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Menez contro Tevez: Milan-Juve da zero a dieci

Diamo i numeri della supersfida alla vigilia del match di San Siro

- Il primo Milan-Juve ufficiale dell'anno è anche la prima occasione per misurare gli equilibri di questo campionato. Da una parte i rossoneri di Inzaghi, a punteggio pieno come i bianconeri grazie all'incredibile avvio di stagione di Menez. Dall'altra gli uomini di Allegri, padroni incontrastati in Italia da tre anni e pronti a presentarsi a San Siro con un Tevez galvanizzato anche dalla doppietta in Champions. Ma Milan-Juve è anche una questione di numeri. Eccoli, allora, da zero a dieci...

Menez contro Tevez: Milan-Juve da zero a dieci

Zero - Come i gol subiti dalla Juve nelle tre partite ufficiali fin qui giocate. I bianconeri stanno costruendo come ormai abitudine i loro successi sulla solidità difensiva e, fin qui, sono riusciti a mantenere inviolata la porta di Buffon. Allegri lo ha fatto inventandosi una difesa inedita, orfana almeno in campionato dello squalificato Chiellini - pronto al rientro - e di Barzagli, ancora non a posto fisicamente. Nonostante l'emergenza, lo zero è rimasto il numero da archiviare alla voce gol subiti. Come la Juve, fin qui, c'è, tra campionato e coppa, solo l'Inter.Uno - Anche questo giorno doveva arrivare: è il primo Milan-Juve ufficiale di Filippo Inzaghi da allenatore. SuperPippo non ha mai affrontato la Juve nemmeno con la Primavera, ma si è scontrato con i bianconeri nei 45' estivi del Trofeo Tim. Risultato: 1-0 grazie alla rete di Honda. Da giocatore Inzaghi ha dovuto aspettare tre partite prima di battere la Juve andando anche in gol nel 2-1 per i rossoneri. Di Shevchenko l'altra rete del Milan.
Due - Sono i gol segnati dalla Juve nell'ultima trasferta di campionato contro il Milan a San Siro (26.ima giornata). Nonostante la buona prova dei rossoneri allora guidati da Seedorf, la corazzata di Conte si era portata a casa i tre punti grazie ai gol di Tevez e Llorente.
Tre - Sono gli scudetti consecutivi della Juve ma anche gli anni di Allegri sulla panchina del Milan. Bilancio dell'allora tecnico rossonero: scudetto al primo anno, secondo e terzo posto negli anni successivi prima dell'esonero, nell'ultimo spezzone di stagione in rossonero, dopo la sconfitta sul campo del Sassuolo. In tutto Allegri ha guidato il Milan per 178 partite, vincendone 91 e perdendone 38
Quattro - Sono gli anni di Inzaghi alla Juve. Prima della sua lunga stagione milanista, SuperPippo ha fatto coppia con Del Piero in bianconero. A Torino Inzaghi ha giocato 165 partite realizzando 89 gol.
Cinque - E' il numero dei gol subiti dal Milan in queste prime due uscite stagionali di campionato. Se infatti i gol segnati sono il lato buono della medaglia, la fragilità difensiva mostrata specialmente a Parma è il tallone d'Achille della formazione di Inzaghi. La Juve, fin qui andata in rete tre volte in campionato, proverà ad approfittarne anche sfruttando l'assenza dei due centrali titolari del Milan: Alex (infortunio) e Bonera (squalifica) non saranno infatti del match.
Sei - E' l'indimenticabile (per la Juve) numero di gol segnati dai bianconeri a San Siro contro il Milan il 6 aprile del 1997. Partita storica perché decreta definitivamente il dominio dei bianconeri di Lippi - che da lì a poco vinceranno il 24imo scudetto - e chiudono la seconda era Sacchi al Milan. Il 6-1 finale segna la peggiore sconfitta interna del Milan contro la Juve.

Sette - E' il numero di maglia di Jérémy Menez. Attorno al francese, tornato in Italia dopo l'esperienza a Parigi, c'era una sottile diffidenza. Sarà davvero un giocatore in grado di far fare il salto di qualità al Milan? La risposta, fino a oggi, è più che affermativa. Tre gol in due partite - due su rigore - e, soprattutto, il magnifico tacco contro il Parma. In più la sensazione che abbia preso per mano la squadra. E' l'uomo su cui scommette il Milan per mettere in difficoltà Allegri.Otto - Sono i gol segnati dai rossoneri nelle prime due partite di campionato: 3 alla Lazio, 5 al Parma. La facilità con cui il Milan va in gol è la prima grande svolta dell'era Inzaghi. I rossoneri allargano bene il gioco sulle fasce e arrivano facilmente nell'area avversaria sfruttando la velocità in contropiede. Se n'è accorta, nel Tim, anche la Juve. Se i bianconeri hanno la miglior difesa del torneo, Menez e compagni sono il miglior attacco. Attenzione: El Shaarawy è pronto al rientro e Torres sarà almeno in panchina.
Nove - E' il numero sulle spalle di Alvaro Morata. Fin qui pochissimi minuti tra campionato e Champions - è anche al rientro da un infortunio -, ma giocati in maniera eccezionale. Un palo e la punizione del 2-0 contro il Malmoe sono il suo biglietto da visita. Lo spagnolo reclama spazio e Allegri potrebbe questa volta dargli più minuti. E' l'arma in più del tecnico bianconero. Ha velocità e tecnica e può davvero mettere in difficoltà la difesa rossonera.
Dieci - Ci sono stati Platini e Rivera, Del Piero e Baggio, Gullit e Seedorf e altri ancora: ora c'è Carlitos Tevez. E' il numero dieci, il talento per eccellenza, il giocatore attorno al quale è costruita la Juve. Inzaghi è pronto a costruirgli attorno una gabbia per cercare di limitarlo. E limitarlo è assolutamente necessario: un gol in campionato, due in Champions. E ora... Milan-Juve.

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