FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pippo Inzaghi a Tiki Taka: "Icardi e Milik impressionanti. Il migliore resta Higuain"

Il tecnico del Venezia: "Rimpianti per il Milan? Tutte le esperienza fortificano"

Pippo Inzaghi a Tiki Taka: "Icardi e Milik impressionanti. Il migliore resta Higuain"

Pippo Inzaghi a tutto campo. Chi è l'attaccante migliore? Chi sceglie tra il Milan e la Lazio di suo fratello Simone? Come è la vita da allenatore? Cosa resta dell'esperienza sulla panchina del Milan? Una lunga intervista a Tiki Taka in cui l'attuale tecnico del Venezia parla e si racconta: "Icardi e Milik mi hanno impressionato ma il migliore resta Higuain anche se alla Juve è chiamato a riconfermarsi. Rimpianti al Milan? Tutte le esperienze fortificano".

ECCO L'INTERVISTA INTEGRALE DI PIPPO INZAGHISui grandi attaccanti e sull’esclusione di Higuain contro l'Inter
“I grandi attaccanti giocano sempre, se un allenatore ha un grande centravanti lo fa giocare. Qualche tempo fa andava di moda il falso nueve, ma io credo che si utilizzasse questo schieramento per mascherare il fatto di non avere un vero attaccante d’area. Higuain non ha giocato ma al suo posto c’era Mandzukic, che è un altro grande attaccante”.

Su Icardi, Higuain e Milik

“Icardi è migliorato nella continuità durante la partita. L’anno scorso segnava ma era discontinuo nell’arco della gara. Contro la Juve mi ha impressionato, ha messo in difficoltà la difesa bianconera, è sulla strada giusta per diventare un grande attaccante. Higuain mi piace molto, al Napoli era avvantaggiato perché tutti giocavano per lui. Per me in Serie A è il miglior centravanti ma dovrà dimostrare il suo valore anche nella Juve, pur essendo partito bene. Milik non lo conoscevo benissimo, mi ha impressionato. Ha una forza fisica incredibile e una velocità d’esecuzione pazzesca: complimenti al Napoli perché ha fatto un ottimo acquisto. Lui e Gabbiadini penso possano sostituire Higuain. Senza il Pipita faranno molti più gol gli altri attaccanti”.

Sulle scelte degli allenatori
“Da quando faccio l’allenatore ho capito che da fuori è troppo difficile dare giudizi. Bisogna valutare la squadra giorno dopo giorno. Io ad esempio qui a Venezia ho avuto 3 gare in 7 giorni e ho cambiato molto perché voglio che tutti i ragazzi si sentano importanti. Poi chiaramente non si sa mai come sarebbe andata la partita se si fosse messo un giocatore al posto di un altro. Se Allegri non ha messo Higuain avrà avuto le sue buone ragioni, poi comunque il Pipita giocherà 50 partite in stagione”.

Sulla longevità di Totti e le dififcoltà di Dzeko
“Totti stupisce perché ogni volta che entra è decisivo. Ha avuto ragione lui a continuare, se fa ancora la differenza e pensa di darà ancora qualcosa alla Roma è giusto che continui. L’addio deve essere glorioso, io ho toccato l’ultimo pallone facendo gol, sotto la mia curva che aveva esposto la mia maglia. Non pensavo che la mia ultima gara col Milan sarebbe stata l’ultima in assoluto ma nei mesi successivi ho ripensato alla mia carriera, avevo vinto tutto, avevo fatto oltre 300 gol e non potevo continuare con un’altra maglia diversa da quella del Milan. Dzeko mi piace come si muove, crea tantissimo poi però gli manca spesso qualcosa nel momento giusto. Deve stare sereno, un attaccante può passare dei momenti in cui la palla non entra ma quando girerà tutto bene farà gol alla prima chance”

Su Milan-Lazio, il passato rossonero contro il fratello Simone
“Sarà una partita equilibrata, purtroppo non potrò andare a San Siro. Chi tiferò? I primi risultati che chiedo dopo la mia gara sono quelli di Milan e Lazio. Al Milan ho lasciato molti amici e tanti ricordi bellissimi e mio fratello lo adoro: che vinca il migliore. Con Simone mi sento sempre e c’è un confronto tecnico e tattico continuo. Viviamo di calcio e speriamo di goderci questo mondo ancora per molto tempo”.

Il passato alla Juve
“Sono stato bene a Torino. Il primo anno abbiamo vinto il campionato, poi ho segnato nella finale di Supercoppa Italiana e abbiamo giocato la finale di Champions. Ricordo con affetto tutte le squadre in cui sono stato, i tifosi mi ricordano tutti bene e di questo sono felice. Poi il Milan mi ha fatto una corte serrata e ho ceduto a 28 anni ma la Juve è andata comunque bene”.

Sulle finali di Champions col Milan
“Quella del 2003 fu una Champions incredibile perché affrontammo in semifinale l’Inter e in finale la Juve. Mi viene anche il magone a pensare a cos’era il calcio italiano in quel momento. Nella finale di Istanbul ero in tribuna per infortunio e così anche col Boca Junior e le abbiamo perse entrambe. Poi nel 2007 il destino incredibile ha voluto che le affrontassimo di nuovo e ho fatto 4 gol in due finali. Il primo gol contro il Liverpool? Ne avevo già fatti due così sulle punizioni di Pirlo e ho deciso di mettermi anche in quella occasione”.

Sulla scelta di andare a Venezia

“Non l’ho vissuta come un passo indietro ma come una grande occasione. La società mi ha chiesto di andare lì e ho capito che aveva grande fiducia nel mio lavoro e nelle mie idee. Non mi ha chiesto di andare là per convincerli come altre società, anche cinesi. Andare in B non sarà semplice, siamo una squadra nuova, non dobbiamo montarci la testa ma lo spirito che mette in campo la mia squadra mi lascia tranquillo”.

Sulla stagione come allenatore del Milan
“Bisogna guardare avanti, tutte le esperienze fortificano e fanno crescere. Mio fratello ne è l’esempio lampante, perché non è importante quanto hai allenato ma il fatto di aver giocato per 30 anni. Poi si impara sempre, a 60 anni imparerò nuove cose perché il calcio cambierà ancora.

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali