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Inter, De Boer: "Io in bilico? La pressione mi carica"

L'olandese prima della partita con la Juve: "Rispetto per i bianconeri, ma niente paura"

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La Juve che incombe e, sulle spalle, la pressione di un inizio di stagione da incubo. Frank De Boer però, nonostante le voci che lo vogliono già in bilico, non si scompone. "Con i bianconeri sarà una storia completamente diversa. Abbiamo rispetto per loro, sono una grande squadra, ma non abbiamo paura. Abbiamo fiducia, vogliamo un risultato positivo". L'olandese indica la strada: "Non bisogna perdere la testa dopo che si prende un gol".

LA CONFERENZA STAMPA IN DIRETTALa partita con la Juve è speciale...
"È una grande occasione, tutte le partite sono speciale, ma è un po' più speciale giocare contro la Juve. Sono una grande squadra, non siamo spaventati anche se abbiamo molto rispetto. Ma abbiamo fiducia, confidiamo in un risultato positivo, i nostri tifosi sono carichi e ci aiuteranno".

Ci sono già voci sul suo futuro, come si sente?
"Quando sei l'allenatore dell'Inter, avrai sempre questo tipo di pressione, soprattutto se non arrivano i risultati. Non si può cambiare tutto in un mese, stiamo lavorando moltissimo. Ogni settimana facciamo meglio. Certo la pressione è alta ma non ci sono problemi per me. Posso guardarmi allo specchio tranquillo, non solo io, anche gli altri. Sento il supporto del club, abbiamo iniziato un progetto e non bastano quattro settimane per questo processo. Tutti sanno che ci vuole tempo".

La Juventus arriva perciò nel momento sbagliato?
"Giocheremo contro una grande squadra, tutti lo sappiamo. Abbiamo grande rispetto per il lavoro che stanno facendo, ma non abbiamo paura. Lavoreremo duro come squadra, con il supporto dei tifosi, per cercare un buon risultato. Loro sono una squadra solida e difficile da battere, ma si può fare, come l'Inter ha fatto in Coppa Italia nella passata stagione. C'è fiducia".

Se fosse un tifoso dell'Inter, perché dovrebbe essere ottimista?
"Perché i tifosi dell'Inter devono credere nella squadra, e supportandola possono spingerla oltre i propri limiti. I tifosi stanno accanto alla squadra nei momenti difficili e speciali, sono loro che ci possono dare quel qualcosa in più di cui abbiamo bisogno".

Si aspettava di finire sotto processo dopo quattro partite?
"Di sicuro avevo un'idea su ciò che mi sarei trovato di fronte, certo ci sono cose da migliorare sul campo per tradurre in pratica la mia filosofia, in ogni club bisogna lavorare duramente. La qualità che abbiamo in squadra ci può permettere di tornare ad essere l'Inter forte che tutti aspettano".

La squadra è volenterosa ma confusa: non sarebbe meglio tornare al modulo e all'impianto di gioco di qualche mese fa per dare sicurezze?
"Nel futuro ci sarà una formazione con una base più solida e fissa. In questo periodo in cui giocheremo tante partite in pochi giorni userò più giocatori. L'equilibrio è importante, e ci sono anche dei giocatori che non sono in forma. Ogni allenatore preferirebbe usare sempre la stessa formazione affinché i meccanismi siano perfetti".

Studia tanto gli avversari e quindi cerca di adattarsi a loro? Come affronterà la Juve, che può far male in contropiede?
"Devi sempre rispettare gli avversari. Contro l'Hapoel avevamo analizzato molto bene il match prima di scendere il campo. Lo facciamo con tutte le nostre squadre rivali. A volte cambiamo piccoli dettagli, a volte di più. Sono tanti gli aspetti che consideriamo, poi facciamo le nostre scelte".

Inter-Juve ha una storia di grande rivalità sportiva. Lei sente di più il match? I giocatori possono dare di più?
"È la mia prima volta, so che è un match speciale. I tifosi verranno in tanti e ci supporteranno. Non c'è bisogno di motivare i giocatori per questa partita. Sono convinto che tutti daranno il meglio, ma il meglio va dato anche nelle altre partite: bisogna dare sempre il 100%. Il campionato non lo vinci battendo solo la Juve, ma arrivando davanti a tutte le squadre. Se darai il tuo massimo, alla fine raccoglierai quanto ti sarai meritato".

Questo è il momento più difficile della sua carriera da allenatore?
"Ho avuto altri momenti con risultati negativi. Ci sono sempre momenti difficili nei grandi club e speriamo di migliorarci".

Moratti ha detto: 'Quello di giovedì sembrava un allenamento'. Come pensa di far cambiare atteggiamento ai giocatori?
"Domani sarà una storia completamente diversa. Non sarà difficile motivare la squadra. Ma per essere campioni bisogna essere motivati e dare il massimo in ogni partita. L'anno scorso il Feyenoord voleva esonerare Van Bronckhorst perché erano arrivati nove sconfitte di fila. Ma credevano in lui e sono andati avanti con lui e l'altro ieri il Feyenoord ha battuto il Manchester United. Ah, sia chiaro: io non voglio perdere partite di fila (ride, ndr)".

Quale è l'errore che la squadra non deve fare?
"Quando perdi palla, non bisogna permettere una giocata facile. È successo nelle prime partite e figuriamoci cosa può succedere se lo fai contro la Juventus. Guardate il Siviglia: ha perso dei palloni in fase di costruzione, due volte Khedira si è inserito, Dybala si è reso pericoloso. Va evitato".

Inter sempre in svantaggio. C'è un problema di approccio?
"Abbiamo avuto tante occasioni per segnare per primi, è stata solo una questione casuale. Speriamo arrivi presto il momento in cui passeremo noi per primi in vantaggio. Non credo sia legato ad una situazione mentale, però più di una volta abbiamo perso la testa quando siamo andati sotto dopo che avevamo controllato il match quando era pari. A maggior ragione dobbiamo stare sul pezzo contro un avversario contro la Juventus".

Tante volte in difficoltà, anche contro Palermo e Hapoel...
"Abbiamo parlato dopo la sconfitta con l'Hapoel. Dobbiamo migliorare, bisogna credere in noi stessi. Qualcosa abbiamo anche creato. Dopo il gol preso abbiamo perso la testa. Ho parlato con la squadra. Dopo che si subisce il gol non bisogna cambiare approccio mentale alla partita".

Condizione di Ansaldi e Perisic?
"Ansaldi sicuramente non ci sarà, Perisic è convocato".

Condizioni generali della squadra?
"Tutti sono pronti per giocare 90 minuti, non ci sono più scuse per non essere in forma dal punto di vista fisico. Chi è rimasto ha lavorato al massimo".

Ha già scelto la formazione?
"Ho già un'idea. Oggi pomeriggio ci alleneremo, studieremo le tattiche e decideremo".

Come inserirà Gabigol?
"È importante che arrivi per conoscere l'ambiente e i compagni, stamattina ha fatto un piccolo allenamento, non vedo l'ora di sfruttare le sue qualità e spero che le metterà tutte in mostra. Vediamo a che punto è la sua condizione poi decideremo quando inserirlo in prima squadra, spero velocemente".

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