Spalletti ci crede: "La Roma? Per ora va al 60 per cento..."

"La Juventus è quello che ci aspettavamo. Sono stati bravi a sfruttare il massimo di quello che gli è stato concesso perché finora non hanno fatto benissimo, possono fare molto di più come squadra. Con i dettagli però portano a casa i risultati confermando di essere una grande squadra con grandi campioni e grande mentalità e carattere. Noi però siamo al 60%, c'è spazio per crescere".

Così Luciano Spalletti all'indomani del successo sul'Inter che ha permesso alla Roma di non perdere altro terreno dalla testa. "Quello di ieri è un successo importante per la tranquillità della squadra. Avere la consapevolezza di aver vinto contro un grandissimo avversario e sapere di poter utilizzare il tempo con più serenità per sviluppare i nostri obiettivi rende tutto più facile", aggiunge il tecnico ai microfoni di Roma Radio.
"Quando si vince c'è meno tensione, si cova meno nervosismo dentro lo spogliatoio, si è un po' più rilassanti". Un concetto che vale soprattutto per quei giocatori finiti nel mirino della critica per prestazioni non sempre all'altezza. E' il caso di Dzeko, ma anche dei difensori Fazio e Juan Jesus.
"Nella Roma non ci sono giocatori capitati per caso. Fazio è stata una bella trovata perché lo abbiamo pagato poco e perché per forza e valore è un elemento che porta un grande vantaggio alla nostra squadra. E' una persona serissima e uno straordinario atleta, ha fatto vedere di avere personalità perché quando è entrato ha fatto vedere subito il suo valore. A Roma d'altronde, se non si è un giovane, non si hanno a disposizione 10 partite per dimostrare il proprio valore. Quando si viene buttati dentro bisogna subito dare il fritto".

In quanto a impegno, poi, Spalletti si sofferma sulla gara di Salah: "E' stato dilaniante, lui ha strappi impetuosi di velocità e tecnica che ti squartano, ma poi si arriva in fondo e quando ti capitano le occasioni per segnare o per far segnare e le sbagli tutte si deve tirare una linea e dire: che si fa? Bisogna prendere vantaggio dalle azioni altrimenti lo fanno gli avversari".