"Il live è come un amplesso"

La band nasce a Sesto San Giovanni nel 1999 con Valerio Bocchi e Luke - Luca Valentini ancora oggi nella formazione con il nome di "ezechiele 25-17" e poi nel 2002 diventa Nadir. Come mai questi nomi e che tipo di evoluzione c'è stata tra la prima e la seconda formazione?
Il primo è citazione di pulp fiction, quel passo era l’ultima cosa che avrebbe sentito chi si fosse trovato davanti a Jules Winnfield. Poi alla band serviva gente più organizzata e stabile, perché ha iniziato a scrivere e suonare meglio. E’ arrivato Lorenzo Guerra alla chitarra e , dopo qualche cambio, Federico De Guio alla batteria. Nadir è più di una band per noi, oggi. Il Nome Nadir è l’opposto dello zenith, un pezzo degli Afterhours, un nome arabo, una rivista di fotografia una ditta che fa tende. Tutto e niente, come chiamarsi Luca o Lorenzo.

Importante l'incontro nel 2007 con il Collettivo Noise. Che tipo di collaborazione avete istaurato?
E un’associazione di band, ci si scambiano live ed esperienze. C’è anche un Blog (http://collettivonoise.splinder.com). Hai presente le società di mutuo soccorso? Qualcosa dl genere, non che stiamo male, anzi, ma destreggiarsi fra i tanti squali ebeti a scopo di lucro che credono di farti un favore facendoti suonare è meglio essere in compagnia.

Pubblicate il primo album - 4 brani - dal titolo “Mia mamma non mi ama”, come mai questi titolo?
Prima registrazione. Quattro pezzi immaturi, intensi e suonati forte, eravamo gia noi. Poi l’esuberanza ha lasciato più lo spazio allo stile. Il titolo non so, hai presente gli emo? Il contrario. Mia mamma non mi ama e non me ne frega niente. Presente i Punk? Il contrario, Mia mamma non mi ama e ci intitolo l’ep, lo devo dire in giro, qualcuno mi aiuti. Dura essere davvero alternativi. Hai presente Alice nel paese delle meraviglie?

Ma il vero Ep è "SanFegatoMartire" perché la scelta di poterlo scaricare gratuitamente e come avete selezionato i brani da inserire nella tracklist?
La selezione è dei pezzi che più abbiamo trovato rappresentativi negli anni, anche grazie al successo di alcuni con il pubblico. Scaricarlo gratis perché oggi non ha senso pagare per la musica. Chiunque decide a chi dare e chi non dare i soldi, ottenendola ugualmente. Chi ci vuole sostenere sarà ai nostri concerti, al di là dei soldi - che pure poi arrivano con i cachet - avere pubblico davanti è la migliore ricompensa: non è retorica, lo facciamo realmente.

Che riscontro avete avuto?
Buono. Lo abbiamo presentato davanti a 300 persone il 6 febbraio a Milano e poi in altri locali dell'hinterland. Il download e lo space vanno bene e son girate più di 200 copie fisiche, alcune buone recensioni e la vittoria del concorso nazionale per accedere a Villa Arconati. Poca roba ok, ma a Milano il nome gira. I pezzi piacciono, i testi anche. Siamo soddisfatti.

A luglio avete aperto a Villa Arconati il live di Celestini. Cosa ricordate di questa esperienza?
E’ Stata la prima volta che abbiamo dovuto camminare qualche secondo di orologio per raggiungere gli strumenti sul palco, era enorme. Nel 1996 ci ha suonato De André, la sera dopo di noi i Calexico, uno dei nostri riferimenti. Come un turista sull’Olimpo, qualcosa del genere. E’ stato bello, ci hanno trattato da Re e noi abbiamo spaccato. La gente l’ha percepito, su palco eravamo tesi ma a nostro agio, abbiamo suonato bene e la gente lo ha percepito e apprezzato. Uno dei momenti migliori della nostra storia. E meritato, dai.

Progetti futuri?
Stiamo lavorando a pezzi nuovi. Il disco sarà pronto per inizio estate 2010. Sarà sicuramente autoprodotto sia perchè oggi nessuno investe nulla nella produzione davvero indipendente (invece sui SUV sì -  evidentemente più utili) sia perché ci fidiamo di noi. Abbiamo già alcuni contatti però con eventuali distribuzioni e booking, realtà indipendenti (davvero) che lavorano molto bene. Molti, almeno a Milano, sembrano avere feedback su che faranno e chi sono da “quanto sono famosi”. Non ci interessa, davvero. Non abbiamo belle facce, vestiti stilosi e non siamo poser, però siamo stimati davvero. Se non suoniamo per sei mesi per scrivere qualcosa di nuovo nessuno si dimentica di noi. Ci impegniamo per continuare a riuscirci. Poi se la condivisione di nuovo pubblico arriva, tanto meglio.
 
Perché come prima 'amica' in top Myspace avete messo Jenna Jameson?
Perchè ci piace il porno. E lei è una grande attrice. Vedere corpi nudi è bello. I tipici sentimenti che una volta generava il porno schifo, imbarazzo, vergogna, oltraggio oggi sono da cercare nei governi, negli ipocriti per strada, nelle chiese, nelle urne, in banca, ogni tanto sui palchi. Il porno è sincero, piacevole e non fa male. L’orgasmo e la scrittura di un pezzo, con gli applausi che ne seguono, sono cose affini. Il porno imita l’amplesso, come un cd con un live. Why not?

Andrea Conti