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Cinema d'autore, nel 2017 arrivano le grandi firme

Con l'arrivo del nuovo film dell'iraniano Asghar Farhadi, "Il cliente", si apre un anno pieno di cinema d'autore.

Una categoria che non è più una nicchia dato che sa spesso flirtare con il cinema di genere. In lista c'è il film europeo del 2016, il tedesco "Tony Erdmann", poi Martin Scorsese con "Silence", Michael Haneke con "Happy End", e non da ultimi il cileno Pablo Larrain in trasferta americana, fino a "Dunkirk" di Christopher Nolan. Per tutti i gusti.

Siamo proprio sicuri che il cinema d'autore non abiti anche nel raffinato ricamo di genere dell'americano Bob Zemeckis alle prese con gli intrighi spionistici di "Allied" con Brad Pitt e Marion Cotillard? Il confronto durerà tutto l'anno, segnando il definitivo rimescolarsi delle carte tra due fazioni storiche della cinefilia che fanno pace tra loro solo nel nome di talenti "storicizzati". Ci sarà il veterano Zhang Yimou che ritorna per firmare un epico "La grande muraglia" con Matt Damon, poi l'abbonato della Palma d'oro Michael Haneke che richiama in servizio Jean-Louis Trintignant per un micidiale "Happy End" prenotato sulla Croisette, proseguendo con "Split" di M.Night Shyamalan, con il folgorante "La legge della notte" di e con Ben Affleck, con l'attesissimo "La battaglia di Hacksaw Ridge" di Mel Gibson, con lo straziante "Il segreto" di Jim Sheridan.

Tra tante proposte vien voglia di scommettere su tre valori sicuri: il ritorno di Warren Beatty con l'ambizioso "L'eccezione della regola", "Trainspotting 2" scritto e diretto da Danny Boyle e soprattutto Denis Villeneuve con il suo remake "Blade Runner 2049".

Sul fronte italiano attenzione a Ferzan Ozpetek con "Rosso Istanbul" che lo riporta nella sua città d'origine tanti anni dopo "Harem Suare'"; Paolo Virzì con lo sfrenato "In viaggio contromano" girato in America con Helen Mirren e Donald Sutherland; Gianni Amelio con "La tenerezza", Silvio Soldini con "Emma", delicato ritratto della non-vedente Valeria Golino. Poi l'ambizioso Luca Guadagnino che ripartirà da un festival cinefilo come Sundance per il suo "Chiamami col tuo nome", il debuttante Donato Carrisi (scrittore da best seller prestato al grande schermo) con "La ragazza nella nebbia". Per non parlare di Gabriele Salvatores attualmente al montaggio del "Ragazzo invisibile 2", sospeso tra fiaba per adulti e racconto di formazione. Non dimentichiamo Claudio Amendola regista e interprete del tesissimo "Il permesso-48 ore fuori" con Luca Argentero, Tony D'Angelo con il noir "Falchi!" interpretato da Michele Riondino, Pippo Delbono e Stefania Sandrelli, e Fabio Mollo con "Il padre d'Italia" con Isabella Ragonese e Luca Marinelli. Terminiamo con i maestri del nostro Paese, i Fratelli Taviani porteranno al cinema "Una questione privata" con Luca Marinelli dalle pagine di Fenoglio.