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Champions League: Olympiacos-Juventus 1-0, Roberto condanna i bianconeri

La squadra di Allegri reagisce nella ripresa, ma il portiere fa i miracoli su Morata e Tevez

di PAOLO MANDARA'

- Niente da fare: la Juve continua a litigare con le trasferte di Champions. Ad Atene arriva la seconda sconfitta di fila dopo quella di Madrid: vince l'Olympiacos per 1-0. Pirlo è irriconoscibile e i bianconeri gettano via il primo tempo: al 35' l'ex palermitano Kasami sblocca. La reazione ospite si materializza nella ripresa: Roberto salva su Morata (una con l'aiuto della traversa), Pogba e Tevez. Juve ultima nel girone col Malmoe.

    LA PARTITA

    Cinque sconfitte nelle ultime sei trasferte di Champions, terzo (e in pratica ultimo) posto nel girone col povero Malmoe: la Juve esce dal Karaiskakis di Atene con un paio di numeri che fanno rabbrividire. L'Europa è ancora un fortino inespugnabile e non basta la reazione d'orgoglio nella ripresa ad alleviare una sensazione di dolore che rischia di segnare la stagione. Mancano tre partite prima degli ottavi e quei segni di riscossa annunciati in estate, ma anche dopo, faticano a vedersi. La Juve vive il primo momento-no dall'addio di Antonio Conte: il pareggio col Sassuolo era solo l'antipasto di una settimana nerissima, che la gara di domenica col Palermo non potrà migliorare granché. La Champions è vissuta quasi come una condanna, in cui la pressione del risultato e del fare bene a tutti i costi, sta divorando dall'interno il gruppo di Allegri. Dopo la vittoria convincente all'esordio, due sconfitte: questa di Atene, a differenza di Madrid, non era proprio messa in conto. Ci si attendeva una gara di un altro tenore, magari sfoderando l'arma dell'aggressività che in Italia fa male a tutti (o quasi). Invece l'approccio è molle, timido, quasi impaurito. Le gambe tremano persino a Pirlo, che, quando riesce a trovare un varco, sbaglia incredibilmente il passaggio.
    Mancano i collegamenti, manca l'affiatamento, è come se i giocatori avessero disimparato a giocare insieme. Morata predica nel deserto e segna una linea di demarcazione netta con le ultime prestazioni di Llorente. Ma il primo tempo è di marca Olympiacos. Mitroglou impegna a turno Chiellini e Bonucci, lasciando spazio alle sfuriate di Kasami e Dominguez. Il Chori impegna Buffon con una punizione dopo una manciata di minuti, poi si prende la scena e non la molla più. Anche Masuaku, sulla sinistra, dà il suo bel da fare a Lichtsteiner. Un salvataggio di Elabdellaoui sulla linea di porta è l'unico brivido corso da Roberto nel primo tempo, mentre dall'ennesimo errore di Pirlo si scatena il contropiede greco: fuga di Dominguez, tocco di Mitroglou e piazzato di Kasami per il vantaggio. La Juve concede palla agli avversari con errori banali, anche di Pogba, mentre Tevez è estraniato dalla manovra, perché non c'è un centrocampo capace di supportarlo.
    In avvio di secondo tempo, Kasami va a una decina di centimetri dal gol del raddoppio, poi entra Marchisio per Pirlo e qualcosa cambia. La Juve non ha una grande idea di gioco, ma fa l'unica cosa che è lecito aspettarsi: attaccare in massa e sperare nelle giocate dei singoli. Non ha ancora fatto i conti, però, con la serata di grazia del portiere Roberto, che veste i panni di Superman e ingaggia i suoi duelli personali con Morata e Tevez. Il primo intervento prodigioso è sulla girata in area dell'ex Madrid, minuto 20. Poi in rapida sequenza, guizzo felino su tiro-cross di Pogba, parata d'istinto sul tiro a botta sicura di Tevez, intervento plastico sul bolide di Morata (con spizzata della traversa) e balzo laterale ancora sull'Apache. La Juve aggredisce, ma è chiaro che non passerà. E' chiaro che la via per l'Olimpo è sbarrata. Nel finale spazio per Giovinco, che propone un paio di cross insidiosi. L'Oly se la cava e acciuffa il primo posto momentaneo, grazie alla vittoria nello scontro diretto con l'Atletico Madrid. La Juve si aggrappa al suo stadio, già fra due settimane, per rientrare in corsa. In trasferta non vince da venti mesi (a Glasgow), è un difetto di personalità che va curato.

    LA PAGELLE

    Vidal 5,5 - Il rientro da titolare non è malaccio. Gioca un discreto primo tempo e non affonda. Manca un po' quando la pressione sale. Gli manca la giocata, il guizzo
    Dominguez 7 - Crea superiotità, manda in ansia i tre dietro della Juve, entra nell'azione del gol e impegna Buffon. Repertorio completo grazie a colpi d'alta classe
    Pirlo 4,5 - Allegri insiste dopo l'opaca prestazione col Sassuolo, semplicemente non è lui. Sono più i palloni sbagliati di quelli toccati. Prova una punizione che si alza troppo. Esce fra gli applausi dei tifosi greci: è l'unica consolazione
    Pogba 5 - In calo come tutta la squadra. Mai un cambio di passo, mai una giocata alla Pogba. Impegna Roberto con un cross estemporaneo che si trasforma in tiro
    Kasami 7 - Partita superba, come Dominguez. Fa entrambe le fasi, ha una grande capacità di inserimento, si propone spesso al tiro e grazia Buffon in avvio di ripresa
    Morata 6,5 - Macina più chilometri lui che Llorente nelle precedenti partite messe insieme. Dà tono all'attacco della Juve, si procaccia le occasioni da gol migliori. Davanti ha un muro e deve alzare bandiera bianca

    IL TABELLINO

    OLYMPIACOS-JUVENTUS 1-0
    Olympiacos (4-4-2): Roberto 8,5; Elaboellaoui 6,5, Abidal 5,5, Botia 6,5, Masuaku 7; Maniatis 6, N'Dinga 6,5, Milivojevic 6,5, Kasami 7 (46' st Giannoulis sv); Dominguez 7 (39' st David Fuster sv), Mitroglou 6 (24' st Afellay 6). A disp.: Megyeri, Avlonitis, Durmaz, Diamantakos. All.: Míchel 7
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Ogbonna 6 (32' st Pereyra sv), Bonucci 6, Chiellini 5,5; Lichtsteiner 6, Vidal 5,5, Pirlo 4,5 (12' st Marchisio 6), Pogba 5 (43' st Giovinco sv), Asamoah 5,5; Morata 6,5, Tevez 5,5. A disp.: Storari, Evra, Llorente, Coman. All.: Allegri 5
    Arbitro: Mazic (Ser)
    Marcatori: 35' Kasami
    Ammoniti: Botia, Masuaku (O), Lichtsteiner, Pogba, Marchisio (J)
    Espulsi: -

    TAG:
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