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Inter-Hapoel: De Boer-Icardi, patto per lʼEuropa. "Poi la Juve"

Il tecnico: "Battere lʼHapoel dopo il Pescara: ci darebbe molta fiducia". Maurito: "Voglio alzare una Coppa con questa maglia. Presto"

Inter-Hapoel: De Boer-Icardi, patto per l'Europa. "Poi la Juve"

Ritorno in Europa. Si ricomincia, avversari gli israeliani dell'Hapoel Beer-Sheva, ma quel che conta è capire il progetto-Inter. In attesa della Juve. De Boer: "La vittoria di Pescara ci ha dato morale. Tre punti con l'Hapoel sarebbero molto importanti per crescere. Poi penseremo alla Juve". Icardi: "Segno tanto, ma non mi sento il leader di questa squadra. Quel che cerco è un trofeo da alzare con questa maglia. Resterò a lungo nell'Inter"

PARLA DEL BOERQuanto è importante dare un seguito al 2-1 di Pescara?
"L'Inter vuole vincere ogni partita, sarebbe importante vincere ancora, tre punti in Europa League, vincere tutte e tre le partite interne in Europa".
Cosa conosce del Beer Sheva?
"E' una squadra che rispettiamo molto, una squadra sempre presente in Champions, stava eliminando il Celtic nella fase preliminare e ha perso per un rigore sbagliato e noi li rispettiamo".
Le sensazioni che abbiamo: più importante la Juventus di questa sfida. E' un rischio?
"E' vero, all'estero si parla soprattutto della gara con la Juve, ma noi qui sappiamo che la gara più importante è quella di domani. Lo vogliamo dimostrare ai nostri tifosi".
Cosa le è piaciuto della gara di Pescara?
"Io credo che abbiamo controllato la partita, abbiamo creato occasioni e questo mi è piaciuto. Poi lo so che dobbiamo migliorare. Non concedere occasioni agli avversari. Ne concediamo ancora troppe".
C'è un'atmosfera diversa intorno a lei dopo i dubbi delle prime settimane. Avverte questo cambiamento?
"Sì, dopo una vittoria l'atmosfera è diversa, abbiamo lavorato duro e il premio dei tre punti migliora tutto, a  livello mentale soprattutto. Se vinciamo ancora, le cose andranno ancora meglio".
Mister, quanto è importante Icardi in questa Inter?
"E' importante per me avere giocatori come Mauro, lui è il finalizzatore. Domenica col Pescara se Handanovic non avesse fatto certe parate, saremmo qui a parlare di che cosa? Mauro deve lavorare, lavorare duro lui come gli altri, qui e nella vita".
Il Milan sta assumendo dirigenti che arrivano dall'Inter. Cosa ne pensa?
"E' chiaro che non è bello veder passare competenze in altri club. Ma queste cose accadono".
Qualcosa sulla formazione. E sui contropiede sofferti a Pescara.
"Non ho ancora parlato coi giocatori, dunque niente. Per i contropiede sofferti, ci sono cose da migliorare e lo sappiamo, e cercheremo di ridurli al minimo".

PARLA ICARDIIcardi, i gol di Pescara e una carica da leader. Cosa è cambiato?
"Io ho sempre detto che in questa squadra ci sono tanti leader. Si dice che io sono il capitano, sì, ma i leader sono tanti e tutti vogliamo portare la squadra in alto. Io sono un attaccante, faccio il mio lavoro che sono i gol, ma io non mi porto la squadra sulle spalle. Dal portiere agli attaccanti, ognuno con le sue responsabilità".
Tanti gol in Italia, ma niente Nazionale. Perché non ti convocano?
"L'allenatore fa le sue scelte, quando deciderà di chiamarmi sarà pronto. L'anno scorso ho fatto il mio, potevo fare meglio, cercherò di fare di più per convincerlo".
Higuain 90 milioni. La sua clausola sarà ancora più alta. Che cosa provi?
"Higuain quei 90 milioni li vale, ha segnato 36 gol. Per quanto mi riguarda, queste clausole poi sono un po' finte. Messi ne ha una di 250 milioni e non saprei cosa dire: chi mai li pagherà tutti quei soldi? Se poi l'Inter fisserà una clausola di 100 milioni per me, non lo so. Non ho in mente di andarmene, voglio vincere con l'Inter".
Si sente o no uno dei giocatori più importanti dell'Inter, se non il leader. Uno dei più importanti al mondo?
"Io prima non ho detto che non voglio prendermi la squadra sulle spalle, è che io sono attaccante e il gol è il frutto del lavoro della squadra. Non sono io che decido le sorti della squadra, do il mio contributo anche se è vero che si parla sempre del gol".
Con quale modulo si trova meglio?
"Col 4-2-3-1 che credo sia il miglior modo per trovare sbocchi in zona-gol. La prima gara col 3-5-2 a Verona non eravamo pronti, lo avevamo fatto con Mazzarri, il mister ci ha provato, non eravamo pronti. Si è tornati al 4-2-3-1 che facevamo con Mancini e siamo andati meglio. Io mi trovo bene in questo modulo".
Si pensa alla Juve: quanto? E poi: molti paragoni con Ronaldo interista che ha subito vinto la Coppa Uefa.
"Se si pensa alla Juve? Noi no, noi dobbiamo essere pronti a giocare qualsiasi competizione con la massima intensità. Ci dobbiamo abituare a questo doppio ruolo, e poi io ho grandi progetti qui all'Inter, voglio alzare un trofeo con questa maglia. Non mi paragono a Ronaldo, lui è stato uno dei più gramdi al mondo e se un paragone ci può essere sì, anch'io vorrei alzare subito una Coppa. L'Europa League".
Più gol di testa, rispetto al passato. Cosa è accaduto?
"Ho fatto due gol di testa perché è arrivato Candreva che ha i piedi per fare buoni cross, e poi c'è Banega che col pallone fa tante belle cose. Poi io di testa ho sempre fatto tanti gol, quando ero più giovane ne facevo tanti, poi non so perché nelle ultime stagioni ne ho fatti pochi".

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