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Ligabue, dal megaconcerto di Monza lancia il suo "Made In Italy"

Oltre 80mila persone per il primo dei due concerti del rocker emiliano al Parco di Monza. Oggi si replica

Una maratona rock di tre ore do fronte a una folla di 80mila persone entusiaste.

Questo è stato il primo dei due concerti di "Liga Rock Park", un nuovo passo in avanti agli eventi "monstre" a cui il rocker di Reggio ci ha abituati. Unico apputamento live di quest'anno, è stata anche l'occasione per presentare alcuni dei brani che faranno parte di "Made In Italy", il nuovo album in uscita il 18 novembre.

Una festa simbolicamente aperta e chiusa dallo stesso pezzo, "Urlando contro il cielo", dove l'urlo degli 80mila di Monza è arrivato davvero fino al cielo. Su un palco domincato da 850 mq di schermo e una passerella a T che a più riprese trasporta Ligabue e i suoi compagni nel centro dell'azione, va in scena un appuntamento dal doppio significato: serve al tempo stesso a riallacciare il legame con i propri fan dopo 370 giorni lontano dai palchi (per Ligabue una vera sofferenza...) e aprire le porte al nuovo album. Quattro i pezzi eseguiti a Monza: il singolo "G come Giungla", all'inizio dei bis come a certifcarne la sua già affermata popolarità, e gli inediti "La vita facile", "Ho fatto in tempo ad avere un futuro" e "Dottoressa". Brani che dal punto di vista dei testi, che il rocker introduce per far meglio comprendere al primo ascolto, si muovono in bilico fra riflessioni sulle promesse non mantenute dalla vita e un senso di disillusione sul presente e sulla politica, mentre musicalmente svelano influenze pop-rock guidate dal suono dei fiati.

Il sex è proprio uno degli elementi inediti dello show monzese, andando a colorire in modo diverso anche brani storici come "Il sale della Terra", "Lettera a G." e "Piccola stella senza cielo". Inutile dire che accanto a novità e chicche pescate dal canzoniere, l'asse portante del concerto sia costituito da un'infilata di successi pensata per scuotere anche il più tiepido degli spettatori: ecco quindi "Ho perso le parole", "Il giorno dei giorni", "Balliamo sul mondo", "Certe notti" e "Tra palco e realtà". Stasera si replica (attesi 50mila spettatori).