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Juventus-Lazio 2-0: Tevez-Bonucci, la doppietta tricolore

Dopo 28 minuti, partita chiusa, coi gol dell'Apache e del difensore. Per la Lazio, traversa di Candreva a metà ripresa 

di ROBERTO OMINI

- Juventus-Lazio 2-0. I gol in contropiede di Tevez al 17' e di Bonucci al 28' chiudono subito la pratica e allo Stadium la Juventus trova i 3 punti che la lanciano verso il quarto scudetto consecutivo. La squadra di Allegri ora ha 15 punti di vantaggio sui laziali. Partita molto intensa e mai in dubbio, dominata tatticamente dai bianconeri. Per i biancocelesti, una traversa di Candreva. Espulso Cataldi all'89.

    LA PARTITA

    Il sogno spezzato (della Lazio). Il segno dei più forti, la Juve di Allegri, di Tevez e Bonucci. Dei presenti e degli assenti in bianconero lanciati verso il quarto scudetto e quel che sarà: se questa è la prova generale per Monaco, stiamo al riparo da sorprese di Champions League; e se è pure l'anteprima della finale di Coppa Italia, la pagina è già scritta. A Pioli il compito di ribaltare la tendenza, fra due mesi (scarsi).
    Juventus-Lazio è vissuta molto sulle attese, ed è finita presto. Diciamo dopo mezz'ora, o forse già al gol di Tevez: capolavoro di cinismo e bravura, di senso tattico e di ferocia agonistica. Lasciando sfogare i laziali, ma senza correre rischio alcuno, perché la difesa-ragnatela della Juve è totale, ci sono tutti in quella fase: raddoppio costante su Anderson, raddoppi su Klose e Mauri, centrocampisti laziali senza spazi di manovra. Come se ne viene a capo?
    E' uno stress giocarci contro, contro quel muro di maglie bianconere in movimento, rischiando spazi aperti e dunque contropiede. Non faremo così, diceva Pioli alla vigilia. Succede che si fa, purtroppo. Ed è straziante vedersi trafiggere subito, al secondo tentativo: prima c'è Marchisio che calcia da lontano, e para Marchetti al 13'; poi c'è la palla verticale toccata da Vidal per Tevez: difesa scoperta, linea dell'off-side sbagliata, l'Apache in diagonale non perdona.  
    Siamo al 17', tempo per riparare ce ne sarebbe. E un'occasione la trova Klose, casualmente, al 25': sbaglia Chiellini, il tedesco calcia sicuro verso Buffon, Bonucci salva deviando in angolo. Illudersi non costa niente, a quel punto. Ma se è proprio Bonucci (al 28') a siglare il gol del 2-0 facendo 50 metri di campo senza ostacoli, difesa laziale dispersa, con un diagonale basso senza scampo (o no?) per Marchetti... Beh, meglio lasciar perdere. Sono troppo forti. Quelli della Juve.
    Da lì alla fine del primo, che dire? La Lazio tiene palla, attacca, ma dai venti metri in poi verso Buffon non c'è pane da mordere. Niente. I difetti e gli errori temuti, per le assenze difensive, si avvertono. L'impegno è commovente. Ma vicino al gol ci va solo la Juve, con Evra per esempio al 47', raid aereo e pallone fuori di un niente. Riposo.
    Ripresa. C'è Candreva per Braafheid, un motivo offensivo in più per le smanie laziali di lasciare qualche segno qui allo Stadium. C'è la Juve che, ci mancherebbe, fa i conti col doppio vantaggio e i pensieri monegaschi. Perché negarseli? La feroce pulizia di difesa del primo tempo non è più la stessa, la Lazio scova qualche spazio e qualcosa attorno a Buffon succede. Per esempio palloni che faticano a lasciare l'area di rigore bianconera. O quella punizione dal limite di Candreva al 20': Buffon devia, la traversa fa il resto. Si rimane sul 2-0.
    Cambio di registro, non di sostanza. Allegri richiama Matri (dentro Morata), poi Pirlo (Pereyra). In casa-Lazio Mauri fa posto a Keita e il tema non differisce. Ai biancocelesti resta la voglia di fare gol, almeno uno. Ai bianconeri rimane la stretta necessità di dare per conclusa, o quasi, la pratica-scudetto
    L'espulsione di Cataldi al 44' st, magari esagerata, è l'ultima annotazione di una serata che consegna alla Juve il quarto scudetto. E alla Lazio l'onore delle armi: loro, gli juventini, sono davvero troppo forti.

    LE PAGELLE

    Buffon 7 - Due parate, su Candrea (punizione deviata sulla traversa) e Anderson all'ultimo secondo. Quanto basta per sentirsi sempre il migliore.
    Bonucci 7,5 - Perfetto. Non fa segnare Klose, subito dopo fa gol lui. Stratega e regista della difesa, micidiale contropiedista.
    Chiellini 6 - Il sei deriva dal successo del gruppo, che azzera i patemi. Perché le palle gol laziali sono frutto di una sua serata un po' così. Quando hai voglia di far correre qualche brivido, ai tuoi. 
    Marchisio 7 - Un gran lavoro a tutto campo, spesso aggregato ai suoi nel chiudere ogni varco a Felipe Anderson.
    Pirlo 6 - Cresce, ma piano. La sua presenza la si avverte, ma è una presenza soft: a Monaco andrà meglio.
    Vidal 7 - E' tornato il leone di sempre? La palla del gol a Tevez e la sua ferocia agonistica dicono sì.
    Tevez 7,5 - Il senso di forza e sicurezza che gli appartiene, è il senso che sa trasmettere a tuti i suoi compagni, come un'onda d'urto che demolisce presto la velleità avversarie. Accade spesso, con lui  la corsa al successo si semplifica. 
    Mauricio 5 - Le incertezze laziali nel cuore della difesa, basta rivedere i due gol subiti, sono il tormento che si prevedeva di soffrire. E difatti...
    Candreva 6,5 - Perché non subito? Pioli l'ha tenuto in panchina nel primo tempo, e la ripresa di Candreva dice che è stato un errore.
    Biglia 6 - Non il solito padrone del centrocampo, non può essere contro gli juventini. Una botta alla testa, a inizio partita, forse lo condiziona.
    Klose 6 - Chiellini qualcosa gli concede, ma Bonucci glielo toglie. 
    Felipe Anderson 6,5 - E' il sorvegliato speciale, cerca lui stesso qualcosa di speciale, ma fra Padoin, Barzagli e anche la gabbia che si chiude con Marchisio (sono in tre) è impossibile far emergere il talento. Si batte molto.

    IL TABELLINO

    JUVENTUS-LAZIO 2-0
    Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 7,5, Chiellini 6; Padoin 6, Marchisio 7, Pirlo 6 (27' st Pereyra 6), Vidal 7 (39' st Sturaro sv), Evra 6,5; Tevez 7,5, Matri 6 (13' st Morata 6,5). A disp. Storari, Rubinho, De Ceglie, Lichtsteiner, Marrone, Pereyra, Pepe, Llorente, Coman. All. Allegri 7
    Lazio (4-3-3): Marchetti 6; Basta 6, Cana 5,5, Mauricio 5, Braafheid 6 (1' st Candreva 6,5); Cataldi 6, Biglia 6, Lulic 6,5; Mauri 5,5 (21' st Keita 6), Klose  6 (46' st Ledesma sv), Felipe Anderson 6,5. A disp. Berisha, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Onazi, Ederson, Perea. All. Pioli 6
    Arbitro: Rizzoli
    Marcatori: 17' Tevez (J), 28' Bonucci (J)
    Ammoniti: Evra, Marchisio, Chiellini (J), Mauricio, Lulic, Candreva, Cana (L)
    Espulsi: Cataldi al 44' st per intervento da tergo
    Note: 

    TAG:
    Calcio
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