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Milan, Fernando Torres: "E' una grande sfida, voglio vincere"

Il nuovo attaccante rossonero si presenta: "Inzaghi tirerà fuori il meglio di me"

- Motivato e in cerca di riscatto dopo qualche stagione complicata. Il nuovo centravanti del Milan, Fernando Torres, si presenta: "Per me è una grande sfida, essere qui è un onore e un privilegio. Sia per me che per il Milan è importante tornare al top, prometto che farò il possibile per far tornare il club in Europa". Su Inzaghi: "E' stato lui a chiamarmi, potrò imparare molto. Sono certo che tirerà fuori il meglio di me".

Milan, Fernando Torres: "E' una grande sfida, voglio vincere"

Le tue caratteristiche si addicono al gioco di Inzaghi?
"Questi primi giorni è stato tutto rapido. Sono stato a Milanello, ho fatto molti testi, ho conosciuto lo staff e i giocatori. Sono qua per adattarmi il più possibile alla squadra e pere fare il meglio possibile".

Hai visitato il museo del Milan. Cosa hai provato a vedere le esultanze di Inzaghi?
"Non c'è bisogno di visitare il museo per sapere l'importanza di questo club. Per me questa è una grande sfida ed è un grande onore e privilegio essere qua. Spero di essere all'altezza della storia del Milan. Non vedo l'ora di giocare".

Con che spirito vieni al Milan dopo un periodo difficile?
"Per me questa è una grande sfida. E' un'esperienza nuova, adesso potrò giocare in un altro grande campionato dopo Liga e Premier. Spero di segnare tanti gol, vogliamo stare tra i migliori. Sono felice di essere qua, spero di sfruttare l'occasione".

A chi assomigli di più tra Van Basten, Weah e Inzaghi, che in passato hanno vestito la numero 9?
"Sono tre giocatori molto diversi tra loro e anche io lo sono. Ognuno di loro ha segnato un'epoca, spero di riuscire ad avere gli stessi successi. E' molto importante questa nuova sfida per me. Magari in futuro nel museo potrà esserci anche la mia maglia numero 9".

Cosa ti ha detto Inzaghi?
"Tutti l'abbiamo conosciuto come giocatore, adesso che è in panchina dimostrerà tutta la sua voglia e passione come faceva in campo. Sono certo che tirerà fuori il meglio di me. Se è stato lui a chiamarmi, penso che potrò imparare molto visto che è stato un grande attaccante".

Come è visto il campionato italiano dall'Inghilterra?
"In Europa ci sono tre grandi campionati: Liga, Premier e Serie A. Rimangono i tre campionati più importanti. Ho sempre seguito la Serie A, anche all'Atletico ho avuto molti compagni che venivano dal Milan tra cui Albertini che mi ha sempre parlato del Milan. Finalmente sono qua al Milan, già nel 2004 c'erano stati dei contatti. Non ho avuto problemi a trasferirmi dalla Spagna all'Inghilterra e penso che non avrò problemi nemmeno qua".

Pronto alla sfida con Llorente? Il titolo di capocannoniere è un tuo obiettivo?
"Fernando è un grande amico, ha fatto una grande stagione. Speriamo che questa stagione sia io il miglior giocatore".

Qual è l'obiettivo del Milan? 
"Ho visto la passione dei tifosi, dei giocatori e del tecnico, spero che riusciremo a stare tra i primi. Tutti vogliamo vincere, prometto che farò tutti gli sforzi possibili personali per vincere".

C'è un giocatore del Milan che ti ha impressionato particolarmente?
"Per riuscire a fare una buona stagione la cosa più importante è lavorare da squadra. Ci sono tanti giocatori, è difficile fare nomi. Il calcio è uno sport collettivo".

Cosa ti ha detto Mourinho prima di andare al Milan?
"Ho avuto un gran rapporto con Josè. Quando sono passato al Milan mi ha augurato buona fortuna, mi ha raccontato della passione con cui Milano vive il calcio. Mi ha detto che mi sarei trovato molto bene, gli auguro una grande stagione. Con lui ho imparato molto, chissà se in futuro le nostre strade si incroceranno di nuovo".

Domenica allo stadio hai incontrato Silvio Berlusconi. Cosa ti ha detto?
"L'ho conosciuto, abbiamo parlato di molte cose. Mi ha detto che ero ben voluto qua e che finalmente ero al Milan".

Sui test fisici da record.
"Non sapevo questo, ho fatto test di ogni tipo. Hanno guardato forza, velocità, agilità. Mi sono allenato, sto bene fisicamente e mentalmente. Quando uno è felice ha più voglia di fare. Ho voglia di cominciare".

Ti aspettavi un'accoglienza così da Inzaghi?
"Avere una squadra sana, con un grande spirito, è una filosofia fondamentale per poter vincere. Non sapevo che aveva parlato con Mourinho e lo ringrtazio per le parole positive. Dobbiamo comportarci sempre come professionisti, ho imparato tanto dai miei compagni in tutti i momenti".

I tifosi che tipo di Torres devono aspettarsi?
"Ho giocato in tre club diversi e ho vinto al Chelsea non da altre parti dove ho segnato più gol. Questa è una tappa nuova, avere delle aspettative non serve a nulla, parlerà il campo. Spero di segnare tanti gol e vincere molti titoli“.

Che effetto ti fa dover sostituire Balotelli?
"Io adesso sono in un grande club e lo stesso vale per Mario. E' normale il paragone, Balotelli è stato un giocatore importante per il Milan e mi auguro che vada bene anche la sua esperienza al Liverpool".

Sul derby con l'Inter.
"Tutti i derby sono speciali. Quando sono arrivato i tifosi mi hanno subito detto di segnare nel derby. Ho avuto la fortuna di giocare diversi derby a Madrid e in Inghilterra. Sono delle partite molto belle. Ma prima del derby ci saranno tante altre partite e dobbiamo prepararci".

Saranno più loro (El Shaarawy, Menez e Honda) a giocare per te o tu a giocare per loro? Cosa pensi di El Shaarawy?
"Bisogna giocare insieme, imparare insieme e andare d'accordo. El Shaarawy è veloce, gioca bene, è decisivo. Sta crescendo tanto, sarà un giocatore molto importante".

Ha paura di giocare in un campionato difficile dal punto di vista tattico?
"Non è facile giocare in Spagna e inghilterra e non sarà facile giocare in Italia. Non ho paura, è qualcosa che non mi preoccupa. Spero di adattarmi presto".

Su questa opportunità a 31 anni.
"Io avevo bisogno di un posto nuovo, spero di poter vivere qua una seconda giovinezza".

Ti piace il soprannome 'Niño'?
"No, non è un problema. Mi fa sentire giovane".

Quando hai deciso di lasciare il Chelsea? Perché?
"Questa è un'opportunità per ringrazie Liverpool e Chelsea per l'opportunità che mi hanno dato in queste 7 stagioni. Ma era il momento di cambiare, l'idea di arrivare al Milan è stata importante. Avevo bisogno di qualcosa di nuovo, arrivo in una società dove si deve rischiare tutto e si deve tornare nelle prime 3 posizioni. Mi rimetto in gioco, voglio tornare a segnare tanti gol. Queste ultime 48 ore di mercato sono state molto importanti e sono molto contento di essere qua. Liverpool e Chelsea fanno parte del passato, ora si apre un nuovo capitolo al Milan. Spero di dare molto qui e che le prossime stagioni siano piene di successi".

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