Dybala: "Volevo giocare alle Olimpiadi, la Juve ha detto no"
La società bianconera ha negato allʼArgentina la possibilità di convocare lʼattaccante: "Mi spiace, ma li capisco"
"Lo sapevo, ho parlato con il Tata Martino e lui mi ha detto che pensava di chiamarmi per i Giochi, ma dipendeva dalla Juventus e mi è stato detto di no". Così Paulo Dybala, appena sbarcato in Argentina, commenta la sua esclusione dai convocati per la Coppa America e conferma il 'no' della Juve per le Olimpiadi. "Non ho mai avuto l'opportunità di giocare un torneo con la Nazionale e quest'anno dopo l'ottima stagione con la Juve ci speravo".
Intervistato da Olé, l'attaccante ha spiegato: "Poter parlare con l'allenatore è molto importante, so che mi tiene in considerazione. Non devo fare altro che rispettare la decisione perché non è facile formare la Nazionale e in particolare in attacco con tutti quei nomi". Dybala era stato escluso dalla Coppa America, così come Icardi, ma aveva maturato il desiderio di volare a Rio per inseguire l'oro olimpico. "Il mio club punta su di me, tutti vogliono che io sia al massimo per la prossima stagione. La Juve non era nelle condizioni di lasciarmi andare, me lo hanno spiegato e ho capito la decisione". Dybala, come suggeritogli da Allegri, si godrà dunque le vacanze, per poi tornare a disposizione della Juve per il ritiro estivo nella preparazione per la prossima stagione.
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