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Vasco Rossi: "Per i 40 anni di carriera un mega concerto a Modena"

Vasco Rossi guarda avanti.

Mentre fervono i preparativi per per i quattro concerti in programma allo stadio Olimpico di Roma il 22, 23, 26 e 27 giugno, il Blasco annuncia un mega evento per il 2017. A Modena, nel Modena Park, ci sarà una special night per celebrare "i primi 40 anni di palco", quattro decenni dopo il 1977 quando un allora sconosciuto cantautore di Zocca è salito per la prima volta su un palcoscenico.

L'occasione per l'annuncio è stata un incontro all'Auditorium Parco della Musica di Roma, trasformato per l'occasione in uno stadio da circa 3mila fan adoranti. Il rocker di Zocca, in due ore di chiacchierata con Ernesto Assante e Gino Castaldo, nell'ambito dell'iniziativa "Racconti d'autore" ha dato notizie, raccontato aneddotti e rilasciato pillole di saggezza con il suo solito stile fra il serio ed il faceto e sempre molto ironico.

Vasco ha parlato di tutto, dal rapporto speciale che lo lega ai fan ("Sono la loro voce, racconto quello che loro direbbero se avessero lo strumento che ho io. Credo che la parola 'fan' sia riduttiva del nostro rapporto") alla politica ("E' una parola che rispetto ma va fatta da persone oneste. Una persona che fa politica, ad esempio - aggiunge - non dovrebbe avere problemi di privacy perché non te lo ha ordinato il medico di farlo. Sei stato eletto ed hai preso un impegno nei confronti dei cittadini").

Ma sopra di tutto c'è la musica, alla quale Vasco ha sacrificato tutto. "Famiglia, amici. Ho fatto solo quello per 40 anni", ha spiegato. La sua soddisfazione più grande è quello di aver "dato credibilità al rock italiano. Perché io canto come mangio". Proprio la trasparenza e il linguaggio schietto delle sue canzoni lo hanno portato negli anni 80 ad essere al centro del mirino: "Alcuni mi sputavano per la strada dicevano che ero quello che aveva portato la droga ai ragazzini, un'immagine che faceva schifo pure a me. In realtà io raccontavo solo il mondo com'era", ricorda. "Gli artisti però parlano di cosa c'è attorno a loro - aggiunge - non lo influenzano di certo. Quello lo fanno i mass media".

Un Vasco duro nella sua analisi ma anche riflessivo fino quasi alla commozione quando ricorda il periodo passato in ospedale nel 2011 per problemi fisici che lo costrinsero a fermare il tour: "Dopo due o tre anni di intensa attività sono crollato e ho sentito un dolore spaventoso. Ho scoperto il mondo della sofferenza, dei malati e degli infermieri che sono degli angeli. E' stata un'esperienza di vita che ho usato per togliermi di dosso tante menate che ti vengono in testa quando stai troppo bene".

LA VISITA A PANNELLA - In occasione della sua visita romana Vasco è andato anche in visita da Marco Pannella. Il Blasco, insieme al direttore del Tg5 Clemente Mimun, è arrivato a casa del leader radicale, nel centro della città, intorno alle 18.30 e si è fermato con lui circa un'ora.