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Roberta, pornostar dai mille volti

Gemma: "Faccio tutto per curiosità"

Tgcom riprende il suo viaggio nel mondo dell'hard italiano con Roberta Gemma.

Stella dai molti nomi e dalle molte facce: Floriana Panella prima, Roberta Missoni poi e infine con il nuovo nome d'arte, la si è ammirata su calendari, in film hard, spettacoli dal vivo ma anche in tv a "Veline", "Le Iene" e "Maurizio Costanzo Show". "Ho sempre fatto tutto ciò che mi incuriosiva - dice a Tgcom - senza pormi alcun limite".

Negli ultimi otto anni Roberta ha fatto quello che molte sue colleghe fanno in una vita. Modella per calendari, ospite a trasmissioni televisive sulle reti generaliste, protagonista di innumerevoli calendari, vincitrice di concorsi. E in tutto questo stella nascente dell'hard italiano, nel quale si è cimentata quasi per caso mettendo in mostra non solo generossime doti fisiche ma anche una passione fuori dal comune.

Roberta partiamo dai tuoi inizi, all'insegna dell'amatoriale...
Sì, era il 2001 e misi delle foto sul sito di Clarence dove la gente le ragazze preferite da inserire nel calendario. È stata la prima occasione per farmi notare e devo dire che è andata molto bene perché alla fine facemmo il calendario anche con Max.

Dopo quell'esperienza cosa è accaduto?
Dopo il Clarendario ho fatto altri calendari, anche abbastanza noti. Poi sono arrivati però gli spettacoli erotici.

Come hai iniziato quella nuova strada?
Ho conosciuto una ragazza che faceva la lap dancer e mi ha introdotta nei canali di Diva Futura. Avendo studiato per anni danza moderna e avendo un fisico da sfruttare mi sembrava la soluzione perfetta per esprimermi al meglio.

(Nella pagina seguente Roberta parla del suo ingresso nel mondo del porno e della sua partecipazione a Veline)


Passo successivo però è stato il cinema hard...
Nei locali in cui mi esibivo erano spesso ospiti alcune pornostar come Edelweiss o Brigitta Bulgari e conoscendole mi sono trovata di fronte persone estremamente tranquille, semplici che mi hanno fatto un bella impressione e mi hanno molto incuriosito sul loro mondo.

Cosa ti ha convinto a fare il grande passo?
In realtà non sai mai come farlo. Avevo realizzato dei provini per Tinto Brass ma non mi avevano preso. E proprio in quel periodo mi chiamò la produzione della Pinko Enterprise, l'etichetta per cui ho poi fatto i film. Quel mondo mi è piaciuto sin da subito, l'ho trovato molto tranquillo e anche più pulito di quello "normale".

E' stato difficile la prima volta che ti sei trovata a fare sesso sul set davanti ad estranei?
Ero un po' agitata perché ovviamente non sai cosa ti aspetta ma devo dire che tutto lo staff mi ha aiutata a mettermi a mio agio. Ho preso la cosa come fosse un gioco e alla fine mi sono soltanto divertita! Tutto ciò che ho fatto alla fine è stato solo perché mi piaceva.

Floriana Panella, Roberta Missoni e adesso Roberta Gemma. Ci spieghi questo continuo cambiamento di nome?
All'inizio mi sono presentata semplicemente con il mio vero nome. Quando poi ho iniziato a fare spettacoli di lap dance, nei locali romani c'è la moda di scegliersi nomi d'arte che richiamano personaggi famosi. Roberta Missoni mi sembrava perfetto perché oltretutto, in un ambiente sempre più dominato dalle straniere, affermava fortemente la mia italianità. Poi ho avuto qualche problemino...

Cioè?
Fin quando sono rimasta nell'ambito della lap dance a Roma nessun problema, ma quando la notorietà ha iniziato ad allargarsi il nome è arrivato alle orecchie della Missoni s.p.a. che non ha gradito molto l'accostamento con una pornostar. E così sono stata costretta a cambiare ancora.

Ed eccoci a Roberta Gemma, star dell'hard. Che però non disdegna qualche puntatina nella tv generalista, come Artù o Veline...
C'erano i casting a Roma e mi sono detta: "Perché non provare?". Ed è andata bene tanto che alla fine sono arrivata sul palco. Se avessi vinto non so cosa avrei fatto. Mi sarebbe piaciuto continuare a fare gli spettacoli ma credo sarebbe stato difficile. Sinceramente è andata meglio così.

Il mondo del porno ti ha dato grandi soddisfazioni, popolarità e numerosi premi. Per il futuro cosa ti aspetti?
Io le cose non le cerco, semplicemente le provo assecondando la mia curiosità e il mio amore per il gioco. Non so per quanto tempo farò questo lavoro, quello che mi accadrà domani si vedrà. Tante cose si sono proposte durante il percorso ed ho accettato. La mia carriera è nata quasi per caso per aver accettato cose intriganti e simpatiche che mi si presentavano.

Massimo Longoni