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Raphael Gualazzi: "Con la mia musica viaggio tra i capolavori di Federico Fellini"

Il musicista sarà lʼospite dʼeccezione del concerto-evento benefico "La dolce vita" e a Tgcom24 svela "mi piacerebbe tornare a Sanremo nel 2016"

la dolce vita, raphael
ufficio-stampa

Lunedì 30 novembre l'Auditorium di Milano si accende con "La dolce vita", concerto-evento per Telethon con protagoniste le colonne sonore più belle del cinema italiano. Sul palco Alice, Morgan, Federico Paciotti e Tosca, con la partecipazione di Raphael Gualazzi. L'enfant terrible del jazz ha anticipato a Tgcom24 "omaggerò Federico Fellini". E su Sanremo svela "è sempre una bella esperienza, mi piacerebbe tornare".

Raphael Gualazzi: "Con la mia musica viaggio tra i capolavori di Federico Fellini"

Il regista Giampiero Solari ha orchestrato un vero e proprio viaggio nelle musiche che hanno fatto grandi i film. Da Nino Rota a Ennio Morricone, passando per Luis Bacalov e Nicola Piovani oltre ad altri maestri delle colonne sonore. Ad accompagnare gli artisti sul palco, tra cui la special guest della serata Raphael Gualazzi, le immagini create da Giuseppe Ragazzini che evocano, attraverso la musica, i capolavori del cinema italiano.

Dopo l'appuntamento newyorkese nel 2014, il 30 novembre "La dolce vita" arriva a Milano. Che evento sarà?
Sarà uno spettacolo variegato, ci sarà un'orchestra fantastica diretta dal maestro Steven Mercurio che accompagnerà gli artisti. Siamo tutti felici e onorati di aver preso parte a questo progetto, che celebra musiche così belle e immortali.

Protagoniste assolute saranno le colonne sonore dei più famosi film italiani...
E' una selezione delle musiche e dei temi più belli del cinema, quelli che hanno accompagnato i grandi capolavori italiani. Io omaggerò Nino Rota, il compositore di Federico Fellini, improvvisando su alcuni temi di Amarcord.

Un progetto nelle tue corde, visto che hai curato la colonna sonora di "Un ragazzo d'oro" di Pupi Avati. Cosa ti ha lasciato quell'esperienza?
E' stata la mia prima esperienza in questo campo ed è stato fantastico collaborare con un maestro come Pupi Avati, che ha una grande sensibilità e cultura musicale. Mi piacerebbe lavorare di nuovo con lui in futuro.

Com'è cambiato il tuo metodo di lavoro, componendo per un film e non per un disco?
Mi sono ispirato soprattutto al soggetto e alle immagini in anteprima che mi avevano passato. In questo modo ho potuto lavorare avendo ben chiara la direzione e il sapore che si voleva dare al film.

Proprio in quel contesto nacque il brano sanremese...
Sì, il leitmotiv "Time For My Prayers" nella sua versione italiana "Tanto ci sei" è diventato il brano che ho presentato a Sanremo nel 2014, insieme a Giuliano Sangiorgi e The Bloody Beetroots.

Si avvicina intanto l'edizione del 2016. Ti vedremo di nuovo sul palco dell'Ariston?
E' un'esperienza molto bella che mi piacerebbe sicuramente replicare, nel caso in cui avessi una bella canzone da presentare. Ancora non lo so, se ci saranno delle novità si sapranno a breve. L'intento è sempre quello di proporre musica di qualità