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Nazionale addio, tutti i big che hanno lasciato dopo il Brasile

Da Lampard a Klose, da Etoʼo a Ribery, sono tantissimi i big che hanno detto stop al doppio impegno nazionale-club. E poi cʼè il caso Fred...

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Estate, tempo di bilanci e riflessioni un po' per tutti, ma a quanto pare soprattutto per i calciatori: si allunga infatti la lista di coloro che durante le vacanze hanno deciso di dire addio alle rispettive nazionali.

Complice la fine del sogno del Mondiale brasiliano, un fortissimo stimolo per molti, in tanti ne hanno approfittato per dire 'basta'. L'ultimo in ordine di tempo è stato l'ex Chelsea Frank Lampard, che va ad aggiungersi all'altro uomo simbolo del centrocampo dei Tre Leoni Steven Gerrard, che ha detto addio all'Inghilterra per dedicarsi esclusivamente solo al suo amato Liverpool e provare finalmente a vincere una Premier League dopo la beffa dello scorso anno.

Nazionale addio, tutti i big che hanno lasciato dopo il Brasile

Europa, chi saluta - In Spagna hanno detto basta, dopo un Mondiale deludente, Xavi e David Villa, simboli della generazione che ha vinto tutto con la maglia della Roja, in Belgio si è defilato l'eterno Van Buyten, mentre in Francia c'e' stato l'addio polemico di Nasri, il cui rifiuto di indossare la maglia dei Bleus potrebbe però cessare il giorno in cui Deschamps non sarà più il ct. La Francia, nel senso di nazionale, è stata lasciata definitivamente invece da Frank Ribery, che visti i numerosi acciacchi preferisce concentrarsi sull'attività di club con il Bayern Monaco, e dal 35enne Abidal, neo acquisto dell'Olympiakos. All'estate dei saluti calcisticamente definitivi, ha preso parte anche Benaglio, che non difenderà più la porta della Svizzera.


L'addio dei campioni - Dopo la notte del Maracanà, hanno lasciato da trionfatori il capitano della Germania campione del mondo Philipp Lahm, il suo compagno di una carriera Mertesacker e il bomber Miro Klose, diventato campione del mondo a 36 anni con il record di reti segnate nei tornei iridati (16 gol, uno più di Ronaldo). In futuro Miro vuole fare l'allenatore, ma prima c'è l'Europa da conquistare con la maglia della Lazio: la stagione l'ha iniziata alla sua maniera, con un gol all'esordio in Coppa Italia a spese del Bassano (7-0 il finale).

Bomber d'Africa e non solo - Addii eccellenti anche in Africa, dove Samuel Eto'o ha detto stop alle convocazioni con la nazionale dei Leoni Indomabili, stanco di un ambiente dal quale è avulso e che gli è ostile, mentre in Costa d'Avorio è stato Didier Drogba, appena rientrato al Chelsea dopo l'esperienza al Galatasaray, ad annunciare l'addio definitivo agli Elefanti. In Sudamerica ha detto 'basta' con il Cile il 'mago' Jorge Valdivia, mentre in Australia niente più maglia dei Socceroos per la stella Tim Cahill, a segno in ogni edizione dei Mondiali a cui ha partecipato (bellissimo il gol all'Olanda nell'ultima edizione).

Addio a furor di popolo - Tra tante decisioni sofferte e addii difficili, c'è anche il caso di Fred, centravanti del Brasile, l'unico praticamente costretto a lasciare la nazionale dai propri tifosi. Complici le pessime prestazioni al Mondiale di casa, durante il quale è stato ripetutamente paragonato a Serginho Chulapa, quello di Spagna '82, il suo addio alla Selecao è avvenuto letteralmente a furor di popolo, dopo durissime contestazioni. Niente più maglia dei pentacampioni del mondo anche per l'ex Inter Julio Cesar, che rimarrà suo malgrado nella storia per i 7 gol incassati a Belo Horizonte dalla Germania.


Paura per Pirlo - E l'Italia? Nessuno ha ancora annunciato l'addio ai colori azzurri, ma nell'ambiente c'è il timore che Andrea Pirlo possa decidere di dire basta. Ad Antonio Conte il compito di convincere il faro del nostro centrocampo a proseguire ancora qualche anno.