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Berlinale 64, lo scandaloso Von Trier piomba sul Festival: ecco "Nymphomaniac"

Eʼ stata presentata, fuori concorso, la prima parte della versione integrale del nuovo film del discusso regista danese. Tra sesso esplicito, drammi e qualche risata involontaria

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E' stato presentato al Festival di Berlino, la prima parte dell'atteso "Nymphomaniac", il nuovo film scandalo del discusso regista dasnese Lars Von Trier. E lui, tanto per non smentirsi, ha fatto parlare di sé presentandosi al photocall con una maglietta con la scritta "persona non grata", la definizione con cui venne bollato al Festival di Cannes del 2011 dopo alcune dichiarazioni ritenute filonaziste.

Berlinale 64, lo scandaloso Von Trier piomba sul Festival: ecco "Nymphomaniac"

Il film non ha deluso le attese, con il suo carico di provocazione e dramma, anche se qualche scena ha strappato qualche risata involontaria. Si tratta solo della prima parte di un'opera fiume che più che scandalizzare emoziona. Von Trier è riuscito a mettere insieme, in maniera armonica, fellatio e cunnilingus in primo piano (come in un quadro di Gnoli) orgasmi a ripetizione, una carrellata di falli di ogni dimensione, i numeri di Fibonacci e la ricerca di se stessi, forse di Dio.

Al netto delle scene di forte impatto, Von Trier stesso ha definito il film "francese" per l'abbondanza di dialoghi, laddove la narrazione della cinquantenne Joe (Charlotte Gainsbourg) fatta al colto Seligman diventa la vera protagonista. In sala stampa Molte domande sono piovute subito sulla coraggiosa Stacy Martin (che interpreta Joe da giovane) che, al suo primo film, col suo corpo efebico si impegna in una performance erotica con circa una trentina di uomini (in realtà il film prevedeva un doppio set, uno erotico e uno normale e molte protesi). "Fare questo primo film è stata una sfida ma Lars mi ha messo subito a mio agio e mi sono subito fidata di lui - spiega lei -. Quando ho letto la sceneggiatura mi sono concentrata sui dialoghi più che sulle azioni che avrei dovuto compiere".

Uma Thurman, invece, che nel film interpreta il ruolo di una donna tradita che irrompe nella casa dell'amante del marito con al seguito tre figli adolescenti, spiega che "è stato un piacere interpretare questo monologo allucinante di sette minuti. Con Lars è un po' un altro modo di recitare è come stare a teatro". Infine, Shia LaBeouf, alla prima domanda lascia la conferenza stampa. Motivo? Non gradisce la domanda di una giornalista che allude alla sua performance nel film e lui si alza e se ne va dicendo: "quando si alzano i gabbiani le sardine se ne vanno". LaBeouf si è poi presentato con un sacchetto di carta in testa sul quale c'era scritto: "Non sono più famoso".