni istantaneamente. Io dipendo dal supporto continuo di un ente che non sono io. Non ho io autorità per decidere se, come e quando andrò via".

    Montezemolo: "Qualche ripensamento riguardo al passato? Come piloti certamente no. Come tecnici sì, perché come ho detto all'inizio abbiamo avuto una mancanza di competenze specifiche nel progetto motore".

    Marchionne: "Chi sarà l'uomo forte? L'amministratore delegato Amedeo Felisa. Da punto di vista sportivo c'è Marco Mattiacci, che è il capo della gestione sportiva. Basta".

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