Roma, Spalletti: "Il mio rinnovo è in mano ai giocatori, qui bisogna vincere"
Il tecnico: "O si rende onore alla Roma oppure si deve andar via. Sassuolo? Di Francesco può fare male a tutti"
Alla vigilia del match col Sassuolo, Spalletti mette in guardia la Roma in vista di un match che potrebbe regalare ai giallorossi la quarta vittoria di fila: "Di Francesco è nelle condizioni di fare male a tutti quelli che gli vanno contro - dice in conferenza stampa -. Il Sassuolo è una società forte ed è allenato bene". Sul rinnovo: "La penna per prolungare il mio contratto ce l'hanno in mano i miei calciatori, abbiamo la necessità di vincere".
Il tecnico non si nasconde e lega il suo futuro ai risultati: "Se i calciatori fanno bene non ci sono problemi, se non fanno bene significa che io li ho allenati male. E noi invece abbiamo la necessità di vincere. La Roma ha bisogno di vincere e non significa solo portare a casa un titolo, ma inviare un messaggio chiaro e forte sul nostro modo di essere professionisti. O si rende onore a Roma e alla Roma, oppure si deve andar via".
La vittoria del Milan contro la Juve sembra aver riaperto il campionato: "E' ancora troppo presto per dirlo, ma l'equilibrio che c'è non può che far bene. Ci saranno scontri di alta classifica. Se non avesse avuto questi punti probabilmente il Milan non avrebbe avuto lo stesso supporto dello stadio. Su questo torniamo a quanto siano importanti i tifosi, che rappresentano una sfida particolare. L’Olimpico l’ho vissuto, spesso si viaggiava anche sulle ali dell’entusiasmo. Aver avuto quel supporto lì è importante. Avere molte squadre che arrivano a giocarsi la partita in un certo livello è bello. Il momento dell'Inter? Da una società del genere mi aspetto di più, ma non so da cosa dipenda. De Boer mi sembra una persona seria e affidabile. Anche lì hanno diverse necessità. Anche loro hanno un nome scomodo da portarsi sul cuore".
Contro il Sassuolo tornerà Rudiger nella lista dei convocati: "Il ragazzo è sano, siamo vicini. In questo momento è un leoncino dentro la gabbia. Anche con la Primavera non ha tirato indietro l’impeto. Domani farlo partire titolare sarebbe azzardato. I margini di miglioramento con la difesa titolare? Sono tanti, non perché chi manchi sia meglio. Ma perché può crearsi una concorrenza. E’ giusto avere quello che ti fa le scarpe. Se sei più bravo è più difficile uscire. Tanti della Primavera, tra cui Marchizza, arrivano con la voglia ad allenarsi ma poi hanno un freno. Con la nostra difesa titolare si alzano i rendimenti d’allenamento. Sono giocatori forti, ne hanno vissute tante. Sono giocatori esperti, abituati a confronti di grande livello. Ci darebbero un vantaggio enorme".
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