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"Suburbicon", il lato oscuro dell'America anni Cinquanta visto da Clooney

Dal 6 dicembre al cinema la commedia nera del premio Oscar, presentata allʼultima Mostra del cinema di Venezia

ufficio-stampa

Dopo il debutto alla Mostra del cinema di Venezia, arriva al cinema dal 6 dicembre "Suburbicon" per la regia di George Clooney.

Matt Damon e Julianne Moore sono i protagonisti della commedia-noir, scritta dai fratelli Coen, che porta in scena la provincia americana degli anni 50 con la sua cultura razzista, per parlare dell'America di oggi. "Ci è sembrato il momento per un film arrabbiato", aveva dichiarato Clooney in Laguna. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

Il film è la sesta prova dietro alla macchina da presa per George Clooney, che ha riadattato una sceneggiatura degli anni Novanta dei fratelli Coen arricchendola con tematiche sempre più attuali nell'America di Trump.

Racconta lo stesso Clooney: "Era il periodo della campagna presidenziale e si parlava di minoranze e di muri, e proprio in quei giorni ho visto il documentario Crisi a Levittown, Pennsylvania. Parlava della famiglia Myers, una famiglia afroamericana che negli anni 50 si trasferì in un quartiere medio borghese bianco a Levittown. Nel giro di poche ore tutta la cittadina si era ammassata in protesta davanti alla loro casa. È interessante, perché è quello di cui stiamo parlando in questi giorni, e mi sono ricordato di un film scritto dai Coen che mi era stato offerto anni prima e poi non avevamo mai fatto. Li ho chiamati e mi hanno detto di fare quello che volevo con la loro storia. Così ho cambiato l'ambientazione dal 1985 al 1957, e ho unito l'idea di una famiglia bianca completamente disfunzionale e una nera che arriva in città con tutti che guardano nella direzione sbagliata".

Siamo nel 1957. Suburbicon è una cittadina immaginaria, ispirata alla reale Levittown costruita in Pennsylvania come "rifugio" per 17mila famiglie di razza caucasica. Qui vive Gardner Lodge (Matt Damon) con suo figlio Nick, la moglie paralizzata (Julianne Moore) e la sorella di lei (sempre Julianne Moore). L'apparente tranquillità della cittadina entra in crisi quando una coppia di colore si trasferisce nella villetta accanto ai Gardner. L'intera comunità s'infiamma e intanto, due delinquenti irrompono nella notte nell'abitazione dei Lodge e li stordiscono con il cloroformio...

Alla presentazione a Venezia, George Clooney aveva spiegato: "Oggi c'è una nuvola nera sull'America. Tutti nel Paese sono arrabbiati al massimo, per come il Paese sta andando. Mentre giravamo il film sentivo in televisione discorsi elettorali che parlavano di muri da alzare e di come rendere forti e grandi gli States, proprio come faceva Eisenhower. Queste problematiche purtroppo non sono mai morte negli Usa''.