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Ancora Moggi, di nuovo indagato

Aperto un altro fascicolo sullʼex dg

Nuovi guai in vista per Luciano Moggi.

L'ex dg della Juventus è finito nuovamente nel registro degli indagati, dopo le 480 pagine di intercettazioni svelate dall'inchiesta di Napoli. "Associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro la pubblica amministrazione, alla divulgazione di atti coperti da segreto istruttorio, alla frode sportiva", ecco le ipotesi di reato di cui dovrà rispondere Big Luciano.

Sta già scontando cinque anni di squalifica, ma Moggi ha continuato a svolgere il suo 'lavoro' anche dopo la sentenza di Calciopoli. Un fatto grave e sconcertante, dimostrato dalle nuove intercettazioni svelate in questi giorni, in cui l'ex dg parla e consiglia dirigenti, società e vertici federali. Non è cambiato quasi nulla, a quanto pare, nel mondo del calcio e solamente gli arbitri paiono essere fuori da questo nuovo filone.
In particolare, Big Luciano avrebbe tentato di colpire Gianni Petrucci, il presidente del Coni, che veniva ritenuto un nemico. In una telefonata, l'ex dg parla con un carabiniere amico: "Dobbiamo fare fuori Petrucci... è perchè il suo figliolo ha fatto un incidente... Mi devi fa' le indagini perchè devi vedere...". Tutto poi saltò, perchè un maggiore dei carabinieri rispose negativamente alla richiesta.  Inoltre, Moggi avrebbe ricevuto i verbali degli interrogatori, che sono coperti da segreto istruttorio. Per questi motivi, ci sono le nuove ipotesi di reato.

Questa Calciopoli bis potrebbe presto sfociare anche in un nuovo processo sportivo. Le carte sono arrivate in Figc nella mattinata di mercoledì ed il superprocuratore Stefano Palazzi ora dovrà studiarle. Dovrà aprire un fascicolo per iniziare l'inchiesta su eventuali violazioni del codice di giustizia sportiva. E' ipotizzabile la violazione dell'articolo 1, quello di lealtà sportiva.

E ancora Moggi che aveva tirato in ballo Flavio Briatore ha dovuto incassare la smentita del tm della Renault. "Non ho mai parlato né con Luciano Moggi né con altri di acquisire società di calcio in Italia - si legge in un comunicato - Non ho neppure mai sentito Moggi a proposito del QPR di Londra. Non sento Moggi da più di un anno, non ho mai trattato una società di calcio in Italia, nè il Palermo né il Parma. Non ho parlato con Zamparini e non conosco il manager del Palermo Foschi. Vengo tirato in ballo ogniqualvolta una società di calcio cambia azionista. Una sola volta, dieci anni fa, ho manifestato interesse per una grande società: il Napoli. Sono trascorsi dieci anni, forse è il caso di lasciarmi in pace".