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Ancelotti: "Basta squadre ostaggio di tifosi senza cervello"

"Il calcio italiano è competitivo, ma è l'ambiente che non funziona"

- In attesa di giocarsi l'accesso alla semifinale di Champions nel derby con l'Atletico, Carlo Ancelotti - espatriato e vincente - ha parlato della situazione del calcio italiano vista da fuori: "Resta molto competitivo, ma non mi piace l'ambiente che si sta creando come quelle squadre ostaggio di tifosi senza cervello. Ci sono stadi vuoti e violenza che si nota più in Italia che da altre parti. Ma non è per quello che non tornerò".

Ancelotti: "Basta squadre ostaggio di tifosi senza cervello"

I riferimenti, purtroppo, non mancano. Solo nell'ultima settimana tra Cagliari e Varese il nostro calcio ha fatto parlare di sé in giro per l'Europa non certo per notizie edificanti. Avvenimenti che non sono sfuggiti al tecnico del Real, Carlo Ancelotti, di recente contestato con la squadra proprio a Madrid: "Attenzione - ha ribadito l'ex Milan a Radio Anch'io lo Sport -, le critiche alla squadra sono la normalità, ma non si va al di là di qualche fischio. Striscioni offensivi e giocatori ostaggio di tifosi senza cervello sono cose che non dovrebbero esistere e in questo senso il Real Madrid ha fatto un grande lavoro negli anni". Proprio l'ambiente problematico fa storcere il naso: "Il calcio italiano è competitivo e lo sta dimostrando, ma è il contorno che non va. Gli stadio sono vuoti e la violenza si nota più in Italia che da altre parti. Non è per questo che non tornerò".
Il futuro è tutto da scrivere: "Non potrei dire di no a un ritorno in Serie A, ma non adesso. Non per i problemi di cui stiamo parlando, ma per il piacere di vivere avventure all'estero e conoscere altre culture sportive. Tutto può succedere, ma al momento non ci penso. Potrei anche smettere, ma ho ancora voglia di mettermi in gioco e mi mancano Bundesliga e campionato russo. Non credo di lasciare il calcio europeo per un'avventura in posti più lontani, non ora almeno. Nemmeno per una Nazionale perché ho voglia di  stare sul campo tutti i giorni".
Intanto però il prossimo ostacolo si chiama Atletico Madrid in Champions League, mai battuto nei sette precedenti stagionali: "A parte l'infortunio di Modric - conclude Ancelotti -, stiamo bene. Dopo la flessione di febbraio, ci siamo ripresi e speriamo di arrivare in fondo in Champions. Non sono preoccupato, ma bisognerà trovare soluzioni nuove viste le assenza di Luka e Bale. E' una sfida che affrontiamo con tutto l'ottimismo possibile".

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