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Ressa a Cannes per Mick Jagger

''Nostalgia di quel periodo? Mah, è stato un bel momento ma è finito".

Mick Jagger, arrivato al Festival di Cannes, commenta così "Stones in Exile" il documentario sul periodo vissuto dai Rolling Stones in Francia nel 1972 per realizzare il loro album "Exile On Main Street". Il documentario, che si vedrà in anteprima italiana al RomaFictionFest a luglio, realizzato da Stephen Kijak, prodotto dalla Bbc, ha suscitato l'entusiasmo del pubblico accorso.

Quello per la band fu una sorta di esilio volontaria dettato dalla necessità di sfuggire al fisco inglese. Così quell'album, per molti il capolavoro degli Stones, proprio in questi giorni ripubblicato in versione rimasterizzata e impreziosita da alcuni inediti, vide la luce a Nellcote, un villone lussuoso a Villefranche vicino Nizza.

Per entrare a vedere il documentario alla Quinzaine des Realisateurs file di ore, ressa, fotografi e troupe. "Nei primi anni '70 eravamo giovani, belli e molto stupidi, ora siamo solo stupidi'', ha esordito ironicamente Jagger facendo venire giù la sala. ''Nixon era alla Casa bianca, la guerra in Vietnam andava avanti, Eddy Merks aveva appena vinto il Tour de France, ma noi non sapevamo nulla di tutto questo, eravamo chiusi a fare questo album - ha spiegato -. Come fu quell'anno? Beh stare con noi non era come fare una vacanza da consigliare a chi ha bambini".