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Milan-Lazio 0-1: rigore di Biglia, rossoneri all'inferno

Coppa Italia, la squadra di Pioli in semifinale. Il gol su rigore al 38' pt. Lazio in dieci dal 45', rosso a Cana. Palo di Keita nella ripresa. Gol annullato a Cerci in pieno recupero, ma è off side

di ROBERTO OMINI

- Milan-Lazio 0-1. Decide un calcio di rigore di Biglia al 38' e la Lazio si qualifica per la semifinale di Coppa Italia (contro la vincente di Napoli-Inter). Mentre il Milan continua nella sua striscia da incubo, esce tra i fischi e anche peggio, non venendo a capo degli avversari che pure giocano tutta la ripresa in dieci, espulso Cana al 45' pt. Pippo Inzaghi rimane al suo posto: così ha deciso il Milan.

    LA PARTITA

    Dentro o fuori dalla Coppa Italia. Dentro o fuori per Pippo Inzaghi. La notte delle (scomode) verità di casa-Milan cala su San Siro con un quarto di finale di Coppa pieno di tutto. Si sapeva, si sa, la Lazio poi è qui per ribaltare ancora tutto nel mondo rossonero. Pippo Inzaghi ha il volto, terreo, della tensione. Stefano Pioli quello, diciamo sereno, di chi governa una squadra in buona salute.
    E questo si vede, sul campo. Il Milan annaspa, col terrore addosso. La Lazio gioca semplice, pulito: senza voler strafare. Venti minuti, i primi, rasentano l'angoscia fra i rossoneri: all'8 Abate serve l'assist per Klose, il tedesco supera Abbiati poi manda fuori; al 15' è Menez che lancia ... verso il gol Keita, e Abbiati salva in uscita. Due retropassaggi da non credere. Al 19' è Montolivo che s'immola a due passi dalla linea di porta per togliere a Cataldi la palla del vantaggio.
    L'incubo di quei 20 minuti passa e va. Per un po'. Il Milan di Pazzini con Cerci che gli si affianca e Menez che gioca per sé (molto) e per il gruppo (quando se ne ricorda), supera quel lungo momentaccio e qualcosa di meno peggio si vede. Al 29' è Parolo che salva su Pazzini, che avrebbe il pallone buono in zona disco del rigore; al 33' Pazzo doma il pallone, si avventa Cerci: girata e parata di Berisha. 
    Si direbbe: gara che torna sull'equilibrio, perlomeno del gioco fermo restando quello della Lazio, governato da Biglia con Onazi e Parolo e il baby Cataldi, più pulito, lineare. Ma quell'equilibrio si spezza all'improvviso per una punzione larga dei laziali, la palla arriva in mezzo a tre milanisti e il braccio di Albertazzi incoccia la sfera. Braccio largo, gesto involontario, il rigore c'è perché l'arbitro (Rocchi) fischia. Dal dischetto, Biglia realizza come meglio non si può: Milan 0, Lazio 1. La valigia di Pippo...
    Ma prima del fischio di chiusura del primo tempo, ecco che Cana sbatte da dietro su Menez e, già ammonito, si vede sventolare il giallo-bis che vuol dire espulsione. Anche qui, come per il rigore, l'ammonzione c'è perché l'arbitro decide così. Come per il rigore, è opinabile. Risultato: Lazio in vantaggio di un gol e in 10 dopo l'intervallo.
    Ripresa. Fuori Cataldi, dentro Novaretti per sistemare la difesa. Fuori Muntari ecco  Honda, per approfittare dell'uomo in più. Fuori Mauricio per inforunio dentro Basta. Tre mosse di Inzaghi/Pioli e capire se undici contro dieci al Milan riesca l'impresa di recuperare un gol e magari, chissà.
    Ovvio che ci sia più Milan, in questa ripresa. La Lazio arretra e cerca il contropiede. Ai rossoneri si aprono spazi di competenza offensiva. La spinta c'è, qualcosa accade, il problema resta quello di fare gol. C'è molto lavoro per la squadra di Inzaghi, e diremmo fin troppa buona volontà. La zona-gol la si spolvera, senza incidere. Il primo ad arrivarci al 20' è Abate, il traversone basso a due passi dal gol è cacciato in angolo da Novaretti. Al 23' è Pazzini che inventa il gol-capolavoro: controllo aereo, girata al volo e bum, centro. Ma Rocchi vede (c'è) una mano che aggiusta un minimo il pallone. Niente. Gol annullato.
    La Lazio? Contropiede, dicevamo. E al 33' la fuga di Basta coi milanisti dispersi in attacco finisce con un assist per Keita che controlla, evita Rami e in diagonale supera Abbiati, pallone sul palo interno e -per buona sorte rossonera- non in gol. Lo 0-2 è scongiurato. E Inzaghi chiama a raccolta Van Ginkel e Suso, l'ultimo arrivato. 
    Sono i momenti finali della disperazione rossonera che sale, sale. Galliani abbandona la tribuna, meglio evitarsi il dopo-partita. Pazzini al 90' cerca la conclusione da lontano. Poi l'arbitro ordina 5 minuti di supplemento. Il tempo di un gol di Cerci, annullato anche questo: per fuorigioco. Milan fuori dalla Coppa Italia: l'incubo continua. Ma Inzaghi resta al suo posto: al fischio di chiusura, il Milan lo fa sapere a chiare lettere.

    LE PAGELLE

    Abate 6 - Alla lunga, è il... miglior attaccante del Milan. Nel secondo tempo è lui che porta porta palloni e coraggio. Pur cominciando la partita con un retropassaggio da incubo per Klose.
    Alex 5 - Due-tre svarioni col pallone fra i piedi, roba da non credere certe leggerezze sparse qua e là.
    Montolivo 6 - Fa e disfa, corre molto, cerca di cucire il gioco di un gruppo che gli scappa via, disorientato. Non è lucido come dovrebbe, ma è dura governare una squadra così piena di dubbi e paure.
    Cerci 5,5 - Certe sue giocate, non molte, meriterebbero una soluzione diversa. Nel primo tempo sfiora il gol,  in pieno recupero segna ma è fuorigioco. Peccato.
    Pazzini 5,5 - Tanta voglia di vederlo in campo, ma il campo è un giudice impietoso e il Pazzo mostra i segni del tempo che passa. Lotta sì, ma non basta. Segna anche un bel gol, con l'aiuto di una mano.
    Menez 5 - E' risaputo che la fase offensiva del Milan passa dai piedi del francese, accade da cinque mesi. Ma l'idea della sua partita, quel senso del faccio tutto io, non si comprende. Perde troppi palloni, troppi.
    Berisha 6,5 - Sicurezza vera, quando c'è da affrontare il problema. Palloni alti e tiri mirati, non sbaglia quasi niente.
    Mauricio 6,5 - Buon acquisto, buona personalità e tanti palloni tolti a Menez. Poi s'infortuna.
    Cana 5 - Due falli da dietro, in pochi minuti, due cartellini gialli. Poi si lamenta, si lamentano tutti: ma la sciocchezza (sua) del secondo fallo è imperdonabile. Poi la Lazio passa il turno e lo si perdona, ovvio.
    Biglia 7 - Grande cuore e pure classe da regista. Gioca la sua partita, precisa ed pulita, e calcia il rigore come fanno i calciatori veri, quelli bravi.
    Parolo 6,5 - Il suo calcio è agonismo e qualità, a tutto campo. Dalla doppietta all'Olimpico a questa interpretazione che è anche sofferenza, saper difendere.
    Klose 6,5 - Primo tempo all'attacco, secondo a fare il difensore aggiunto. Un campione del mondo che fa così, a 36 anni, è qualcosa di speciale.<

    IL TABELLINO

    MILAN-LAZIO 0-1
    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6, Alex 5, Rami 5,5, Albertazzi 5 (35' st Suso sv); Poli 6 (34' st Van Ginkel sv), Montolivo 6, Muntari 5 (6' st Honda 5); Cerci 5,5, Pazzini 5,5, Menez 5. A disposizione: Diego Lopez, Gori, Zaccardo, Calabria, De Santis, Armero, Essien, Mastour. All. Inzaghi 5
    Lazio (4-3-1-2): Berisha 6,5; Konko 6 (38' st Pereirinha sv), Mauricio 6,5 (9' st Basta 6), Cana 5, Radu 6,5; Onazi 6, Biglia 7, Parolo 6,5; Cataldi 6 (1' st Novaretti 6,5); Keita 6,5, Klose 6,5. A disposizione: Marchetti, Strakosha, Prce, Ledesma, Gonzalez, Ederson, Candreva, Mauri, Palombi. All. Pioli 6,5
    Arbitro: Rocchi
    Marcatori: 38' Biglia (L) rig
    Ammoniti: Rami (M), Cana, Keita, Pereirinha (L)
    Espulsi: 45' Cana (L) per doppia ammonizione
    Note:

    TAG:
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