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Iori's eyes, balena ricca di note

Il duo si confessa a Space Scout

Rock indie ma con un grande amore per Londra, dove peraltro presto andranno per farsi conoscere.

Ecco a Space Scout Iori's eyes duo formato dai giovanissimi Clod e Sofia. Lontani dalle logiche dei talent show, grazie a una balena speciale e Clod ci spiega il perché, a breve pubblicheranno un nuovo Ep e promettono una bella sorpresa...

Come mai avete scelto come simbolo una balena e gialla?
La balena gialla è il "simbolo" di un periodo, quello del primo live in Inghilterra,a Manchester (era il nostro terzo live in assoluto, ed averlo fatto in Inghilterra ci ha reso più che felici). Allora, non avendo custodie rigide (e abbastanza soldi per comprarle) per poter portare in aereo la strumentazion più fragile (schede audio,tastiere midi) decidemmo di mettere tutto in una valigiona gialla di proprietà si Sofia (basso, tastiere), che oltretutto conteneva anche tutta la sua roba (e sappiamo che le ragazze non vanno in giro con meno di due tonnellate di  vestiti e quant'altro), quindi dà lì è nata la storiella della "balena" (viste le dimensioni del bagaglio) che contiene tutto:da qui il titolo del nostro primo ep "And everything fits in the yellow whale".

Il vostro incontro risale a quando avevate 17 anni...
Ci siamo incontrati al liceo (eravamo compagni di banco) ed allora suonavamo in 2 band punkrock differenti, ognuno per i fatti propri... Io suonavo il basso e lei la chitarra. Un giorno decisi di cominciare a scrivere pezzi miei (ne sentivo la grande esigenza) e di suonare la chitarra, e allora chiesi a Sofia se poteva interessarle cominciare a suonare con me. Dopo la  prima prova fu subito "amore" e da allora non ci siamo più lasciati.

Qual è stato l'artista che vi ha uniti musicalmente?
La band che ci accomunavano allora (e ancora oggi per certi versi) erano i Beatles, Nirvana e Sigur Ròs... Ora invece condividiamo praticamente tutti gli ascolti, andiamo di pari passo.

Il vostro Ep è prodotto da Federico Dragogna dei Ministri. Come l'avete conosciuto?
Il nostro incontro con Federico risale al 2007 al Festival "Milano Brucia", festival organizzato dai Ministri stessi. Il nostro rapporto "professionale" con lui è nato in maniera ultra spontanea:ci ha visti suonare,gli siamo piaciuti particolarmente e da lì ha deciso di cominciare a lavorare con noi. Ora, oltre a lavorare assieme siamo ottimi amici!

Come siete riusciti a suonare in alcuni club Inghilterra e in Scozia?
Grazie alla nostra prima demo, capitata nelle mani giuste al momento giusto. Il nostro batterista "storico" (per noi), Pillo, per un certo periodo si è lanciato anche come "manager" ed  ha reso possibile il nostro sbarco in Inghilterra e Scozia.

Siete mai stati contattati da una Major?
No comment (ride, ndr).

Cosa ne pensate dei vostri coetanei che vanno a cantare a X Factor e Amici?
Che la televisione non deve avere a che fare assolutamente con la Musica. Non amo particolarmenrte neanche Mtv, quindi... Poi chi ci va non lo critico assolutamente, l'ansia di "passare in tv" ormai è cultura pop in Italia (non approvo ma non critico neanche). In Italia c'è molta ignoranza in fatto di Musica e questa situazione di carenza di cose belle ce la meritiamo tutta.

Cantate sempre in inglese, mai scritto brani in italiano?
No, ma non escludo la possibilità di poter scrivere in italiano in futuro.

Dove trovate l'ispirazione per le vostre canzoni e di cosa parlano?
L'ispirazione per noi arriva da sè, non la "cerchiamo". Ci sono dei momenti in cui scriviamo poco, e dei momenti invece in cui siamo dei "vulcani"... I testi invece parlano del mio punto di vista delle cose: l'Amore, l'Italia, i rapporti e chi più ne ha più ne metta. "The Boat", ad esempio, parla della situazione dell'Italia e della sfacciataggine del nostro premier e di chi aiuta quest'ultimo a far si che "la barca affondi"...in tanti pensano sia una canzone d'amore, invece va interpretata in altra chiave di lettura.

E' vero che Vincent Gallo vi ha rubato i plettri?
O ha fatto in modo che venissero persi. Non si saprà mai la verità, sta il fatto che qualcosa ha fatto. Non è tanto per i plettri, tanto per il mancato rispetto verso le cose degli altri e poi quei plettri erano una collezione di una vita di Sofia, e per lei ad ognuno era legato un ricordo...

I vostri progetti futuri?
Registrare il nuovo ep, che uscirà a Giugno e cominiciare a mettere il naso fuori dall'Italia. Si comincia a maggio con Londra.

Andrea Conti

(La foto tratta dal Myspace del duo è di Jacopo Farina)