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Champions: vittoria inutile del Bayern, Atletico in finale

Gli spagnoli perdono 2-1 ma vanno a San Siro: gol di Xabi Alonso, Griezmann e Lewandowski. Muller e Torres, rigori sbagliati

Champions: vittoria inutile del Bayern, Atletico in finale

L'Atletico Madrid è la prima finalista della Champions League: la squadra di Simeone perde 2-1 a Monaco contro il Bayern ma passa dopo la vittoria per 1-0 al Vicente Calderon. Bavaresi in vantaggio con Xabi Alonso al 31', tre minuti più tardi Oblak para un rigore a Muller. Nella ripresa Griezmann pareggia ma Lewandowski riapre la sfida. Al 39' Neuer ipnotizza Torres dal dischetto ma è comunque festa per gli spagnoli.

LA PARTITA

Chiamatelo catenaccio, chiamatelo cholismo, chiamatelo come volete. Intanto Diego Pablo Simeone si prende la seconda finale di Champions in tre anni, elimina il Bayern dopo il Barcellona e si conquista un'altra fetta di gloria nella storia dell'Atletico Madrid. Se gran parte del merito va al Cholo, che striglia la squadra negli spogliatori e la rivolta come un calzino con un unico cambio (Carrasco per Fernandez), non bisogna dimenticare i meriti di un gruppo che riesce a reggere l'urto di una stagione ancora aperta al double coppa-campionato, resiste a un Bayern indiavolato nel primo tempo fino a difendere - tante grazie a Oblak - il risultato sino al 95'.

Guardiola vince, anche se, di fatto, perde. Questa volta, diversamente dall'andata, mette in campo una formazione più "logica" con Ribery e Muller subito titolari, il ritmo dei bavaresi è tambureggiante, avvolgente. Devastante sulle fasce, il Bayern sale con quasi tutti i suoi uomini mettendo in confusione gli avversari. L'Atletico, strano, sembra quasi impaurito e si rintana nella propria metà campo, non è raro vedere Torres a ridosso dell'area di rigore. Pian piano il Bayern costruisce: Muller cede a Lewandowski invece di tirare, poi ancora il polacco sbaglia sulla respinta di Oblak. Alla mezz'ora, prima svolta, con protagonista Gimenez. Prima devia (involontariamente) la punizione di Xabi Alonso spiazzando Oblak, poi rischia un rigore e infine lo trova (trattenuta in rea su Lewandowski): il tutto in due minuti. Per sua fortuna Muller non ci mette precisione e il primo tempo si chiude con la prospettiva dei supplementari.

Il 4-4-2 iniziale diventa 4-3-3 con Carrasco, e si vede un'altra partita. L'Atletico ha più coraggio, somiglia alla squadra per cui si sono sprecate lodi. Sarà un caso ma dopo nove minuti arriva il pari, lo scambio Torres-Griezmann in contropiede viene chiuso alla grande dal francese, che non sbaglia la prima vera azione pericolosa dei madridisti. Intendiamoci, è sempre il Bayern a fare il match ma senza la facilità della prima frazione di gioco e, soprattutto, rischia grosso quando l'Atletico parte di rimessa. Il piano tattico di Simeone viene scombinato dal timbro di Lewandowski, gentilmente servito da Vidal, tanto che il Cholo ordina ai suoi di mettersi con il 4-5-1 per l'assedio finale. Mossa preziosa, visto che Torres si mangia il rigore che si procura (anche se l'intervento di Javi Martinez era fuori area). L'ultima occasione è al 43' con Alaba, sul quale l'eccellente Oblak si esibisce in tuffo.

Continua la "maledizione" Guardiola, alla settima semifinale consecutiva ma a secco di finali dal 2010, soprattutto lascia un buco nero nella sua esperienza tedesca. Questo Bayern ha il tiki-taka nel sangue ma saluta la Champions nonostante le 12 vittorie casalinghe consecutive in coppa (eguagliato il record del Manchester United) e viene eliminato per la terza volta consecutiva da una squadra spagnola. Simeone invece vuole riprovarci dopo la cocente delusione del 2014 con il Real, San Siro (che il Cholo conosce bene) aspetta lui e il suo Atletico dei miracoli.

LE PAGELLEComan 5 Entra con la voglia di spaccare il mondo ma prende tutte le decisioni sbagliate. Ha anche due buone chance ma le spreca per egoismo
Muller 5,5 Intelligenza tattica da vendere, aiuta sempre molto la squadra ma il rigore sbagliato diventa un macigno: sul 2-0, sarebbe stato un altro match
Lewandowski 6 Segna un gol facile-facile ma gioca il pallone sempre in modo "sporco", non favorendo i compagni
Oblak 7,5 Vero protagonista della serata. Rigore a parte (un non-miracolo), non fa parate incredibili ma è sempre dove serve
Carrasco 6,5 Entra per dare più propulsione offensiva all'Atletico e il suo lavoro diventa prezioso sia per il reparto offensivo che per il centrocampo
Griezmann 7 In ombra nel primo tempo, si riprende alla grande nel secondo. Settimo gol in Champions, 31° stagionale: annata d'oro

IL TABELLINOBAYERN MONACO-ATLETICO MADRID 2-1
Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer 6,5; Lahm 5,5, Boateng 6, Martinez 5,5, Alaba 6; Xabi Alonso 6; Douglas Costa 5,5 (28' st Coman 5), Muller 5,5, Vidal 5,5, Ribery 6; Lewandowski 6. A disp.:  Ulreich, Tasci, Thiago Alcantara, Rafinha, Goetze, Kimmich. All.: Guardiola 5,5
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak 7,5; Juanfran 6, Godin 6,5, Gimenez 5, Filipe Luis 5,5; Gabi 6, Saul 5,5, Augusto Fernandez 5 (1' st Carrasco 6,5), Koke 6 (48' st Savic sv); Griezmann 7 (37' st Thomas sv), Torres 6. A disp.: Moya, Hernandez, Correa, Vietto. All.: Simeone 7
Arbitro: Cakir (Tur)
Marcatori: 31' Xabi Alonso, 8' st Griezmann, 29' st Lewandowski
Ammoniti: Gimenez, Martinez (A)
Espulsi: -
Note: al 34' Oblak para un rigore a Muller, al 38' st Neuer para un rigore a Torres

LʼAtletico perde ma va in finale

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