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Allegri ai tifosi: "In Europa faremo come l'Atletico Madrid"

Pirlo? "Sono fortunato a riaverlo con me". Ai tifosi: "Capisco le perplessità. Ma li conquisterò"

- Allegri e la Juventus. Il nuovo corso è già cominciato. E il neo allenatore spiega tutto: "La Juve è arrivata all'improvviso e sono pronto. Per il quarto scudetto e per fare in Champions quello che ha fatto l'Atletico Madrid". Pirlo? "Non sono matto: l'ho sempre stimato moltissimo e sono felice di riaverlo". Poi Marotta, sul mercato: "Vidal non si muove e a Iturbe abbiamo rinunciato. Allegri? Più di tutti assomiglia a Conte".

    Ecco la prima volta da juventino di Massimiliano Allegri.
    "Per me è un onore, un fulmine a ciel sereno quando mi hanno chiamato. La Juve ha vinto tanto, tre scudetti, sta costruendo il presente e il futuro, vuole continuare a vincere e spero di dare il mio contributo".
    Che emozioni prova?
    "Sono fortunato. Quattro anni al Milan, ora qui. E' uno stimolo importante, per continuare a vincere".
    Intorno a lei, scetticismo dei tifosi. Paga il passato milanista.
    "Capisco lo scetticismo dei tifosi, in un giorno è cambiato tutto. Dovrò conquistarli col lavoro, i risultati e il rispetto. I tifosi avranno modo di conoscermi. Sono pronto per continuare la striscia di risultati positivi".
    Questa Juve può arrivare in fondo alla Champions League. I tifosi chiedono questo.
    "Io arrivo al posto di Cointe che ha rapprsentato tanto per la Juve, da giocatore e da allenatore. La JUve ha dominato in Italia, in Champions bisogna migliorare. Si cerca di rinforzare la squadra, per fare passi avanti in Europa".
    Come la mettiamo con Pirlo?
    "Con Andrea c'è un ottimo rapporto. Non ci siamo ancora sentiti. Andrea è un campione, nel Milan ha sempre giocato, con me ha avuto un lungo infortunio e a causa di quei malanni ha potuto giocare poco. Ma solo per questo. Poi alla fine della stagione 2011-12 era stata presa la decisione, sua, di venire alla Juve. Per fortuna, adesso io lo ritrovo. Non ho mai discusso le sue qualità, sarei stato un matto".
    La sua Juve come sarà?
    "Il sistema di gioco, quello di Conte. Non  ha senso cambiarlo. Solo alcune variante, per migliorare là dove è possibile farlo".
    I traguardi da raggiungere?
    "In Italia per lo scudetto non saremo soli. In Europa, com'è stato quest'anno l'Atletico Madrid: scelte oculate, massimo impegno. La Juve in Europa deve stare fra le prime otto d'Europa".
    In quale ruolo giocherà Pirlo?
    "Il suo ruolo è davanti alla difesa. La difesa a tre: va bene così., per sfruttare al meglio le qualità dei giocatori. Poi a volte si può gipcare a quattro, si può cambiare. Creare i presupposti per vincere, questo conta. Il quarto scudetto è uno dei nostri obiettivi, la Champions una meta da raggiungere".
    Pogba e Vidal: cosa dice?
    "Sono due campioni internazionali e sono felice di allenarli".
    Juventus appagata. Non teme questo problema?
    "Non è nel dna della Juventus. Chi è alla Juve non si stanca mai di vincere, lo diceva sempre l'Avvocato".
    Morata, che ne dice?
    "E' un giovane che può diventare un campione".

     

    MAROTTA: "ALLEGRI E' COME CONTE"

    Ecco Giuseppe Marotta, le sue parole.
    "Si è chiusa l'esperienza di Antonio Conte alla Juve. E' stata una esperienza straordinaria, unica. Il ringraziamento mio e di tutta la Juventus. E' un vincente perché ha tutte le qualità per esserlo, a lui gli auguri di una carriera ricca di successi. Ma il calcio corre veloce, la Juve è protagonista nella storia e nel futuro, e abbiamo agito con velocità estrema, scegliendo Massimiliano Allegri. Ha vinto il campionato col Sassuolo, ha fatto benissimo col Cagliari, ha vinto col Milan e ha vinto subito lo scudetto. Il nostro obietivo è di continuare a vincere".
    Le ultime 24 ore di Conte.
    "E' stato l'epilogo di un percorso lungo mesi. Abbiamo fatto di tutto per tenerci stretti Conte, per tante settimane, dinanzi alle sue perplessità. Poi al raduno della squadra c'è stato un altro confronto, per capire il suo disagio, per superarlo. Non c'è stato niente da fare e siamo arrivati alla scelta della risoluzione del contratto".
    E'  vero che alcuni giocatori hanno chiesto un confronto, dopo il cambio di panchina?
    "No, è una falsità. Piuttosto noi abbiamo chiamato i nostri giocatori più rappresentativi. Buffon e Chiellini per esempio. Come è normale che sia dinanzi a un cambiamento così rilevante. Finita la conferenza stampa saremo a Vinovo, per parlare con tutti quelli che ci sono. Anche con i tifosi, che sono disorientati e li capisco. La Juve è una società seria, che fa le cose con osulatezza. Guardiamo al presente e al futuro con ottimismo e realismo".
    Quale sarà il futuro di Vidal?
    "Mai messo in vendita, lo vogliono grandi club, ma noi ce lo teniamo ben stretto. Il futuro lo decide il giocatore e fino a oggi Vidal ha detto di voler restare alla Juventus".
    Perché Allegri e non Mancini?
    "La scelta di Conte ci ha trovato impreparati. Dovevamo fare in fretta. Cercavamo un tecnico con le caratteristiche di Conte. E il profilo giusto ci è sembrato subito quello di Allegri".
    Mercato Juve: come sarà? Iturbe è perduto?
    "Abbiamo parlato con Allegri. Procediamo. Iturbe è un giocatore di valore, i confronti col Verona ci sono stati, ma ora tutto è cambiato e le valutazioni sono diverse". 

    TAG:
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