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Roman Polanski, la Polonia nega lʼestradizione negli Stati Uniti

La corte di Cracovia ha stabilito che il regista non può essere estradato negli USA dove è ricercato dal 1977 con lʼaccusa di stupro su minore

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Roman Polanski non può essere estradato negli Usa, lo dice la corte di Cracovia. Polanski è ricercato negli Stati Uniti con l'accusa di aver stuprato nel 1977 la 13enne Samantha Gailey. Secondo la legge in vigore in Polonia, l'ultima parola spetta al ministro della giustizia di Varsavia. La coalizione che ha appena vinto le elezioni si era detta favorevole all'estradizione del regista e ne aveva fatto un punto della campagna elettorale.

I legali di Roman Polanski, 83 anni, hanno sostenuto che la richiesta di estradizione delle autorità americane avesse vizi di forma e non tenesse in considerazione i 42 giorni trascorsi dal regista in carcere nel 1977, dopo l'ammissione e la condanna.

La decisione della Corte di Cracovia non è definitiva e può essere sottoposta ad appello, che va richiesto entro 7 giorni. Se il ricorso fosse respinto, la questione passerà al guardasigilli di Varsavia.

Jaroslaw Kaczynski, leader del partito di destra "Diritto e giustizia", che domenica scorsa ha vinto le elezioni politiche in Polonia, ha dichiarato che Polanski "non dovrebbe essere giudicato perché è un regista di fama mondiale", mentre altri leader di partito, tra cui Zbigniew Ziobro, già ministro di giustizia nel governo di Pis dal 2005 al 2007, si sono pronunciati a favore dell'estradizione.

La richiesta di estradizione è partita un anno fa dopo che la presenza del regista fu notata durante l'inaugurazione del Museo della storia degli ebrei in Polonia a Varsavia. Sulla testa di Polanski pesa un mandato internazionale dell'Interpol in 188 Paesi, dal quale sono esclusi Francia e Polonia, Paesi di cui è cittadino, e la Svizzera. Proprio la confederazione elvetica, nel 2010, negò l'estradizione del regista, arrestato un anno prima a Zurigo. Anche in quel caso non si procedette per un vizio di forma.

Roman Polanski ha vinto un Oscar come miglior regista per il film "Il Pianista", nel 2003, e ha ottenuto due nomination nel 1975 con "Chinatown" (con il quale ottenne un Golden Globe come miglior regista) e nel 1981 con "Tess", vincitore del Golden Globe come miglior film straniero.