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Rifiutò intervento, guarito da Dio

Andrews torna in campo e vince scudetto

"Dio, ti prego, rimettimi a posto il crociato".

Così Marvin Andrews, difensore della nazionale di Trinidad e Tobago, militante nei Rangers Glasgow, aveva deciso di rifiutare nel marzo scorso un intervento al ginocchio, affidandosi alla fede. Dopo tre settimane di riposo e preghiera, il 29enne, è tornato in campo, "miracolosamente" guarito. Ma non solo. Coi Rangers ha vinto il campionato a 2' dal termine dell'ultima gara.

A Glasgow lo chiamano il doppio miracolo di Marvin. E la storia di questo 29enne difensore caraibico lascia sicuramente stupiti. Infortunatosi lo scorso 13 marzo nel corso di una partita di campionato contro il Dundee, Andrews riporta un danno a un legamento crociato. Il responso degli specialisti è chiaro: operazione e quattro mesi di stop. Ma lui non ci sta. Fedele frequentatore e saltuario predicatore dello Zion Praise Centre di Kirkcaldym, parrocchia evangelica del piccolo centro nella regione di Fife, Marvin rifiuta l'intervento e spiega: "Rispetto il parere dei medici, ma è stato Dio a darmi la forza di arrivare fin qui. E' lui che ha il controllo della mia vita e sono certo che tutto andrà bene". Già in passato, il difensore aveva rifiutato di farsi inserire una placca nel bacino per correggere un difetto congenito. Fatto sta che, dopo tre settimane di riposo e preghiera, Andrews torna in campo e gioca titolare nella gara più importante della stagione, il derby col Celtic del 24 aprile. I Rangers perdono 2-1, ma lui gioca 82' senza problemi. Una cosa che sovverte ogni logica e che lascia choccato lo staff medico della squadra.

Ma il miracolo non finisce qui. Andrews gioca per intero le ultime quattro partite, segnando un gol e due autogol, con i Rangers che vincono il campionato a due minuti dal termine dell'ultima gara. "Il merito è solo di Dio - commenta il reverendo Joe Nwokoye - E' lui che ha deciso il destino del campionato scozzese per rispondere alle preghiere di Marvin". Un prodigio che non ha lasciato indifferenti i tifosi dei Rangers, se è vero che ogni giorno decine di loro si recano in pellegrinaggio allo Zion Praise Centre, per rendere omaggio alla chiesa di Martin.

 

Stefania Casarin