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India, ricompensa a chi "brucerà viva" l'attrice Deepika Padukone

Minacce di morte alla protagonista di "Padmavati", che dovrebbe debuttare nelle sale lʼ1 dicembre

India, ricompensa a chi
-olycom

Nuovi guai per il film storico indiano "Padmavati", del regista Sanjay Leela Bhansali, che dovrebbe debuttare nelle sale l'1 dicembre.

Dopo lo stop imposto dalla censura, ora il clima si è ulteriormente infiammato a causa di una "taglia" messa sulla testa della protagonista Deepika Padukone. Un gruppo marginale di difesa della cosiddetta "casta dei cavalieri" ha infatti offerto una ricompensa di dieci milioni di rupie (130mila euro) per "chi brucerà viva l'attrice".

Il gruppo Akhil Bhartiya Kshatriya Mahasabha (Abkm) ha organizzato una manifestazione a Bareilly, in Uttar Pradesh, bruciando in un parco un centinaio di gigantografie della Padukone e di Bhansali. Il portavoce dell'associazione, Bhuvneshwar Singh, ha dichiarato: "Deepika dovrebbe sapere cosa si prova ad essere bruciati vivi. L'attrice non potrà mai immaginare il sacrificio della regina. Siamo pronti a dare 10 milioni di rupie a chi dovesse bruciarla viva. Chiediamo agli organizzatori di mostrarci il film prima che sia autorizzato ad andare nelle sale".

Tratto da "Padmavat", un poema epico del XVI secolo, il film racconta la storia della regina indù Padmavati che, per non cadere nelle mani del sultano di Delhi, preferì immolarsi con il fuoco insieme a tutte le altre donne. Nei mesi scorsi le riprese del film sono state ripetutamente interrotte per violenti attacchi di vandali al set, e sia il regista Bhansali, sia la star Padukone sono stati pesantemente minacciati.