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Cassandra: "Non abbiate pregiudizi: sono una cantautrice ma vi faccio divertire"

Messasi in luce con "X Factor" nel 2010, Cassandra Raffaele ha pubblicato da poco il suo secondo album "Chagall", dai suoni sperimentali. E ora lo porta in tour

cassandra raffaele 2015
ufficio-stampa

Un disco nato per gioco, per il gusto di sperimentare con i suoni. E' questo "Chagall", secondo album di Cassandra Raffaele, cantautrice siciliana messasi in luce con X Factor nel 2010 ma che poi ha proseguito il proprio percorso con grande autonomia. "Per una donna è difficile stare nella musica: dici cantautrice e pensano a concerto noioso - dice lei a Tgcom24 -. Ma non è così: il mio show è pieno di energia e spettacolo".

Cassandra: "Non abbiate pregiudizi: sono una cantautrice ma vi faccio divertire"

Il disco vanta importanti collaborazioni con alcuni dei nomi più noti della scena cantautorale italiana e internazionale tra cui Elio, Brunori SAS e l'artista francese Nico & the Red Shoes. Ora porta in tour le nuove canzoni promettendo spettacolo. "Live cercherò di riprodurre fedelmente le sonorità del mio album - spiega a Tgcom24 -. Siamo in quattro musicisti sul palco e abbiamo provato a sintetizzare tutto. Nell'album ci sono molte cose ma riconducibili a quattro strumenti ben precisi: synth, chitarre, batteria e basso. Quindi noi, partendo da questo 'minimalismo' cercheremo di proporre tutta l'energia e l'adrenalina del disco. Senza dimenticare il momento più folk e verace, più intimo".

E' stato un lavoro nel quale hai voluto sperimentare. Come mai?
Banalmente è nato come un gioco. Ho iniziato a usare programmi di arrangiamento e composizione che non conoscevo. Ho preso un synth con il quale ho iniziato a sfornare brani utilizzando i suoni che avevo a disposizione. E mi sono proprio divertita. L'album è stata la sintesi di un gioco. Come i pittori che hanno a disposizione diversi colori sulla tavolozza e li mescolano. Pur mantenendo la mia visione delle cose, il mio linguaggio. La mia attitudine, dal punto di vista della scrittura, non è cambiata. Ma ho voluto dare più spazio al suono.

La consideri una parentesi o come suoni potresti continuare su questa strada?
Conoscendomi credo ci saranno nuove storie da raccontare nelle cose che farò dopo. Concepisco sempre i progetti che faccio come dei film a sé. Ogni album ha una sua storia e una sua scenegrofia. Una sua identità. Quello che non cambia è l'attrice che interpreta i vari ruoli. Concependo la musica in questo modo mi concedo dei cambi di scena che per me sono entusiasmanti.

Com'è la vita di una giovane artista che cerca di ricavarsi il proprio spazio nel mondo della discografia?
Cerchiamo di stare a galla. La mia è la vita di una persona che ha fatto delle scelte e cerca di mantenerle vive costi quel che costi. Malgrado questo sia un ambiente dove dai 100 e per ricevere anche solo 1 o 2 devi praticare pazienza, perseveranza, come priorità. Amare la musica è la base ma non basta. Nel fare quello che fai devi vedere il massimo del tuo scopo, concentrare tutto in quello che fai senza aspettarti chissà che cosa. Per una donna oggi rispetto a un uomo è doppiamente difficile. Una donna cantautrice viene subito associata a "concerto noioso". Mi è successo.

Spesso si dice che nei talent per uno che emerge sono decine che scompaiono. Tu non hai vinto X Factor ma sei al secondo album. Cosa ti ha lasciato quell'esperienza?
Facciamo una premessa: X Factor è una trasmissione televisiva e va presa con quella leggerezza, anche se gli riconoscono altre finalità. Se qualcuno vuole dare ai talent la colpa della crisi della musica lo faccia pure, ma non è così. La realtà è che la gente non compra più dischi. Se la gente li comprasse non ci sarebbe bisogno di ricorrere anche alle trasmissioni televisive, che comunque aiutano gli interpreti e non i cantautori.

E tu sei proprio una cantautrice...
Sì, e in quel caso ho fatto una esperienza da interprete. Mi è servita più come scelta di vita che non esperienza musicale. Avevo davanti una scelta: io mi sono laureata in tre anni e ho subito iniziato a lavorare. Dovevo scegliere tra il vivere di musica o tornare a lavorare in ospedale. In quel momento ho iniziato a scrivere e quindi X Factor mi ha aiutata a decidere cosa fare della mia vita. Chi entra con troppe aspettative si ferisce con le proprie mani. Devi lavorare fuori e usare il talent come un'esperienza.

E poi X Factor ti ha fatto conoscere Elio, che collabora anche in "Chagall"...
Da sempre lo conoscevo e lo stimavo. Me lo sono trovato lì, che era il primo anno in giuria, e ci siamo quasi riconosciuti. Ci siamo ritrovati l'anno scorso, dopo che ho aperto un loro concerto. Quest'anno mentre scrivevo il pezzo "Metidazione" ho pensato che per il guru strampalato del mio brano lui fosse perfetto. Gli ho fatto ascoltare il brano e lui è stato subito preso.

Le date del tour
27 novembre a ROMA (Monk Club)
28 novembre a FIRENZE (Combo Firenze)
10 dicembre a MILANO (Arci Ohibò)
15 gennaio a SALERNO (Modo Ristorante)
21 gennaio a PALERMO (Studio 22).