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Roma, Garcia: "Al San Paolo sia una festa. Napoli? In difesa sono vulnerabili"

Il tecnico francese: "Dietro hanno cali di cui dobbiamo approfittare"

- "Al San Paolo sia una festa di calcio". Così Rudi Garcia alla vigilia della delicata sfida della Roma contro il Napoli: "In campo voglio rispetto reciproco. Noi dovremo essere bravi ad approfittare delle loro difficoltà in difesa ma stare anche molto attenti alla loro imprevedibilità in attacco. Dubbi in formazione? Spero di recuperare Manolas. Destro? Per me non è secondo a nessuno". Infine una battuta su Tagliavento: "Speriamo faccia bene".

Roma, Garcia: "Al San Paolo sia una festa. Napoli? In difesa sono vulnerabili"

LA CONFERENZA STAMPA DI GARCIA

Dubbi in formazione visto gli infortunati?
"Devo valutare ancora le condizioni di alcuni giocatori, vedere per esempio come sta Manolas e poi deciderò l'assetto difensivo".

Trasferta delicata. Sul campo visto le qualità del Napoli. Sugli spalti per quanto successo a maggio a Roma e la successiva scomparsa di Ciro Esposito. Cosa si sente di dire?
"Trasferta difficile. Restiamo concentrati sul campo, Andiamo con ambizione per cercare il risultato. Poi sappiamo anche che non sarà una partita come le altre: facciamo in modo che sia un momento di sport, passione, amicizia e serenità. Facciamo in modo che al San Paolo ci siano rispetto reciproco e lealtà. Sul campo sappiamo che andiamo ad affrontare una squadra con qualità: davanti sanno far male, dietro hanno mostrato qualche difficoltà. Farà molto l'aspetto fisico, visto che arriviamo dal turno infrasettimanale. Dobbiamo essere pronti ad approfittare delle loro difficoltà. Se ci saranno. Non cambieremo il nostro atteggiamento, andremo al San Paolo con ambizione per fare una bella partita ma soprattutto tornare con un risultato positivo".  

Qual è l'insidia principale della partita col Napoli?
"Una partita non è mai prevedibile. Ripeto, sappiamo che hanno qualità offensiva, lo dimostrano i numeri, ma anche che hanno difficoltà in difesa. Poi c'è l'aspetto fisico: quando due squadre come noi giocano ogni tre giorni c'è sempre un punto interrogativo su questo piano. Abbiamo solo tre giorni dall'ultima partita e non sappiamo chi starà meglio".

Cosa hanno insegnato a lei e alla Roma le sconfitte dello scorso anno al San Paolo?
"Dobbiamo dimostrare che siamo migliorati anche nella rosa. L'anno scorso era l'anno scorso e quest'anno sarà differente, sicuramente quando inizia la stagione sappiamo tutti che andare a Napoli è difficile. Ma siamo primi e sappiamo di aver fatto un buon inizio di stagione e che abbiamo parametri positivi per fare risultato anche lì".

Altri dubbi di formazione? Il suo colloquio con Destro?
"Tutto quello che dico nello spogliatoio rimane lì. L'allenatore pensa a tutti i giocatori, lo sono stato anche io e il calciatore pensa a se stesso. Mattia per me non è secondo a nessuno. Io faccio le mie scelte, valuto tante cose, gli avversari, il loro assetto, la nostra condizione e poi scelgo. Valuto chi schierare assieme, come inserire un giocatore piuttosto che un altro".

Quando è arrivato in Italia pensava che il calcio italiano vivesse situazioni così difficili?
"Non sono io che posso dare consigli a chi di dovere, posso parlare solo dei miei primi 15 mesi qui e fare un paragone con la Francia. Ci sono partite lì in cui ci chiediamo se portare allo stadio i bambini oppure no, è la stessa cosa. Dobbiamo lottrare in tutti i modi per far sì che gli stadi siano sicuri e che il calcio sia una festa e non una guerra. Mostrare l'esempio di fair play anche se a volte non è semplice".

La classifica rispecchia quanto si è visto finora?
"Siamo a un quarto del campionato, possiamo fare un punto sulla forza di tutti. Ma ci sono tante partite e la classifica dice le cose come sono al momento e non come saranno alla fine. Sarà un torneo differente dall'anno scorso, dobbiamo fare in modo che lo sia anche nei primi due posti. Anche le altre squadre sono forti e tutti perderanno punti per strada".

Iturbe non ha ancora capito la Roma o è solo un appannamento fisico?
"La seconda. Non sta ancora bene, quando uno torna dall'infortunio all'inizio è al 100% e poi c'è un calo che non gli permette di esprimere la sua velocità. E' solo una partita, ha giocato abbastanza e ho sempre la stessa opinione di lui. Ha capito il nostro gioco, ha fatto dei gol ma bisogna che lavori per tornare al 100%. Quando c'è più spazio ha più tempo per esprimersi"

Capitolo infortunati? Come è la situazione?
"Spero tornino i giocatori in infermeria, abbiamo ancora tre partite difficili per finire la serie. Poi ci sarà la sosta e dopo ci sarà un'altra serie importante. Solo dopo ogni gara sapremo se il calendario sarà stato facile o no, al momento sono concentrato sul Napoli e speriamo di non avere altri problemi in difesa. Se così fosse faremo di tutto per tornare con più punti possibili".

Come è il morale alla vigilia di questa trasferta difficile?
"Dopo la partita col Bayern sembrava che lo spogliatoio avesse il morale sotto terra. Adesso sembra che siamo sopra le nuvole dopo la sconfitta della Juve. Ma non è vero niente. Manteniamo la calma. Abbiamo un atteggiamento misurato e per dare tuTto in campo per vincere. Finché i giocatori lo faranno sfrutteremo la qualità del gruppo. Stanno bene insieme e può essere un vantaggio importantissimo. Un gruppo unito è la base per fare bene".

Cosa pensa dell'arbtiro Tagliavento?
"Ho sempre fiducia nei sei arbitri prima della partita. Non cambio atteggiamento oggi, poi dopo una gara a volte c'è da dire delle cose e a volte no. Speriamo di vedere una bella partita in vinca la squadra migliore".

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