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Cesare Cremonini: "Con quattro inediti apro una finestra sul mio futuro"

Esce martedì 26 maggio "Più che logico live", un triplo album che contiene la registrazione del concerto di Torino dallʼultimo tour e quattro canzoni nuove: "Non sono scarti, ma un passo avanti nel mio percorso"

cesare cremonini 2015
ufficio-stampa

E' stato l'album del 2014. Premiato da pubblico e critica. Ma per Cesare Cremonini l'avventura di "Logico" non è finita. Perché esce ora "Più che logico live", un doppio album live che mette un piedino nel futuro con un terzo cd che contiene 4 inediti, che prefigurano quello che potrà essere il prossimo album. "Ho voluto aprire una finestra su quello che sarà il mio futuro discografico" spiega Cremonini, che sarà di nuovo in tour da ottobre.

Cesare Cremonini: "Con quattro inediti apro una finestra sul mio futuro"

"Più che logico live" non è il classico live che chiude un'esperienza o prende tempo tra un progetto e l'altro. E' un nuovo capitolo nella storia del cantautore bolognese, con 4 pezzi nuovi di zecca che tutto possono essere definiti tranne che fondi di magazzino, e altre 15 date dal vivo nei palazzetti tra ottobre e novembre. "Chi fa un disco dal vivo tende a non mettere canzoni importanti o troppo nuove che svelino un futuro - spiega -. Invece ho voluto dare un pezzo nuovo della mia storia. A un certo punto volevo proprio fare un album di inediti. Non sono rimaneggiamenti, sono canzoni che hanno un obiettivo di trainare un album live ma anche aprire una finestra su quello che posso e voglio fare discograficamente".

Sugli inediti Cesare ha lavorato a lungo e con meticolosità. "Sapere di fermarsi a quattro canzoni ha portato a un perfezionismo esagerato su questi pezzi - dice -. Scrivere è una cosa antica, però esistono infinite canzoni ancora da ascoltare tale da rendere inutile scriverne di nuove. Ma oggi si può vestire un pezzo con grande libertà perché oggi la tecnologia ci permette di ascoltare cose più nuove".

Il cd è accompagnato da un booklet di 60 pagine nel quale lui stesso racconta la giornata tipo di un concerto, dalla sveglia al post show. Con tutte le paure, i nervosismi, gli attimi di attesa e l'energia meravigliosa che si riceve dallo scambio con il pubblico. "Un concerto non sono solo due ore di musica ma è qualcosa che inizia molto prima e finisce molto dopo - afferma Cremonini -. Mi sento con un grande entusiasmo nel cuore. Da un punto di vista live sono quasi un esordiente. Sono 16 anni che ho iniziato a fare il musicista ma dopo i Lunapop la mia strada è ricominciata da capo. Sull'avambraccio ho tatuato Freddie Mercury quindi capite come sia naturale per me essere attratto dall'idea di cavalcare grandi palchi. In questo mestiere la passione è tutto e io ho quella di un ragazzino: quando hai la possibilità di incontrare dal vivo tanta gente ti dà grande energia".

Per Cesare l'ultimo anno e mezzo è stato magico. Ma oggi in quale momento della sua vita si sente? "Oggi sono dove voglio essere - spiega -. Anche l'età mi permette di fare le cose che voglio fare. C'è un stato un periodo in cui mi rendevo conto di avere un pubblico che mi seguiva ma al quale avevo poco da dire. Oggi siamo perfettamente allineati. Io mi sento un intrattenitore, non solo uno scrittore di canzoni. Non ho preclusioni verso il cinema o la televisione. Mi piace giocare con il mio mestiere. E il mio mestiere è meraviglioso perché concede una grande fortuna: puoi tranquillamente morire, perché ogni canzone nuova, ogni concerto è un'occasione di rinascita".