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F1, Singapore: Lewis Hamilton trionfa ed è leader del mondiale

I problemi elettrici mettono fuori gioco Rosberg. Gara d'attacco per Alonso, che chiude 4° dietro alle Red Bull, con Vettel 2° e Ricciardo 3°. Solo 8° Raikkonen dopo una buona partenza

di MATTEO CAPPELLA

- Lewis Hamilton (Mercedes) conquista il settimo successo stagionale, dominando il GP di Singapore e portandosi in testa al mondiale con 241 punti. Complice il ritiro per problemi elettrici di Rosberg (Mercedes), che cede il passo in classifica (-3). Alonso (Ferrari) firma una grande gara, tutta d'attacco contro le Red Bull, finendo però 4° dietro a Vettel (2°) e Ricciardo (3°). Massa (Williams) è 5°, mentre Raikkonen (Ferrari) chiude 8°.

    LA GIORNATA NO DI NICO
    Quella di Singapore è una notte buia e senza stelle per Rosberg, che ha accusato una serie di strani problemi elettrici al volante, ancora prima del via della corsa. Il tedesco è entrato e uscito freneticamente dal suo box, prima di restare fermo già sulla griglia, mentre gli altri partivano per il giro di schieramento. Nico è quindi stato costretto a scattare dalla pit-lane, provando poi una rimonta impossibile dal 21° posto, che si è conclusa senza gloria al 15° giro, con il ritiro definitivo. E non è partito nemmeno Kobayashi, che ha visto la sua Caterham andare in fumo proprio prima del semaforo verde.

    CAVALCATA SOLITARIA DI LEWIS
    E' stata quindi una "passeggiata" la partenza di Hamilton, che è scattato dalla pole senza nessuno al suo fianco, prendendo agilmente la testa della corsa e andando letteralmente in fuga verso il traguardo. Un dominio indiscusso anche dopo la Safety Car, entrata in pista al 31° passaggio per consentire la rimozione di alcuni detriti, lasciati da un contatto tra le monoposto (Perez-Sutil) nelle retrovie. L'unico brivido per Lewis è dunque arrivato all'ultimo cambio gomme, al 52° giro, quando al rientro in pista si è visto passare da Vettel. Ma l'inglese ha tenuto i nervi saldi e - grazie alle gomme fresce - ha impiegato poco tempo per ripassare la Red Bull, riprendendosi il comando della gara e andando a vincere tra i fuochi d'artificio.

    FERRARI VS RED BULL
    E' invece una sfida serrata, agonisticamente molto tesa e lunga 61 caldissimi giri, quella che ha visto protagonisti Alonso, Vettel e Ricciardo. Con lo spagnolo del Cavallino che è partito come un fulmine, subito agguerrito e bravo a portarsi all'esterno. Determinato nel "buttarsi dentro", per afferrare la seconda piazza. Ma alla prima staccata in fondo al rettilineo, Fernando è arrivato eccessivamente lungo, finendo dritto con le gomme fumanti nell'ampia via di fuga. Un taglio di variante che lo ha costretto a cedere una posizione, proprio a Sebastian che lo seguiva. Una battaglia combattuta poi a colpi di cronometro e strategie, anche nelle successive soste ai box. Per un testa a testa in cui si è infilato con astuzia il "solito" spettacolare Ricciardo, che è riuscito a passare la Rossa e prendersi la terza piazza nonostante alcuni problemi alla power unit. Aiutato anche dall'ingresso della Safety Car, che non ha favorito la strategia della Ferrari. Alla fine, negli ultimi 6 giri, Alonso ha potuto sfruttare un evidente calo delle gomme delle Red Bull, portandosi in scia a Vettel e Ricciardo, quando ormai la bandiera a scacchi stava già sventolando.

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