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Legale Juve: "Pena congrua è la B"

"Anche con punti di penalizzazione"

"La pena accettabile sarebbe la serie B con punti di penalizzazione".

Così il legale della Juventus, avvocato Zaccone, ha quantificato, durante il maxiprocesso su calciopoli, la giusta sanzione da attribuire al club bianconero su richiesta del presidente della Caf, Ruperto. Una dichiarazione che ha il sapore di un tentativo di patteggiamento e di una resa della società riguardo alla possibilità di evitare la retrocessione.

E' arrivato sul finire della quarta giornata di udienze il botto inatteso del maxiprocesso dell'Olimpico. Sollecitato dal presidente della Caf Cesare Ruperto su quale fosse, a suo parere, la giusta pena da infliggere alla Juventus, il legale del club bianconero Cesare Zaccone ha scoperto le carte. "Sarebbe congrua la pena richiesta per le altre tre societa". Tradotto in lettere e numeri: serie B con punti di penalizzazione. La Juve, dunque, rinuncia a lottare per la permanenza in serie A, alzando bandiera bianca e preoccupandosi di limitare i danni. Il procuratore federale Stefano Palazzi, infatti, ha chiesto che i bianconeri ripartano al massimo dalla C1 e con una penalizzazione di 6 punti.

Zaccone, nel suo intervento di 45 minuti, ha esordito soffermandosi sul valore probatorio delle intercettazioni. "Un indizio deve essere preciso. Possiamo dire che le telefonate siano precise? Una persona normale non può dire che lo siano - ha detto - Ci possono essere comportamenti che costituiscono violazioni dell'articolo 1. Un pranzo o un incontro, insomma non possono essere considerati una violazione dell'articolo 6. Le telefonate tra Moggi, che non aveva potere di firma, e Giraudo dimostrano che la Juventus si sentiva accerchiata da altri soggetti e altri sistemi. Come si fa a creare una cupola tra soggetti che non hanno i medesimi interessi?".

"Non si può parlare di responsabilità diretta della Juventus - ha poi proseguito il legale - ma eventualmente di responsabilità oggettiva, visto che Moggi non è mai stato legale rappresentante della società. Credo anche che per Giraudo vada considerato solo la responsabilità oggettiva. La sanzione richiesta dalla procura provocherebbe la svalutazione dell'80% del parco giocatori. Sono in pericolo il 79% dei proventi del club. La Juventus, che è quotata in Borsa nella quale hanno investito azionisti privati, non ha un mecenate alle spalle disponibile ad investire del denaro. L'unico parametro di valutazione, quindi, è la gravità dei fatti, che a mio avviso va largamente ridimensionata". Il "largamente", evidente, equivale al passaggio dalla serie C alla serie B. La retrocessione tra i cadetti, con tanto di penalizzazione, verrebbe accettata dal club di Corso Galileo Ferraris.