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Juve, Allegri lancia Higuain: "Gioca contro il Pescara"

Il tecnico bianconero: "Siviglia? Eʼ una sfida più decisiva per loro"

Juve, Allegri lancia Higuain: "Gioca contro il Pescara"

Massimiliano Allegri non rinuncia a Gonzalo Higuain. "Higuain gioca con il Pescara. E' tornato che era tranquillo e sorridente - ha spiegato l'allenatore della Juve - Abbiamo tre obiettivi da raggiungere nel giro di un mese: il primo è la qualificazione in Champions; il secondo è mantenere il primo posto prima della sosta di Natale con una partita in meno; il terzo, è quello della Supercoppa". Martedì c'è il Siviglia: "E' più decisiva per loro".

Una riflessione su Higuain. Hai già deciso se gioca con il Pescara. Come lo hai trovato moralmente?
"Higuain domani gioca, ieri ha fatto un lavoro di recupero. E' tornato che era tranquillo e sorridente. Con noi sta facendo una bella stagione, l''Argentina ha vinto è tornata in corsa per il Mondiale e non vedo perché non dovrebbe essere contento".

Ha la piena disponibilità di Marchisio? Quanto può influenzare la partita di Siviglia la formazione di domani? Considerando che l'avversario è più che abbordabile...
"Innanzitutto, per quanto riguarda la partita di domani, come sempre la partita dopo la sosta è quella più pericolosa, perchè bisogna ricalarsi subito nel campionato, manca un mese prima della sosta di Natale e in questo mese abbiamo tre obiettivi da raggiungere, ovvero: il primo è la qualificazione in Champions, vado per ordine; il secondo è mantenere il primo posto prima della sosta di Natale con una partita in meno, perchè noi Crotone la giocheremo dopo. Quindi abbiamo una partita in meno della Roma e questo a maggior ragione deve essere uno stimolo per noi per mantenere lo stesso il primo posto; il terzo, è quello della Supercoppa, poi arriva Natale. Marchisio sta bene, si è allenato, devo decidere la formazione dopo l'allenamento di oggi, domani mattina quando faremo l'ultimo allo stadio, non scenderanno in campo giocatori... diciamo che non farò valutazioni in base alla partita di martedì, domani scenderanno in campo i giocatori che ritengo giusti per fare la partita di domani. Poi martedì, se qualcuno non ci sarà, ne giocheranno altri, questa è sempre stata la forza della Juventus e deve esserlo ancora".

Che partita sarà contro il Pescara?

"Non sarà una partita semplice perché il Pescara innanzitutto è una squadra che nonostante abbia delle difficoltà di classifica - ma questo credo fosse normale all'inizio - è una squadra che gioca molto bene, che crea molto, che in tutte le partite ha creato molte occasioni, spesso non ha meritato di perdere. E' normale che manca un po' di esperienza a livello di Serie A, ma noi dobbiamo sapere che abbiamo solo un risultato, quello della vittoria. Attraverso queste partite passano gli Scudetti, lo ripeto fino alla noia. Quindi domani scenderà in campo la formazione migliore perchè Siviglia non è decisiva. Noi abbiamo in Champions due partite, Siviglia e Zagabria, la Dinamo in casa. Basta vincere una partita per essere qualificati matematicamente, bisogna fare due risultati su tre a Siviglia, abbiamo la possibilità di fare due risultati su tre a Siviglia per poter ambire al primo posto. Ma in questo momento la Champions va messa da una parte perché la prerogativa è battere domani il Pescara, e ripeto che non sarà semplice se approcciamo male; e soprattutto arrivare a Natale in testa alla classifica".

Situazione infortunati.
"Chiellini valuto se è a disposizione, Pjaca siamo ancora lontani. Dybala si è fatto male un mese fa, non ci sono state ricadute, ci vogliono i tempi necessari. Barzagli non c'è, Benatia ha un dolore al ginocchio e lo valuterò".

Ripartirà da quello che abbiamo visto a Verona? Tra il 4-3-3 e il 4-4-2. Ha detto che Pjanic da interno destro l'è piaciuto di più. Significa spostare Khedira?
"Se Pjanic gioca mezzala sinistra, basta avere uno che gli copre un po' più di campo dalla parte opposta. E' normale che Pjanic ha certi tipi di caratteristiche e bisogna metterlo nelle condizioni di fare il meglio possibile. A Verona ha fatto una buona partita da interno destro, ma può farla anche da interno sinistro come ha fatto già altre partite buone. Anche lui ha giocato molto, dovrò prendere in considerazione se farlo giocare o meno".
Il sistema?
"Dopo l'allenamento di oggi dovrò valutare, i difensori più o meno sono quelli, non è che ne ho tanti, indipendentemente da Chiellini, se sarà disponibile, o Benatia. Davanti ce ne sono due, più il ragazzino tre. A metà campo Khedira gioca, poi devo scegliere tra Marchisio ed Hernanes, Lemina è tornato ieri. Asamoah sta bene e lì può giocare o Asamoah, o Pjanic, o Sturaro".

Pescara snodo decisivo, perché la Roma va a Bergamo con l'Atalanta.
"Inutile fare conti, non ha senso farli. Da qui al 23 noi e la Roma abbiamo le stesse partite. Intanto pensiamo a far punti domani, poi vedremo cosa farà la Roma. Per vincere il campionato non è che si decide in tre mesi, in una settimana, o in un mese, ma si decide a marzo-aprile e noi dobbiamo dare continuità a quelli che sono i risultati".
 
Il tuo pensiero su Oddo E poi, Può essere il momento di Kean?
"Il ragazzino sta crescendo, gli va dato tempo anche di crescere. C'è stato un momento in cui è arrivato ad allenarsi con noi e ha fatto molto bene. Poi ha avuto un momento down, perchè poi è normale che l'aspetto psicologico, il consumo di energie mentali e fisiche in una prima squadra è diverso che in una Primavera. Ora sta ritornando ad essere quello che è arrivato da noi all'inizio. Vediamo come va la partita. Può darsi che ce ne sia bisogno, non è detto perché magari la partita è in un certo modo. L'importante è che sia pronto per giocare. Oddo ha dimostrato di essere un buon allenatore, ha già vinto un campionato e non è facile. E soprattutto sta dimostrando di avere delle ottime idee, la squadra gioca molto bene, normale che è alle prime esperienze e come tutti gli essere umani nella vita bisogna fare esperienze, sbagliare per poter migliorare. Ma ha tutte le qualità per diventare un allenatore eccellente". 

In settimana Lichtsteiner ha detto che sta lavorando per essere inserito in lista Champions.

"Fa bene, sarei preoccupato del contrario. Stephan sta lavorando bene, ha fatto bene quando è stato chiamato in causa. In quel momento ho dovuto fare una scelta, purtroppo nella lista Champions più di quelli non potevo mettere ed è rimasto fuori lui, ma questo non va a intaccare quello che è il mio pensiero verso Stephan, lo dimostra tutte le volte che viene chiamato in causa. E quando a gennaio si farà trovare pronto sicuramente avrà la possibilità di poter rientrare in lista".

Dani Alves?
"E' in vacanza fino a domani. Aveva bisogno di qualche giorno in più per recuperare. A spizzichi e bocconi bisogna che lasci uno in vacanza due giorni per farlo recuperare, perchè da quando siamo partiti, praticamente quelli che sono andati in Nazionale, ho dovuto cercare di gestirli, farli recuperare, un paio di giorni a uno, tre giorni all'altro, per cercare di averli più freschi, visto che ho altri giocatori che mi possono garantire lo stesso livello tecnico e tattico dentro il campo. Fortunatamente ora abbiamo due settimane dove possiamo lavorare e sono le uniche due settimane dove possiamo lavorare da quando siamo partiti ad agosto e si arriva tutti insieme a Natale".

Un commento sul momento di Rugani. Può giocare domani?
"Ha ottime possibilità. Daniele è un giocatore che è cresciuto dal punto di vista della personalità e ha ancora molti margini di miglioramento. Ma soprattutto è cresciuto dal punto di vista tecnico. Questo credo sia un giocatore importante e sarà importante d'ora in avanti per la Juventus e per la Nazionale. Lui e Romagnoli saranno il futuro della Nazionale per i prossimi 10 anni".

Come si è evoluta nel tempo la coppia Higuain-Mandzukic?
"Dico sempre che il calcio è molto semplice, più i giocatori stanno insieme e giocano e più è facile che si conoscano, che imparino a conoscersi. Già Higuain e Mandzukic stanno facendo meglio, perché hanno giocato diverse partite insieme, ma così come tutta la squadra. Le settimane dopo Genoa e dopo il derby col Torino, sono due settimane dove abbiamo almeno cinque giorni per stare tutti insieme a lavorare".

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