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Nek: "Sono sempre Filippo, ma più diretto e rock"

Dopo il successo a Sanremo il cantante presenta a Tgcom24 il nuovo album "Prima di parlare"...

nek prima di arrivare
ufficio-stampa

Certo, a Sanremo avrebbe voluto trionfare. Ma a Nek in fondo il titolo di "vincitore morale" non dispiace. A Tgcom24 presenta il nuovo album, "Prima di parlare", che esce lunedì 2 marzo in anticipo per le "continue richieste". Un disco rock, ma soprattutto "sporco", come ama definirlo lui. E che mostra il "nuovo" Filippo Neviani: "Sono cambiato anche in peggio (scherza, ndr). Sono più diretto, ho un nuovo staff e ho riscoperto la fede".

Nek: "Sono sempre Filippo, ma più diretto e rock"

L'impressione è che ci sia un nuovo Nek, è così?
In realtà in molti hanno parlato di ritorno, ma io non sono mai andato via. Certo, sono cambiato. Sicuramente anche in peggio... Il Festival me lo sono goduto di più. Diciotto anni fa è stato il Sanremo che mi ha cambiato la vita, ma bisognava correre, avevo 27 anni. E forse era giusto così. Oggi si va spediti ugualmente ma con la consapevolezza di dare un nome a qualsiasi tipo di esperienza si prova. Mi sono divertito con l'orchestra. Ho fatto in modo di non subirlo il palco ma di usarlo a mio favore.

Sei il vincitore morale di Sanremo, ti dispiace questa etichetta?
Ho vinto come miglior arrangiamento, il premio sala stampa, come miglior cover, sono arrivato secondo. Ero già pieno di una vittoria tra la gente, avrei anch'io voluto vincere, una volta arrivato lì. Ma sono contento così, forse è meglio, magari sarei stato sulle scatole se fossi arrivato al primo posto.

Quanto ha influito la fede in questo nuovo percorso?

Per me è un cammino continuo, molto dolce, è un continuo conoscersi e capire i propri limiti. Ho voluto toccare con mano, perché certe persone cambiano il loro modo di vivere attraverso un cammino. Non sono stato uno spettatore passivo, ma sono andato a vedere nelle comunità. Me ne sono reso conto quando è morto mio padre, nel 2012. Una parte di me ha pianto l'altra ha accettato la condizione.

Ti firmi spesso come Filippo Neviani, vuoi cambiare nome d'arte?
E' il mio nome vero. E mi piace che i fan spesso mi chiamino Filippo. L'ho inserito anche nella cover dell'album, è giusto così. Poi chissà...

"Se Telefonando" dopo Sanremo l'hai inserita nell'album, perché?
Intanto era la mia vera preoccupazione. Un brano cantato da Mina, musica di Morricone, testo di Costanzo. Avevo tutte queste spade di Damocle. E' andata bene, è stata una sorta di prova del nove. E' come se avessi usato il megafono e fossi uscito di più dal palco. Quindi l'abbiamo inserita, è l'utimo brano.

Con chi duetteresti?
In questo disco non ne ho sentito l'esigenza, la collaborazione non deve essere solo frutto di una strategia. A Sanremo mi sono rivisto negli occhi di Lorenzo Fragola, c'era la mia stessa paura.

Hai perso la prima scommessa, la clip "Fatti Avanti Amore" ha superato i 3 milioni di di visualizzazioni, e hai postato un video in cui lavi i piatti... cosa dobbiamo aspettarci?
Non lo so, ma adesso stiamo raggiungendo i 5 milioni e mi aspettano già al varco...

nek