Milan-Biabiany non s'ha da fare: salta all'ultimo per la seconda volta
Il rossonero non è nel destino del francese che già a gennaio fece dietrofront all'ultimo
- "Se qualcuno ha qualcosa in contrario a questa unione, parli ora o taccia per sempre". O è molto sfortunato, Jonathan Biabiany, o di "nemici" (sicuramente Zaccardo lo sarà diventato) deve averne molti. Oppure semplicemente non è destino che l'esterno francese vesta la maglia del Milan. E' lui la vittima del calciomercato 2014, rispedito al Parma dopo aver svolto le visite mediche, con tanto di foto con sciarpa al collo. Già a gennaio andò più o meno così.
Quello che è successo sull'asse Parma-Milano con sponda negli hotel del capoluogo lombardo ha dell'incredibile. Nel pomeriggio Leonardi e Galliani trovano l'accordo, il giocatore parte per Milano, svolge le visite mediche e posa per la prima foto ufficiale con i colori del Milan addosso, una sciarpa per la precisione. Tutto fatto, tutti sereni. Tutti tranne uno, Cristian Zaccardo. Il difensore in serata rifiuta di tornare a Parma e tutto salta, per la rabbia dei rispettivi dirigenti. Biabiany resta al Parma, chiuso e finito, con buona pace di foto e chicchessia. Al Milan arriva Bonaventura, uno che al contrario del francese potrebbe presto ringraziare Zaccardo.
Ma non è destino evidentemente che Biabiany vesta la maglia del Milan, nonostante gli apprezzamenti dei vari tecnici da Seedorf a Inzaghi e il benestare della dirigenza. Quella del 1 settembre non è la prima volta che il francese si è trovato a una firma da Milanello, era già successo nelle ultime ore del mercato invernale quando Seedorf lo aveva espressamente richiesto a Galliani che, fuori da Giannino, disse: "Piace a Seedorf". Da lì la trattativa-lampo con Leonardi e la fumata... nera. Tra le doti di Biabiany di sicuro non c'è la fortuna.