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Tar: respinti ricorsi Moggi-Giraudo

Confermate sentenze giustizia sportiva

Il tribunale amministrativo del Lazio ha respinto i ricorsi presentati da Luciano Moggi e Antonio Giraudo, rispettivamente ex dg e ad della Juventus, contro la condanna emessa, in secondo grado, dalla Corte Federale a 5 anni di inibizione più l'ammenda di 50mila euro, per entrambi, per l'illecito sportivo scaturito dall'indagine su "Calciopoli".

Il Tar ha, dunque, confermato quanto già stabilito dalla giustizia sportiva.

Le speranze, qualora ce ne fossero, sono andate disilluse di fronte alla durezza del tribunale amministrativo del Lazio. Semaforo rosso per Luciano Moggi ed Antonio Giraudo rispettivamente ex dg e ad della Juventus vecchia gestione. Infatti la terza sezione del Tar laziale ha respinto i ricorsi presentati da entrambi gli ex dirigenti contro le sentenze di secondo grado della corte d'appello federale che aveva condannato i due a 5 anni di inibizione da cariche federali nel mondo del calcio ed al pagamento di un'ammenda di 50mila euro. Il rigetto dei ricorsi è stato pronunciato direttamente dal presidente della Sezione Terza "Ter" del tribunale amministrativo Francesco Corsaro: "Non sussistono i presupposti per l'accoglimento dell'istanza cautelare", in queso modo ha liquidato i due.

Ed inoltre il presidente Corsaro ha ribadito che Il Tar del Lazio ammettendo la propria giurisdizione ritiene che: "sotto il periculum in mora che il danno paventato dal dimissionario Moggi e da Giraudo, per quanto attiene ai paventati profili patrimoniali non presenta i connotati dell'attualità, laddove quello morale, parimenti rappresentato, potrà trovare piena tutela nella successiva fase del merito ove quest'ultima si concluda in senso a lui favorevole".

Ricordiamo che la strategia difensiva utilizzata dai legali, come ribadito dal legale di Moggi, Paolo Trofino, è stata quella di "contestare il difetto di giurisdizione e tutta una serie di valutazioni in merito alla prova ed alla possibilità di difesa". Sulle scelte future il legale ha assicurato che verranno prese insieme a Luciano Moggi non escludendo la possibilità di ricorrere alla Corte europea: "In ogni caso siamo decisi ad arrivare alla Corte europea. Il mio assistito - ha concluso - è sempre fiducioso che la giustizia riconosca la sua innocenza perchè tale si ritiene".