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La vera Arisa: grintosa e vivace

A Tgcom la cantante del momento

Impacciata e sbadata a Sanremo? La 26enne Arisa è questo e tanto altro.

"A scuola facevo scherzi in continuo, ero molto vivace e se qualcuno prova a prendermi in giro - avvisa -, mi so difendere. C'è differenza tra essere buoni ed essere stupidi. Insomma non amo l'ipocrisia". La cantante vincitrice delle Nuove Proposte di Sanremo, che ha pubblicato il suo primo album "Sincerità", si confessa a Tgcom: "Non sono una soubrette ma una cantante".

Usciamo dal circolo vizioso del giochino del "ci è o ci fa", promosso anche dalla vecchia volpe della televisione Pippo Baudo. Arisa si è mostrata un po' distaccata sul palco dell'Ariston? "E' a causa della mia emotività, che male c'è?". L'interprete (il suo disco porta i brani firmati gran parte dal fidanzato Giuseppe Anastasi) durante la nostra chiacchierata ascolta, parla amabilmente, ride e si mostra assolutamente rilassata. "La verità è che a Sanremo ho mostrato una parte di me, non tutta".

Sei popolare, contenta della tua parodia a Scorie su Rai Due?
Moltissimo. Mi sono divertita e già solo il fatto che hanno pensato a me che sono pressocchè sconosciuta mi rende felice.

La semplicità della scrittura di alcuni testi del tuo album e la tua interpretazione ricordano Valeria Rossi...
Di lei conosco solo la canzone "Tre Parole" però è vero che possiamo essere simili, abbiamo un modo di cantare 'diverso', non attuale. Evidentemente abbiamo le stesse cantanti di riferimento. Però ce n'è una che mi piace molto posso dirlo?

Chi preferisci?
Cristina Donà e mi ha anche chiamato per complimentarsi, ancora non posso crederci. Anche Lucio Dalla mi ha apprezzata molto.

Hai paura dei concerti? Pensi di riuscire a esibirti davanti a tante persone?
Canto da quando avevo 4 anni, ho fatto mille concorsi, anche tantissimi matrimoni e feste. In un solo giorno ho anche cantato per sei ore consecutive. A Sanremo ero in soggezione nei confronti di Bonolis, di quel pubblico che avevo davanti e temevo anche Baudo e quello che poteva pensare di me.

Tu e Giusy Ferreri avete qualcosa in comune: avete fatto la cassiera al supermercato.
E' vero! Con una sola differenza che io quel lavoro l'ho fatto per sei mesi, tutti i giorni e a orario continuato.

Hai anche fatto l'estetista, cosa ricordi di quel periodo?
Durante i massaggi o la manicure amavo parlare, farmi raccontare storie. E' stato un periodo molto interessante. Soprattutto ero felice quando capivo che c'era uno scambio di idee e di sentimenti con chi mi rapportavo. 'Io cerco di volerti bene perché alla fine mi sento meglio', questa è un po' la mia filosofia. 

Hai mai avuto un momento di crisi?
Certo, quando ad un certo punto non capivo quello che facevo. Ho dovuto riflettere bene per poi continuare ancora più determinata per la mia strada, ossia la musica. Ne ho passate veramente tante e per me quello che sta accadendo è tutto un regalo.

(Nella pagina seguente Arisa parla di amore, del pettegolezzo e di Milano...)

Cosa pensi che abbia percepito il pubblico di te?
La parte fondamentale di me. Ho tanti difetti: sono impulsiva, il mio segno zodiacale è il Leone, e non mi tengo niente dentro. Se ho un problema devo chiarire subito. Non sopporto chi si prende gioco di me e so difendermi molto bene. C'è una grande differenza tra essere buoni e stupidi. Anche con il mio fidanzato discuto spesso ma ci parliamo sempre con chiarezza e sincerità.

Una cosa che ti dà molto fastidio?
L'ipocrisia e ne vedo tanta, molta, ovunque.

Come ti difendi?
Grazie alle persone che mi amano e mi rassicurano dopo una cocente delusione.

Uno dei brani del disco "Io sono", scritta dal tuo ragazzo, è una radiografia dolce di te. Una vera dichiarazione d'amore...
Parliamo tanto, ci scontriamo ma di una cosa sono certa: è lui l'uomo della mia vita.

Con la notorietà dovrai rinunciare al tuo privato, sei disposta?
Beh diciamo che sono convinta che ci sono persone che si fanno 'scoprire' volontariamente, si mostrano subito. Ma io non sono una soubrette ma una cantante, voglio essere un esempio positivo per chi mi ascolta.

Hai vissuto a Milano, cosa ricordi di quel periodo?
Ci sono stata due anni e mezzo e ho amato molto Milano. Perché mi ha fatto scoprire tutto quello che non avevo mai visto a Pignola (piccolo paese a pochi chilometri da Potenza, ndr). Ho visto tanta gioventù che si diverte, che lavora e pensa alla carriera. Insomma ne ho ricevuto una grande carica e una grande spinta per il mio futuro. In quel periodo ho fatto la cameriera in un locale notturno famoso di Milano, la babysitter e la parrucchiera.

E' vero che non hai mai studiato canto?
Sì. Mi sono esercitata con i video e le canzoni di Mariah Carey e Celine Dion. Soprattutto per la respirazione e l'uso del diaframma. Sinceramente con quello che costano le lezioni di canto non ci sarei mai andata. Da Mogol sono arrivata grazie a una borsa di studio.

Dove hai incontrato l'amore...
Pensa che all'inizio a Giuseppe non stavo neanche tanto simpatica. Ero seduta tra i ragazzi e facevo sempre domande e un chiasso assurdo. Poi una volta sul palco ero sconvolta dall'emotività, il giorno prima non mi era neanche uscita la voce tanto era tesa. Ma poi è arrivato lui e...

Il resto si sa. L'incontro, l'amore, il disco e Sanremo. La favola di Arisa continua...

Andrea Conti

ASCOLTA SINCERITA' DI ARISA

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