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Giuliano Palma, i grandi classici di Natale in versione ska

Arriva "Happy Christmas", il nuovo album dellʼartista composto da 10 canzoni natalizie reinterpretate

Giuliano Palma, i grandi classici di Natale in versione ska - foto 1
ufficio-stampa

In vista del Natale, Giuliano Palma allieta le feste alleggerendo la malinconia di questo appuntamento annuale con un nuovo disco.

"Happy Christmas" propone la sua rivisitazione in chiave ska-rocksteady dei brani natalizi più amati, da "White Christmas" a "Let it snow". Tgcom24 ha incontrato l'artista ex Casino Royale e Bluebeaters, che ha rivelato: "A me il Natale non fa impazzire. Credo che questo disco sia un'esigenza un po' incoscia di esorcizzarlo".

Come è nata l'idea di questo disco?
E' nata per un semplice fatto. Mi sono da poco accasato con Sony. COme primo lavoro con loro e tra le prime idee c'era questa cosa del disco di Natale: qualche anno fa avevo già registrato "White Christmas" e la canzone non era uscita in nessun album ma era finita solo in una compilation. Mi era sembrata riuscita e mi piaceva e quindi da lì è nata l'idea di un album natalizione in quello stile.

Cosa rappresenta per te il Natale e perchè un titolo allegro come "Happy Christmas"?
La cosa singolare è che a me il Natale non fa impazzire. Credo che sia un'esigenza un po' inconscia di esorcizzarlo. In più nella mia vita facendo questo lavoro sono sempre in giro a suonare e me la sono scampata dai festeggiamenti classici senza aver l'obbligo di presenziare a quelle cene. Sta funzionando l'aver cantato una serie di canzoni sento che si avvicina e non mi viene la solita angoscia. Può darsi che fosse una necessità e grazie a questa coincidenza di cose ci possa essere riuscito.

Come è stata la scelta delle canzoni?
Sono quasi tutte canzoni che nascono negli Usa come pezzi rock'n'roll ma che poi in realtà parlano del Natale. Concettualmente sono un altro mondo e quindi mi piaceva e pensavo quanto potesse essere bello cantare quelle canzoni, come "Let it snow" di Sinatra che la gente conosce dai film. Ho scelto quelle che per me sono le più rappresentative ma anche divertenti. Poi quella di John Lennon ha un sottotitolo, "War is over", che è il messaggio credo migliore che ci si possa dare a Natale. In ogni canzone del disco ho messo una vibra in più rispetto agli originali che sono spesso dei lentoni. A me è sempre piaciuto stravolgere canzoni da quelle di Gino Paoli in poi e la cosa ha funzionato. Lo stravolgimento è un'esigenza mia: le ho fatte diventate ballabili perchè mi piace quella pulsione dalle canzoni e dalla musica o sapevo che avrebbero avuto un potenziale. Prima di fare il disco non avrei mai pensato di cantare "Jingle Bells", invece poi è stata una sorpresa piacevole. Sono molto esigente e se il brano è arrivato su un disco penso possa piacere. Un'altra canzone a cui avevamo pensato è "Last Christmas". Abbiamo iniziato a imbastirla ma c'era qualcosa che non mi ha convinto. Non è detto che non ci riprovi il prossimo anno.

Giuliano Palma, i grandi classici di Natale in versione ska - foto 2
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Ci saranno dei concerti natalizi con queste canzoni?
Ci dovrebbero essere quei 4-5 concerti, stiamo organizzando in questi giorni. Canterò quanti più pezzi possibili del disco ma non saranno degli show solo dedicato a questo album.

Il 2017 è un anno di anniversari per te: 20 anni da "Crx" dei Casino Royale e i 15 dal tuo primo disco solista Gran Premio. Entrambi distanti dal tuo classico ska-rocksteady, invece qui ti ritroviamo con questo disco in cui torni ai suoni in levare. Dove vanno da qui i tuoi progetti futuri?
Questo disco inaugura il rapporto con Sony. Ci sono buone vibrazioni per questa collaborazione e in vista c'è sicuramente un nuovo disco di inediti che potrebbe arrivare in primavera. C'è carne al fuoco ma ancora nessuna data definitiva.

Torneresti a Sanremo? Come è stata per te l'esperienza?
Sì, ci tornerei perché mi sono divertito tantissimo ed è stata una bella soddisfazione. Forse perchè ci sono andato da adulto non da uno che va su quel palco a giocarsi la carriera. Non avevo aspettative di vittoria nè la paura che la mia carriera potesse finire il giorno dopo. Ho preso il meglio, che poi era andare a cantare con un'orchestra con tutti quegli elementi, una bella occasione.