Milan in estasi con Lapadula e super Suso
Lʼattaccante segna più di Bacca e lo spagnolo ha vestito i panni della superstar
Cinico, grintoso, letale. Le fotografie di Lapadula e del Milan sono interscambiabili. In casa rossonera è scoppiata la Lapa-mania, simbolo di un numero nove incarnazione perfetta di questi primi - sorprendenti - mesi rossoneri: magari non bellissimi da vedere, ma tremendamente efficaci. L'ex Pescara ha fatto innamorare i tifosi per la sua grinta e con Suso ha rilanciato le ambizioni rossonere, peggiorando un feeling mai sbocciato con Bacca.
Sì perché il passaggio da "flop" a "eroe" il Lapa se l'è sudato sul campo, prima negli allenamenti e ora con la maglia numero 9 indosso. Pesantissima visti i recenti precedenti fallimentari. Il 26enne però si è conquistato tutto questo dal basso e come dimostra ogni volta che scende in campo, il diritto di vestire la maglia del Milan se lo è voluto conquistare giorno dopo giorno, ripagando società e tifosi con sacrificio e dedizione alla causa. I punti dolenti di Bacca, a voler ben vedere. Con la doppietta all'Empoli sono 3 i gol in campionato in 283 minuti, con una media di una rete ogni 83' superiore a quella del colombiano che manca il bersaglio da sei partite di campionato. Per tornare in Andalusia a trovare amici e compagni, Bacca, non poteva scegliere momento peggiore e l'addio a gennaio non è più così impensabile, specialmente se dovessero servire soldi freschi in caso di slittamento del closing coi cinesi.
Il Milan però non è solo Lapadula, anche se l'attaccante fresco di convocazione in nazionale potrebbe essere un riassunto perfetto. Se Gianluca partecipa di più all'azione aiutando la squadra, il protagonista del momento è anche lo spagnolo Suso che in pochi mesi è passato da riserva di un deludente Cerci a oggetto misterioso spedito al Genoa, fino a ritornare e diventare uomo chiave delle trame offensive di Montella. Gli ultimi sette gol, esclusa l'autorete di Costa, portano il suo zampino tra gol (4) e assist (3), con la sensazione di poter essere pericoloso in ogni momento del match, anche i più complicati come nel derby.
I rossoneri non sono perfetti, ma sorprendono e soprattutto conquistano punti. Tanti, come mai negli ultimi anni, pur concedendo molti tiri agli avversari, ma mai troppo puliti. Dopo Empoli e Crotone, infatti, la squadra di Montella è la squadra che subisce più conclusioni in porta, ma c'è Donnarumma e molto spesso già questo basta per stare sereni.
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