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Il sogno erotico dell'Italia anni '50: ecco Dorian Gray, la "malafemmena" di Totò

Lʼattrice resa celebre dalla rivista ha poi dimostrato grandi doti drammatiche. A 83 anni si è sparata un colpo di pistola alla tempia

dorian gray
-olycom

Maria Luisa Mangini, in arte Dorian Gray, è stato il sogno erotico dell'Italia del dopo Guerra. Nata a Bolzano il 2 febbraio 1928, si è spenta a Torcegno il 15 febbraio del 2011. Il debutto nel mondo dello spettacolo avvenne sul palcoscenico della rivista "Votate per Venere", nel 1950, al fianco di due mostri del teatro come Macario e Gino Bramieri.

Il sogno erotico dellʼItalia anni ʼ50: ecco Dorian Gray, la "malafemmena" di Totò

Il successo con Totò - La rivista è stata il suo cavallo di battaglia, un genere che l'ha portata a collaborare coi più grandi attori italiani quali Wanda Osiris, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. La sua bellezza procace e solare la portarono ben presto allo sbarco nel cinema. Il suo ruolo più carismatico è stato quello della "malafemmena" nel film "Totò, Peppino e la... malafemmina" (1956).

Per scollarsi di dosso la maschera della bella ma non brava accettò il ruolo della benzinaia Virginia nel film "Il grido" di Michelangenlo Antonioni. Un ruolo drammatico che, secondo i critici dell'epoca, le fece dimostrare la grande maturazione artistica. E poco importa se nella pellicola Dorian Gray era doppiata da Monica Vitti.

Entrata nel cinema d'autore, continuò ad essere molto richiesta nel cinema brillante; per il film "Mogli pericolose" di Luigi Comencini (1958) il suo talento fu premiato con un Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista. In seguito recitò ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metà degli anni sessanta, quando, in attesa di un figlio, abbandonò le scene ritirandosi a vita privata.

Quel colpo di pistola finale - Tornò sui media il giorno della sua morte, avvenuta all'età di 83 anni. Dorian Gray si sparò un colpo di pistola alla tempia il 15 febbraio del 2011 a Torcegno, in Trentino, dove viveva. Non si sanno i motivi che l'hanno spinta all'estremo gesto. Forse la volontà di non invecchiare, come l'omonimo personaggio di Oscar Wilde. Tant'è vero che ai media aveva sempre mentito sulla sua reale età affermando di essere nata nel 1936. Il giorno della sua morte tutti scrissero che aveva 75 anni, solo poco dopo si scoprì che ne aveva qualcuno in più.