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Bocelli ha dato forfait a Trump per l'Inauguration Day

Il tenore avrebbe ceduto alle pressioni dei social respingendo lʼinvito del neo-presidente a cantare alla sua festa dʼinsediamento alla Casa Bianca, il prossimo 20 gennaio

Andrea Bocelli non si esibirà per Donald Trump nel giorno dell'inaugurazione del suo mandato da presidente degli Stati Uniti.

Lo scrive Page Six, la sezione di gossip del New York Post, secondo cui il tenore italiano avrebbe deciso di rinunciare alla sua partecipazione dopo le critiche che gli sono state rivolte negli ultimi giorni. Dopo le prime indiscrezioni, sui social era subito nato il movimento "Boicotta Bocelli".

E' noto che il presidente in pectore è un grande sostenitore del tenore, che ha già cantato per lui, nel 2010, ad una festa privata nella sua residenza esclusiva Mar-a-Lago, a Palm Beach in Florida. Per questo motivo il nome dell'artista italiano era tra quelli più gettonati e attesi per la serata del 20 gennaio.

Dal canto suo, Bocelli, in seguito all'incontro con Trump il 16 dicembre, si era dichiarato entusiasta e onorato di cantare in occasione dell'insediamento del nuovo Presidente dicendo: " La musica ha sempre superato le distinzioni politiche, sono onorato che i presidenti degli Stati Uniti mi invitino e fino ad ora ho già cantato per due di loro, Bush e Obama".A quanto pare, però, l'hashtag legato alla protesta - Boycott Bocelli - è diventato così in pochissimo tempo virale da costringere il cantante a tornare sui suoi passi.

Ma sulla rinuncia dell'artista circolano diverse versioni. Secondo una fonte citata da Page Six, Bocelli avrebbe fatto sapere che non avrebbe preso parte al concerto perché "la cosa stava suscitando troppo clamore". Secondo altre fonti, invece, sarebbe stato lo stesso Trump a suggerire all'artista di non partecipare per evitare polemiche.

I preparativi vanno avanti - Manca un mese esatto, ormai, all' Inauguration Day ma gli scenari faraonici sembrano già pronti. Restano ancora da confermare le partecipazioni delle celebrities invitate. Al momento l'unica ad aver dato ufficialmente l'ok è la giovane Jackie Evancho, la sedicenne protagonista di America's Got Talent, dove si è fatta conoscere per la sua bella voce lirica. Sembrerebbe molto incerta, invece, la presenza di Leonardo Di Caprio dopo l'incontro avvenuto recentemente col neo-presidente. Il colloquio è stato cordiale ma infruttuoso perché il magnate si è rifiutato di sottoscrivere il documento sui cambiamenti climatici e sulla salvezza del pianeta che Di Caprio gli aveva consegnato.

A quaranta giorni dall'evento molte cose possono ancora succedere, ma anche se il team organizzativo dell'inauguration sta offrendo compensi molto alti per gli artisti che aderiranno, nessuno sembra eccitato dall'idea di partecipare.

"Mai chiesto niente a Bocelli" replica il comitato di Trump Non si è fatta tardare una risposta da parte del Presidential Inaugural Committee del tycoon con la smentita da parte di Tom Barrack, presidente del comitato, circa l'invito a Bocelli ad esibirsi all'evento del 20 gennaio. "Bocelli e la moglie sono amici di Trump", ha affermato, precisando che il tenore avrebbe preso in considerazione l'idea di esibirsi se il tycoon glielo avesse chiesto. "Ma Donald ha detto che non ce n'era bisogno'", ha raccontato Barrack ai microfoni della Cnbc, sottolineando che "le cose non sono mai arrivate al 'puoi venire... verrai... verresti...' sono solo grandi amici".