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Coez: "Nel nuovo album ho fatto pace con alcuni dei miei mostri"

Il 32enne rapper e cantautore romano presenta a Tgcom24 le canzoni del nuovo disco uscito il 4 settembre: "Sono più positivo adesso"

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"Non va proprio tutto bene, ma non c'è nemmeno qualcosa che va male..." e quindi... "Niente che non va". Con questo nuovo album uscito il 4 settembre su Carosello Records e anticipato dal singolo "La rabbia dei secondi", Silvano Albanese, in arte Coez racconta a Tgcom24 la sua evoluzione professionale ed umana: "Ho fatto pace con determinati miei mostri". Non con tutti però...

Coez: "Nel nuovo album ho fatto pace con alcuni dei miei mostri"

Degli 11 brani del disco hai detto che "La rabbia dei secondi" è sicuramente uno dei più forti. Perché?
E' il testo che mi racconta meglio in assoluto. Mi sono trovato spesso nella condizione di sentirmi un secondo e credo che sia una condizione in cui il 90% della gente possa rispecchiarsi. Bisogna però farsi una ragione del fatto che prima o poi i secondi saranno i primi e viceversa... Una canzone funziona quando parla dell'artista, ma riesce a coinvolgere tutti. In questa canzone non c'è rabbia, piuttosto ironia e l'invito a mollare un po' questo ragionamento, che è un po' quello che ho fatto io... Basta sentirsi eterni secondi

Invece "Niente di che" l'hai definita il pezzo più amaro...
Non c'è niente di peggio che concludere che non è che non siamo niente, ma niente di che... la tematica e il testo sono quelli del mio rap del passato, è un testo molto pesante, pessimista, ancora rancoroso. Musicalmente però è una canzone pop, molto pop.

E pop è un po' tutto questo disco, ancor più di quello precedente "Non erano fiori". Hai abbandonato il rap?
Io mi sento un po' tutte e due le cose, un rapper e un cantautore. Il rap è il mio primo amore. Ma ho già dato, quando scrivo adesso preferisco sperimentare altre cose. Con il rap ho dato abbastanza, continuo a collaborare con artisti (con Salmo ha partecipato ad un brano, “A volte esagero”, dell'ultimo disco di Marracash, ndr), ma per il mio percorso personale adesso mi sento di dovere e volere fare altro. Non rinnego il genere da cui provengo. Ma sento più mio quello che sto facendo ora, una cosa più matura.

"Niente che non va" sprigiona più positività...
Ho fatto un lavoro più positivo, anche se la scrittura rimane terapeutica per me e io scrivo sempre di cose che mi danno un po' fastidio. Ma ho superato la rabbia dei precedenti dischi. Il titolo è arrivato a fine album "Niente che non va" poteva essere la chiave di lettura del disco, che significa che non è che va tutto bene, ma non c'è nulla che non va, sono meno rancoroso, non c'è più odio.
Nei testi del disco precedente "Non erano fiori", c'era tanta morte, dolore, amori finiti male. Qui sto meglio. "Jet", ad esempio, è la canzone d'amore per eccellenza, un amore positivo però. Mi sono rappacificato un po' con tutto, con le donne, con l'amore, con me stesso. Sono in un periodo più positivo. Sono stato aiutato da persone che hanno lavorato con me. Mi sono soprattutto sentito più gratificato.E questo ha determinato l'inversione positiva di tendenza.

Qual è la tua ambizione al momento?
Prima di tutto di continuare a essere seguito da chi già mi segue, dal mio pubblico. Il 90% del rap è rivolto però a teenager, che fruiscono della musica per canali mediatici, social. Questo ovviamente è limitativo. Per ora anch'io resto un artista da web. E per arrivare ad un altro livello, più alto, per raggiungere un altro pubblico bisogna uscire dal web, avere altri canali. La mia ambizione è quindi questa: arrivare anche a un pubblico più maturo ed adulto.... chissà.

A Sanremo ti piacerebbe andare?
Con il pezzo giusto sì, perché no? Comunque siamo in Italia e quali sono i trampolini di lancio per raggiungere un po' di notorietà? I talent, che non amo e per i quali a 32 anni sono già fuori target, le radio e Sanremo, che mantiene una sua dignità. Quindi ben venga...


L'8 settembre COEZ sarà uno dei protagonisti della Urban Orchestra l'evento che si terrà all'Estathe Market Sound di Milano. insieme a Clementino, Ensi e Ghemon. Gli artisti si alterneranno sul palco, accompagnati nelle loro esibizioni dall'Orchestra Milano Classica diretta dal maestro Michele Fedrigotti . Il 13 settembre invece a Roma sarà uno dei protagonisti dell'evento "Buongiorno Entusiasmo", assieme a Elio e le storie tese e Daniele Silvestri: 10 ore di intrattenimento e musica lungo il Tevere dove sarà allestita una colazione aperta a tutti.