FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Fernando Cardo, il soul latino

Il cantautore si confessa a Space Scout

Prodursi da soli, essere determinati e sempre sulla cresta dell'onda grazie all'amore sviscerato per il Soul.

Ecco il 30enne argentino Fernando Cardo che propone una voce vellutata e soft al servizio delle sonorità R&B. Ambizione? Molta. "Voglio diventare la prima star maschile del soul", ha detto a Space Scout.

Hai iniziato a prender lezioni di canto a soli cinque anni. Come mai? 
Ricordo che sin da bambino cantavo a memoria tutte le cazoni che passavano in radio. Non so com'è ma un giorno ho deciso che dovevo cantare. Per me la musica era parte della mia esistenza come fosse una necessità, come fosse il mio respiro! Così i miei genitori hanno deciso di iscrivermi al "Coro dei bambini del Comune di Cordoba". La decisione invece di fare della musica la mia professione credo sia dipesa dal fatto di esser consapevole di aver ricevuto un dono da dio. Era così mia responsabilità svilupparlo e condividerlo con altri.

Qual è la differenza tra cantare in un coro gospel e come solista?
Cantare in un coro gospe è una straordinaria esperienza, è molto spirituale e c'è potere nell'aria, quando tante voci 'suonano' insieme. La sensazione di avere un intero coro dietro quando si esegue un brano come solista è indescrivibile. Quando sei un artista solista, gli occhi sono puntati su di te e quindi ci si sente di più sotto pressione. La cosa positiva è che hai un sacco di libertà come artista solista.

Quali sono le canzoni che di solito ascoltavi a casa?
Sono cresciuto ascoltando musica spagnola e adorando la grande cantante argentina Mercedes Sosa. In genere rimango sempre impressionato dall'arrangiamento di un brano. E' stato ad esempio il caso di "Un'Estate Italiana" cantata da Bennato e dalla Nannini per i Mondiali del 1990. Ho scelto addirittura questo pezzo per il saggio della mia scuola di canto.

Che cosa ricordi della tua esperienza a Popstars (format simile a X Factor, ndr)?
Ho imparato molto da questa trasmissione. Prima di tutto è stata la prima volta che dei giudici qualificati hanno giudicato la mia voce e la mia prestazione. Ho fatto esperienza in una boy band ma alla fine mi sono reso conto che era meglio continuare la mia strada da solista.

Quando hai scritto il tuo primo brano?
Avevo circa 8 anni e mi ricordo che era una canzone triste. Ogni volta che ho scritto qualcosa immediatamente andavo a cantarla di fronte ai miei genitori. Ho avuto dei gravi lutti in famiglia e per questo non ho più composto nulla, ho ripreso da poco.

Di cosa parlano i testi delle tue canzoni?
In un modo o nell'altro si parla sempre d'amore. Anche delle esperienze di vita, sul superamento dei timori e i nostri sogni, la maggior parte delle canzoni sono basate sulla mia esperienza personale.

Stai lavorando ad un tuo disco?
Ho iniziato a lavorarci a Buenos Aires ma non ho concluso molto perché ho ricevuto alcune proposte per andare negli Stati Uniti. Era una grande occasione e mi sono trasferito. Però ho ricevuto dei contatti da importanti etichette, Underdogs Entertainment,  che appartiene al gruppo della Jive Records (Clive Davis). E poi, con un sacco di piccole etichette. In ogni caso, l'industria discografica sta cambiando e molti artisti puntano adesso sul Web per la loro promozione.

In Myspace hai in top artisti come Luther Vandross, Stevie Wonder e Donny Hathaway. Ciascuno ti ha insegnato qualcosa?
Sono i miei mentori, ho scoperto musicalmente ognuno di loro in diversi periodi della mia vita e hanno avuto una grande influenza su di me. Luther Vandross era un perfezionista e per questo mi identifico con lui. Secondo me infatti ogni singolo dettaglio può fare una grande differenza. Ho imparato da lui che il duro lavoro paga sempre alla fine. Donny è uno straordinario artista, magico. Mi sono innamorato della sua musica dalla prima volta che l'ho sentito. Donny è sinonimo di passione, la sua musica è profonda e sincera. Stevie è un genio del nostro tempo. Ed è talmento ricco di talento che mi chiedo se è veramente di questo pianeta! Credo che ogni singolo artista della nostra generazione sia stato influenzato da lui. Ha aperto la porta a tutti noi su questo fantastico mondo che è l'anima della musica.

La tua prossima sfida?
Non c'è nessun artista "latino" R&B che sia una vera star. Voglio essere il primo! E sto lavorando in questa direzione. Voglio vincere un Grammy. Voglio lavorare con i migliori autori e produttori del settore...

Andrea Conti