Durante gli anni 80, l'avvento di videocassette e videoregistratori fece nascere in Ghana un fenomeno particolare di distribuzione di film su piccola scala. In pratica una sorta di cinema mobile, in quanto operatori dotati di un televisore, un videoregistratore e di un piccolo generatore di corrente si spostavano tra villaggi e città per far vedere film. Le proiezioni avvenivano all'interno di case e all'aperto (di notte). Per pubblicizzare le proiezioni e attirare più gente, fu necessario realizzare manifesti. Vennero così ingaggiati pittori africani, che dopo aver visto il film, o aver ascoltato una sommaria descrizione della trama, creavano poster originali, di grandi dimensioni, dipingendoli con colori ad olio su vecchi sacchi di farina. Le opere erano caratterizzate da una certa fantasia e libertà stilistica e creativa...
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali