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Caso Tavecchio, Minala: "I razzisti sono altri"

L'attaccante della Lazio difende il candidato presidente della Figc: "Gli sono grato"

- Mentre una parte del mondo del calcio volta la spalle a Tavecchio, il baby centrocampista della Lazio, Joseph Minala, interviene in soccorso del candidato alla presidenza della Figc: "Io sono grato a Carlo Tavecchio che mi ha aiutato quando sono arrivato dall'Africa e sono stato abbandonato da un procuratore. Non mi sento offeso dalle sue parole, i razzisti sono altri" ha spiegato il giocatore camerunese in una nota all'Ansa.

Caso Tavecchio, Minala: "I razzisti sono altri"

Minala, accolto in Italia con numerose polemiche legate alla sua età, è intervenuto sulla questione che tiene banco in questi giorni. Ossia la gaffe razzista di Tavecchio su calciatori e banane: "Francamente non ho alcun motivo di sentirmi offeso dalle parole di Tavecchio, che ritengo usate a chissà quali fini, poiché durante la mia esperienza calcistica se devo qualcosa a qualcuno è proprio a Tavecchio. Io so cosa significa venire dall’Africa con la speranza di diventare un grande calciatore. So cosa significa essere abbandonato a una stazione da un procuratore senza scrupoli con tante false promesse. Quando per mia fortuna mi trasferirono poi alla Città dei Ragazzi, fu proprio Tavecchio ad inserirmi nel circuito calcistico dandomi modo di testare le mie capacità con i dilettanti".
Minala procede nel suo racconto: "In poco tempo, appena 8 mesi, sono approdato in Primavera e poi in serie A, realizzando il mio più grande sogno. Ora sono in prima squadra, ma comunque anche su di me, come in queste ore su Tavecchio, ho visto abbattersi il circolo mediatico su una questione tanto ridicola quanto imbarazzante, la mia età. Quello sì che è stato un atto discriminatorio nei miei confronti, diffuso e rilanciato da gran parte dei media nazionali e da numerosi pseudo-opinionisti senza alcun pudore, gli stessi che oggi si scandalizzano per una frase palesemente, e a questo punto volutamente, male interpretata. Guardando al mio caso, e al sostegno ricevuto proprio da Tavecchio, al quale ribadisco la mia più profonda gratitudine, mi sembrano dunque inopportune e pretestuose le polemiche sollevate in queste ore".

LIVERANI: "DISTINGUERE BATTUTE DA COMPORTAMENTI"

"Ho iniziato la mia carriera in una squadra dilettantistica e conosco cosa può fare lo sport per favorire l'integrazione. Non mi sono mai arreso, nemmeno quando sono diventato professionista e ora allenatore. Per questo so distinguere una battuta stupida da comportamenti sbagliati, e conosco l'impegno del presidente Tavecchio per il sociale e contro ogni forma di discriminazione". Così, in una dichiarazione, l'ex giocatore di Lazio e Inter, Fabio Liverani, sul caso Tavecchio.

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