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Per R. Kelly un altro scandalo: "Ha delle schiave sessuali in casa"

Secondo il giornalista Jim DeRogatis, autore di unʼinchiesta pubblicata su "Buzzfeed", il cantante americano avrebbe plagiato mentalmente almeno sei ragazze costringendole ad abusi

Per R. Kelly un altro scandalo:
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Il noto cantante americano di R'n'B R.

Kelly terrebbe nelle sue case diverse ragazze in veste di "schiave sessuali", impossibilitate a comunicare con i loro parenti o amici e punite fisicamente se disobbedienti al loro "padrone". Lo ha rivelato il giornalista Jim DeRogatis in un'inchiesta pubblicata su Buzzfeed, realizzata a partire dalla denuncia della famiglia di una ragazza facente parte del presunto "harem" dell'artista.

La ragazza in questione è originaria dello Stato americano della Georgia e si sarebbe allontanata dalla famiglia dopo un incontro con R. Kelly, conosciuto in Italia soprattutto per la sua "I Believe I Can Fly". Secondo ciò che raccontano i genitori, la loro figlia - allora diciannovenne - avrebbe conosciuto l'artista in loro presenza nel backstage di un concerto: l'obiettivo era chiedergli un consiglio per far cominciare alla ragazza la carriera di cantante.

R. Kelly, sfruttando la situazione, avrebbe "plagiato" la giovane convincendola a lasciare il nucleo familiare, finendo per andare a vivere con lui. L'ultima volta in cui i genitori l'hanno vista era cambiata, dato che "sembrava avesse subito il lavaggio del cervello. Non era più lei, pareva una prigioniera e ripeteva che Kelly è l'unico che le voleva bene. E' stato orribile".

Jim DeRogatis non si ferma qui: nel suo racconto spiega anche la condizione di schiavitù in cui le ragazze - almeno sei, tutte aspiranti artiste - si troverebbero. R. Kelly le chiamerebbe "babies" e le controllerebbe in maniera capillare, oltre a chiedere continui rapporti sessuali: avrebbero un cellulare con in rubrica il solo numero dell'artista, che deciderebbe anche le loro abitudini alimentari e i vestiti che devono indossare. Si pensa che le giovani, inoltre, debbano restare girate verso il muro in presenza di altri uomini. Se non rispettano l'autorità e le indicazioni dell'artista, le ragazze verrebbero punite verbalmente e corporalmente.

Stando a quanto emerge dall'inchiesta su Buzzfeed, la polizia - nonostante le diverse denunce per la scomparsa di altre ragazze entrate nel "giro" del cantante - non può intervenire, poiché le giovani presunte vittime sono tutte maggiorenni e teoricamente consenzienti, dato che volontariamente hanno scelto di seguire R. Kelly nelle sue case tra Atlanta e Chicago.

Il cantante americano si è difeso tramite il proprio avvocato, che ha chiesto di non credere a "notizie false e diffamatorie nei confronti di un artista che lavora 24 ore su 24 e che adora i suoi fan. Kelly ha diritto a una vita privata. Rispettatela". Il sito Tmz, inoltre, ha pubblicato un video della sopracitata ragazza in cui spiega di essersi allontanata dalla famiglia in maniera assolutamente volontaria, respingendo le accuse di "plagio mentale" da parte dell'artista nei suoi confronti.

R. Kelly, ormai cinquantenne, è noto per altri scandali sessuali che hanno infangato la sua immagine nel passato: nove anni fa, nel 2008, è stato accusato di aver girato un filmato pedopornografico, ma l'intera vicenda è finita in un nulla di fatto, dato che è stato pienamente assolto; nel 1994, invece, è balzato alle cronache il suo matrimonio - poi annullato - con una quindicenne, la cantante Aaliyah, poi morta nel 2001 in un incidente aereo. Al momento dell'unione coniugale, l'artista aveva fatto credere che la giovane avesse diciotto anni.