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Derby, le pagelle dei milanisti

I voti e i giudizi dei protagonisti rossoneri. E di Pippo Inzaghi

di ROBERTO OMINI

Derby, le pagelle dei milanisti

LE PAGELLE DEL MILAN

Diego Lopez 6 - Otto minuti e Icardi gli è davanti. Da solo. L'ex Madrid è degno del suo passato e del ruolo: prodezza. Su Guarin, poco dopo, neutralizza un tiro carogna. Ma su Obi, il gol di Obi vogliamo dire, si accorge in ritardo di quel pallone non irresistibile.
Rami 6 - Gode di una teorica libertà di azione: Kovavic comincia largo, nella zona del francese, poi si defila verso altri lidi e Rami può esibire la vocazione di attaccare, quando può. Ferma restando la guardia sul croato.
Mexes 6 - Dopo un minuto, atterra Icardi al limite dell'area: l'arbitro non vede. La lotta con l'argentino è aspra, il cartellino giallo arriva dopo 28 minuti. Occorre la massima attenzione, poi, onde evitare pasticci. E dopo quella mezz'ora un po' così, fa la sua partita: tosta e normale.
Zapata 6,5 - Il più solerte, nella difesa rossonera: sbriga un po' tutte le faccende di casa-difesa, con efficacia: soprattutto quando Palacio, che parte molto largo, arriva nella sua zona. Nel finale, su Guarin, toglie a tuto il Milan il pensiero di una sconfitta.
De Sciglio 6 - Ha un cliente non fisso, ma complicato: Palacio. E se non è l'argentino, è Nagatomo. Bisogna avere quattro occhi e qualche dose di energia supplementare. Anche perché Inzaghi, da lui, pretende qualcosa in fase offensiva.
Bonaventura 6 - Nel quartetto di centrocampo, così ricomposto da Inzaghi, parte da destra per far valere le sue doti di interdizione e ripartenza. Un compito che svolge con obiettivi chiari, per poi cominciare a soffrire, nella ripresa tanto da meritarsi anche un  cartellino giallo. 
Essien 6 - Lavoro di sostanza e di muscoli, davanti alla difesa e al fianco di Muntari. E' quel che gli chiede Inzaghi, soprattutto quando Kovacic prova le sue giocate nel cuore del centrocampo: per Essien, non pare un gran problema.
Muntari 5 - Di brutto un suo clamoroso errore in disimpegno, che regala la palla-gol d'apertura a Icardi. Di poco bello, una sua entrata su Dodò, prende il pallone, sì, ma le sue braccia sbattono forte sul volto dell'interista che perde sangue e due volte esce dal campo. Di buono, Muntari dà come sempre l'anima, a volte giocando solo contro tutti e soprattutto nei duelli con Guarin. Ma gli errori che commette, lungo tuta la partita, sono tanti.
(31' st Poli 6 - Il sogno di risolvere il derby al quarto minuto di recupero si infrange su un pallone che gli viene deviato da un interista. Che cosa sarebbe stato?).
El Shaarawy 5,5 - Largo a sinistra, dove gli piace giocare di più. Ha il merito di fornire a Menez l'assist del gol dell'1-0, un assist di quelli veri. Impegna Nagatomo, alternando cose buone e anche no. E in quel "anche no" il gol che sbaglia, al 30' st, a porta spalancata. Prende la traversa e si dispera. I milanisti con lui.
Menez 6,5 - Il gol di piatto destro, al volo e col beneficio di non avere avversari che lo disturbino, è un gioco per chi ha doti da campione. Il francese le possiede. Poi però disperde il talento in giocate non sempre opportune.
Torres 4,5 - Non c'è spazio per capire quanto abbia dentro di sé lo spagnolo. Tra Ranocchia e Juan Jesus la speranza di farsi notare nel gioco aereo è piuttosto scarsa e le giocate per lui si riducono al minimo. Né lui è in grado di crearsi spazi di lavoro. I bei tempi di una volta... Già.
(28' st Honda 5,5 - Si pretende qualcosa dal giapponese. Quando entra la partita è in bilico, lui ha qualcosa in più da dire e da dare rispetto a Torres. Ma non è quello che Honda faceva a inizio campionato).
All. Inzaghi 6 - Il suo primo derby finisce senza brividi veri. Altri ne verranno, anche se il suo Milan si è abbonato al servizio-pareggi: 4 nelle ultime 5 partite, la quinta essendo la sconfitta col Palermo. Non sarebbe ora di ricominciare?
 

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